"Gli attaccanti devono sbloccarsi, ma non è il caso di cambiare modullo tattico". E' questa in sintesi l'analisi di Pietro 'Gedeone' Carmignani che ogni lunedì firma la storica rubrica di SportParma. iL'ex tecnico gialloblù analizza l'ultima giornata di campionato. Dal Parma alle prodezze di Miccoli.
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Il Parma ferma il Milan ma resta un po’ di amaro in bocca perché la sensazione è che si poteva vincere. Lei che partita ha visto?
E’ andata bene, il bicchiere è mezzo pieno. Ho visto il miglior Milan della stagione che ha sfiorato il raddoppio in più occasioni, dopo un primo tempo abbastanza noioso. Questa volta non sono d’accordo con Donadoni il quale ha detto che si poteva vincere. Per il Parma è un buon punto, conquistato grazie ad una prova, l’ennesima, di grande carattere e determinazione. Ha saputo reagire e trovare il gol nel momento più difficile della partita.
Gli attaccanti continuano a non segnare. Perché?
Speriamo si sblocchino al più presto, altrimenti diventa difficile poter ambire a posizioni di alta classifica. Amauri è in ritardo di condizione, Belfodil non incide sotto porta e Pabon non è mai concreto. Bisogna avere pazienza e aspettare che arrivino i primi gol; per gli attaccanti è la medicina migliore.
Se il problema degli attaccanti dovesse continuare, è ipotizzabile un cambio di modulo?
Non credo sia un problema di modulo tattico, bensì di gol. Al momento il Parma non è una squadra che può competere per l’Uefa League, come in tanti sognano. Certo, il calendario è stato molto difficile e si sono affrontate squadre come Juve, Milan e Napoli. E questa è un’attenuante, ma sono convinto che il Parma verrà fuori.
Quella appena trascorsa è stata una settimana all’insegna delle voci di mercato. Una su tutte: Donadoni prossimo allenatore del Milan. Intanto Ghirardi ha pronto il rinnovo del contratto. Cosa ne pensa?
Credo che Donadoni resterà al Parma e Allegri al Milan. Sono solo voci giornalistiche che non trovano alcuna conferma.
Domenica c’è la trasferta di Catania. I siciliani hanno 2 punti in più in classifica…
Partita difficile perché il Catania è una squadra organizzata. Ho visto la partita e non meritava di prendere 4 gol a Bologna. Una vittoria esterna del Parma sarebbe un bel risultato per il futuro del campionato, oltre ad un segnale importante per la classifica.
La sesta giornata del campionato di serie A ha ridimensionato pesantemente la Roma di Zeman…
Le squadre di Zeman hanno un’idea di gioco ben precisa, ma se non funziona serve un’alternativa che il boemo non ha. La Roma è stata imbarazzante. Nel calcio di oggi non si può essere così integralisti. Ho sentito dire che la squadra non segue il tecnico; se così fosse sarebbe molto grave e i dirigenti dovrebbero pensarci a lungo. La Juventus, invece, è stata perfetta: il turnover funziona eccome, la qualità dei singoli e l’organizzazione di gioco è superiore a tutte le altre squadre, almeno per il momento.
In testa alla classifica c’è anche il Napoli? Una casualità o la vera antagonista dei bianconeri?
Meno male che il Napoli ha vinto contro la Sampdoria, seppur con un rigore dubbio. Altrimenti la classifica sarebbe già segnata. Con questi tre punti il campionato resta vivo. I partenopei hanno vinto senza giocare bene, grazie ad un episodio.
Come vede l’Inter?
Sta crescendo, ma deve fare ancora molta strada. Coutinho e Cassano hanno demolito la Fiorentina che comunque ha disputato una buona gara, con personalità, come voleva Montella. La differenza l’hanno fatta gli attaccanti: la Fiorentina non ha in rosa gente come Milito e cassano. Comunque, l’Inter ha vinto perché è riuscita a fermare Pizarro sin da subito; in questo modo ha tolto idee ai viola.
Le tre promosse dalla serie B (Torino, Pescara e Sampdoria) procedono a gonfie vele. C’è un segreto?
Sono contento che il Pescara, con la vittoria di Cagliari, abbia fatto ricredere tutti, compreso il sottoscritto. A Stroppa cominciano a tornare i conti. E Weiss è uno degli stranieri più promettenti. Il Toro ha travolto l’Atalanta ma il risultato non deve ingannare. La Samp non meritava di perdere. Tutte e tre lotteranno per la salvezza, salvo clamorosi colpi di scena, ma stanno dimostrando di essere squadre organizzate e con una propria identità. Sono convinto che quest’anno la lotta per non retrocedere sarà molto agguerrita e aperta fino all’ultimo.
Cagliari e Chievo sono in profonda crisi…
In questo momento il Cagliari sembra la squadra più in difficoltà. Cellino darà il ben servito a Ficcadenti. Situazione differente per il Chievo: Di Carlo può contare sulla solidità dell’ambiente e su idee tattiche ben collaudate.
A chi assegna la medaglia d’oro della giornata?
Sicuramente a Miccoli. Ha fatto 3 gol da fantascienza. Un Miccoli così dovrebbe essere premiato anche da Prandelli. Raramente in Italia si sono visti numeri del genere, come il gol da 42 metri.