ASOLO. E' stata una bella gara quella odierna, con i corridori italiani molto attivi; bella la vittoria di Nibali. Il Monte Grappa è stata un'anticipazione di quello che proveremo domani sullo Zoncolan.
Io e la mia squadra, la“Lampre-Farnese vini”, siamo soddisfatti della gara odiern perché abbiamo condotto la corsa per lunghi tratti, sia in salita che nel tratto collinare, spingendo Damiano Cunego tra i primi dieci (ottavo). Nibali ha fatto una grande gara, lui è molto forte in salita e in discesa; è andato forte anche con la pioggia. Ha meritato di vincere, resistendo all’attacco degli inseguitori negli ultimi 15 km pianeggianti.
La classifica generale è diventata molto incerta e l’effetto Vinokourov si è un po’ sgonfiato. Nei prossimi giorni tutto può succedere e questo rende ancora più avvincente il Giro. Oggi è stata la prima vera giornata di sole e caldo, finalmente; non ne potevamo più della pioggia e del freddo, sembrava di non essere in Italia.
E veniamo alla tappa di domani, lo Zoncolan: per noi scalatori è una tappa avvincente. L’ultima volta che ho scalato lo Zoncolan è stato nel 2007 ma in quella circostanza la tappa era più breve. Domani le salite dure inizieranno dopo i 200 km. Sarà una tappa spettacolare con tantissima gente sulle strade. Mi piacerebbe indovinare la fuga iniziale e giocarmi tutto nel finale. Le ultime salite sono molto dure ma ci proverò fino alla fine. Oggi ero un po’ stanco e ho preferito risparmiare le energie per domani; non si sa mai!
Marco Marzano
FERARRA-ASOLO: GRANDE IMPRESA DI NIBALI, ARROYO IN MAGLIA ROSA
L’impresa di Vincenzo Nibali griffa la 14esima tappa del Giro d’Italia. Il 25enne corridore siciliano della Liquigas ha trionfato nella Ferrara-Asolo di 205 km che ha regalato l’ennesimo scossone al vertice della classifica.
La maglia rosa è passata dalle spalle dell’australiano Richie Porte a quelle dello spagnolo David Arroyo (Caisse d’Epargne), nuovo leader della corsa.
La giornata si è accesa al 35° km con l’azione di 5 corridori (William Bonnet, Damien Monier, Alessandro Bisolti, Markus Eibegger e Steven Cummings) a cui poco dopo si è aggiunto anche Filippo Pozzato. Al passaggio al 60° km il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo ha toccato gli 8’05”. Il gap si è ridotto per l’azione degli uomini della Lampre e della Acqua e Sapone e dopo 100 km il divario è sceso a circa 6′. Quando i battistrada hanno cominciato la salita del Monte Grappa, avevano una dote inferiore ai 4′: troppo poco per sperare di arrivare al traguardo. Il ritmo imposto dalla Liquigas ha prodotto rapidamente la selezione nel gruppo: a farne le spese, tra gli altri, anche la maglia rosa Porte. Bradley Wiggins è stato il primo big a muoversi, senza gran costrutto in realtà, mentre al comando ha resistito solo Bisolti. Alle spalle del 25enne bresciano della Colnago, la corsa si è infiammata definitivamente con lo scatto di Nibali.
Il siciliano della Liquigas ha alzato il ritmo a 47 km dalla conclusione, portandosi dietro il compagno di squadra Ivan Basso, il campione del mondo Cadel Evans (Bmc) e Michele Scarponi (Androni Giocattoli). I quattro sono passati al comando mentre gli altri pesi massimi, compresi Aleksandr Vinokourov e Carlos Sastre, hanno perso terreno. Il quartetto di testa è passato al Gran Premio della Montagna, dopo 18,9 km di salita, con 1’08” di vantaggio sulla coppia. Arroyo, senza cercare recuperi impossibili, è passato con la maglia rosa virtuale sulle spalle visto il crollo di Porte. La pioggia ha reso più insidiosi i successivi 25 km di discesa. Nibali ha preso il largo e rapidamente ha messo 32 secondi tra sé e i compagni d’avventura. Il vantaggio del messinese è cresciuto fino ai 50” registrati a 15 km dal traguardo. Nell’ultimo tratto della frazione, paragonabile ad una breve cronometro, ha amministrato la situazione coronando l’impresa con 23” di vantaggio sul terzetto formato da Basso, Scarponi e Evans e confezionando la terza vittoria italiana consecutiva dopo quelle di Pozzato e Belletti.
LA TAPPA DI DOMANI: Mestre – Monte Zoncolan (222 km)
Tappa di montagna dura con finale durissimo – secondo arrivo in salita. Fino al Rifornimento di Spilimbergo (km 103-106) si percorrono strade larghe e diritte. Poi una volta entrati nella Val d’Arzino inizia la successione di GPM: Sella Chianzutan (955 m – km 143,6), Passo Duron (1069 m – 182,8) con tratti attorno al 18%, Sella Valcalda (958 m – km 202) prima di arrivare a Ovaro dove inizia la salita finale del Monte Zoncolan, considerato la salita più dura d’Europa: 10 km al 12% di media con punte del 22%. Da segnalare tre brevi gallerie nell’ultimo chilometro. Il traguardo Volante con abbuoni è posto a Paularo (km 178,5) all’inizio della salita di Passo Duron.
Gli ultimi chilometri sono tutti in ripida ascesa. Ai 3 km sequenza di due tornanti (sinistra-destra) intervallati da un tratto (l’unico) quasi piatto. A seguire pendenze dal 12 al 18% fino alle tre gallerie (150 m- 60 m- 110 m) che immettono negli ultimi 500 m all’11% di media con pendenze fino al 16% in corrispondenza al tornante ai 250 m dall’arrivo. Fondo in asfalto, carreggiata di 5 m.