L’Autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari non è solo un luogo in cui le emozioni vengono vissute a 200 km/h. L’impianto che sorge nel cuore della MotorValley sulle rive del fiume Ceno è anche stato teatro di una vera e propria rimpatriata d’altri tempi, con il perfetto copione di un programma televisivo tipo “Carramba che sorpresa” o “C’è posta per te”. Ma in questo caso non sono stati sceneggiatori o autori a pianificare il ricongiungimento. E’ stato il fatidico gioco del destino, con la sua semplicità e genuinità. Ma andiamo per ordine.
Era il 2 Giugno del 1976 quando, all’Autodromo di Varano, fu organizzato l’evento più bello e sentito che la sua storia possa ricordare. Tantissimo pubblico arrivato da ogni dove. Parliamo della “Corsa dei Campioni”, gara automobilistica organizzata per raccogliere fondi a favore dei terremotati del Friuli. Tale competizione vide la partecipazione dei piloti di Formula 1 del tempo, accoppiati con i piloti del Trofeo Alfasud, entrambi a bordo delle vetture del Biscione, che erano al tempo il riferimento per le vetture a ruote coperte.
Tutti equipaggi fortissimi ma, uno su tutti, fece infervorare il tantissimo pubblico accorso presso l’Autodromo di Varano: parliamo dell’accoppiata composta dal due volte Campione del Mondo di F.1 Emerson Fittipaldi e dal forte pilota locale Franco Piroli, zio dell’attuale Vice Direttore, Daniele.
Torniamo al presente, perché negli scorsi giorni sempre a Varano, si presenta un mite e pacato signore presso gli uffici della Segreteria di Pista. E’ lì per seguire il figlio impegnato in una sessione di allenamento con la sua vettura di Formula 4. Tra gli addetti dell’Autodromo inizia a serpeggiare la notizia “c’è Fittipaldi, c’è Emerson Fittipaldi”.
A qualcuno torna alla mente quella vecchia foto del 76 e si decide di tentare l’approccio. “Sig. Fittipaldi, ci scusi, ma possiamo farle autografare una foto che la ritrae qui da noi, quando ha corso nel 1976?”. La risposta è stata disarmante: “No, non ho mai corso qui…”. Ed ecco che, attrezzati preventivamente, i ragazzi di Varano gli mostrano le immagini, i ritagli di giornale, le riviste dell’epoca. “Ah, a gàra do benefisienÇa!” esclama Emmo, col classico accento brasiliano. In un attimo si riapre l’album dei ricordi.
Ma non fu sufficiente. Memori di una dichiarazione dello stesso Piroli, rilasciata qualche anno fa durante un suo intervento presso l’ACI di Parma, in cui esprimeva il piacere di rincontrare Fittipaldi, gli addetti dell’Autodromo hanno chiamato Franco per invitarlo in pista. Ed ecco la ciliegina sulla torta.
Dopo 46 anni e dopo aver appeso i loro caschi al chiodo, si sono reincontrati nello stesso luogo, ricordando quelle giornate del 1976, che hanno emozionato i tanti fans accorsi. Ed anche i due piloti si sono sciolti in un sentito abbraccio e tanta commozione.
Non ci resta che ringraziare questi due personaggi per tutte quelle sensazioni che ci hanno saputo regalare quando erano al volante delle loro auto da corsa e che ci hanno saputo riproporre a distanza di 46 anni con una semplice stretta di mano. Grazie Emerson, grazie Franco, grazie campioni.
Antonio Caruccio
Ufficio Stampa Autodromo Varano