Il lunedì è il giorno solitamente dedicato alla rubrica "Il Gede risponde". L'analisi sapiente sull'ultima giornata della serie A firmata da Pietro 'Gedeone' Carmignani, in esclusiva su SportParma. L'ex tecnico crociato analizza la sconfitta di Napoli e bacchetta i centrocampi di Donadoni.
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Troppo Napoli o Parma sprecone?
La colpa del Parma è quella di aver fatto giocare il Napoli in contropiede. Ma il gol iniziale non poteva far pensare diversamente. Sono stati concessi troppi spazi, soprattutto a centrocampo. Male Valdes su Hamsik. La difesa, infatti, è stata poco protetta dai centrocampisti e questo ha spianato la strada al Napoli.
Donadoni doveva optare per altre soluzioni tattiche?
Il Parma ha fatto la partita per lunghi tratti e questo è positivo, ma inevitabilmente in difesa lasciava ampie praterie. In attacco Ninis, Belfodil e Pabon hanno qualità ma devono crescere. Ripeto, bisogna saperli aspettare.
La nota lieta è il primo gol di Parolo. Può essere la stagione della rinascita dopo le delusioni di Cesena?
Fino a tre anni fa era sulla bocca di tutti, questo significa che può tornare a quei livelli. Lui e Galloppa hanno fatto bene, a differenza di Valdes e Acquah che invece hanno lasciato la difesa in balia dei centrocampi avversari. L’altro giocatore che ieri mi è piaciuto è Rosi.
Sabato arriva la Fiorentina: un pronostico?
Prevedo una bella partita, aperta ad ogni risultato. Per il Parma è una gara difficile ma sono fiducioso. E’ la sfida tra due bravi tecnici, Donadoni e Montella,s eppur con idee differenti.
Intanto a Parma è tornato Marchionni, un giocatore che lei conosce molto bene…
E’ un ragazzo sensibile. E’ arrivato per fare bene e per giocare. Può dare molto sul campo e nello spogliatoio. Sono contento del suo ritorno.
Passiamo al resto del campionato: tanto per cambiare, a Palermo è saltato un altro allenatore, Sannino. Se lo aspettava?
Da Zamparini sì. Purtroppo Sannino è passato in pochi mese da allenatore sulla cresta dell’onda, a licenziato. Zamparini ha detto che la squadra non lo seguiva; i presidenti dicono sempre la stessa cosa. In realtà a Sannino serviva un po’ più di tempo per farsi capire e amalgamare una squadra con molti giovani.
In testa alla classifica c’è un terzetto (Juve, Napoli e Lazio), se lo aspettava?
Partiamo dalla Lazio: è una sorpresa a metà, perché Petkovic ha dato concretezza ad una squadra ben attrezzata, che in estate ha cambiato poco. La mano dell’allenatore si vede eccome. Il Napoli ha un grandissimo potenziale, lo abbiamo visto ieri contro il Parma: quando in attacco ha gente come Hamsik, Pandev, Cavani e Insigne tutto diventa più facile. La Juventus, invece, ha corso un grosso rischio contro il Genoa che ha rischiato seriamente di portarsi sul 2-0 e forse chiudere la gara. Per un tempo e mezzo i bianconeri hanno fatto il turnover (fuori Vucinic, Asamoah e Lichtsteiner), poi quando Conte ha mandato in campo i titolari la Juve è stata devastante. Una squadra scatenata che ha messo alle corde un Genoa impotente. Lo ripeto ogni anno: attenzione con la Champions League, il primo obiettivo deve essere il campionato, anche perché in Europa ci sono squadre molto più attrezzate.
La crisi del Milan si arricchisce di una nuova punta. Allegri rischia il posto?
E’ imbarazzante parlare in questo momento del Milan, soprattutto per uno come me che ha fatto parte di quella società. Una pochezza così è difficile da vedere. Non c’è gioco e gli attaccanti non tirano quasi mai in porta. Il Milan ha fatto bene a vendere i suoi campioni, d’altronde non si può competere con gli arabi, ma ha fatto una squadra al risparmio. Sono convinto che Allegri possa dare di più. A >Bologna il Milan ha vinto perché ha giocato di rimessa, ma quando c’è da fare la partita, come ieri contro l’Atalanta, ecco che escono fuori tutti i limiti. Anche fisicamente i rossoneri non mi sembrano in grande condizione; sulle seconde palle sono sempre in ritardo.
E’ azzardato parlare di Sampdoria come rivelazione del campionato?
A Pescara ha vinto con merito, ma i padroni di casa sono destinati ad un campionato molto difficile. Comunque, bisogna aspettare ancora alcune partite prima di esprimersi definitivamente sulla Samp.
L’Inter torna a vincere e la Roma fa un bel passo indietro…
L’Inter ha vinto a Torino ma non mi è piaciuta. Non ha subito gol per puro caso. La squadra vive sulle qualità dei singoli, per ora non vedo grossi progressi a livello tattico, forse perché i nuovi arrivati devono ancora entrare negli schemi di Stramaccioni. La Roma: devastante nel primo tempo, poi i soliti errori delle squadre di Zeman. Se vinci 2-0 devi saper gestire il risultato con il possesso palla, non attaccando. La difesa ha commesso troppi errori. Complimenti al Gila e a Pioli per il bel colpo.
Vorrei ricordare la figura di Peo Maroso, grande personaggio del calcio italiano e del Varese. E’ morto ieri. Era un personaggio forte. Abbiamo giocato insieme. Tra noi c’era simpatia e affetto. E’ stato un maestro di sport. Quando ero nelle giovanili lui era nella prima squadra del Varese. Ci ha insegnato a stare in campo e a vivere fuori, nella vita di tutti i giorni. Mi ha sempre seguito anche quando facevo l’allenatore. Il calcio perde un grande uomo di sport.