Il tempo passa inesorabilmente e nulla si muove sul fronte contratti. E’ risaputo, il 30 giugno scadono gli accordi contrattuali tra società e giocatori: una miriade di prestiti, obblighi di riscatto e cessioni. La data per la ripresa del campionato di serie A non c’è ancora, ma è molto probabile che la fine della stagione coincida con il agosto, cioè due mesi dopo la scadenza naturale dei contratti. Ma su questo fronte il calcio dorme sonni profondi e al momento non è riuscita a trovare una soluzione che rischia di stravolgere le rose delle squadre a campionato in corso.
Secondo il parere dell’avvocato Paolo Malvisi, esperto di diritto sportivo, intervistato nei giorni scorsi da Sportparma (leggi qui), basterebbe una deroga della Fifa per risolvere il problema. Ma nelle ultime ore, secondo quanto riportato dal quotidiano Tuttosport, la “Fifa non ha alcuna autorità per prolungare o modificare i termini e le condizioni già stabilite”.
In questo momento l’unica verità è che alla scadenza dei contratti mancano solo 35 giorni. Il Parma ha 11 “casi da risolvere” (leggi qui), senza contare tutti i giocatori che rientreranno dai prestiti e la “cessione” di Kulusevski alla Juventus che dal primo luglio dovrebbe guadagnare 10 volte di più rispetto a quanto percepisce oggi. Insomma, il tempo stringe e la soluzione non arriva.