Venerdì parte l’Italian Baseball League nella quale un Parma baseball rinnovato e sempre giovane (il roster è in allegato) è chiamato a una stagione che forse si può considerare di transizione. Nessun proclama; tre posti sono già occupati, sulla carta, ma per il quarto c’è bagarre: «Per il quarto posto ci siamo anche noi» osserva il manager Gilberto Gerali nel corso della conferenza stampa di presentazione di questa mattina. Parma dovrà vivere alla giornata, cercando di migliorare partita dopo partita nei più giovani e nuovi arrivati e che il monte straniero possa dare quella solidità che era riuscito a dare Sanchez nelle ultime due stagioni per infondere necessarie fiducia e morale: «E’ un progetto che prevede di dare frutti nel giro di tre-quattro anni ma si spera anche prima – auspica Gerali-. Abbiamo dei giovani con delle qualità, ci devono credere; sarà anche da vedere come riusciranno a interpretare il campionato i nuovi stranieri che si stanno integrando bene». Un progetto voluto, partito da lontano, ottobre 2006, e che ora è arrivato al 2.0 anche, come è noto, per questioni di budget (Lino’s Coffee ha già lasciato ma non tutto ha quadrato, MacronStore è il nuovo brand sulla casacca dopo il rinnovo triennale) come ha ribadito Rossano Rinaldi, giunto alla soglia dei venti anni di presidenza. «Devo dire grazie a Maurizio Renaud (il responsabile sportivo), allo staff tecnico, a Sal Varriale che hanno lavorato per mettere insieme il tutto, alle società della franchigia, parmensi e non, e a Paolo Zbogar che ne è il responsabile, ai ragazzi che hanno creduto nel progetto». Un progetto plaudito da Gianni Barbieri, delegato provinciale Coni, e da Massimo Fochi, in veste federale: «In certi momenti, e alcune vicende attuali lo testimoniano, occorre fare un passo indietro per cercare di andare avanti. La strada intrapresa è quella giusta per cui il mio plauso va a chi sostiene questo percorso». Il riferimento è, ovviamente, a quanto è accaduto al Parma calcio e a questo proposito il presidente Rinaldi si è lanciato in un appello, condiviso da molti: «Faccio un appello alle realtà economiche di Parma: aiutino il baseball, perché le società del territorio, tutte, hanno bisogno di sostegno e lo sport in generale; non c’è solo il calcio». Il play ball avverrà venerdì, alle 20, contro Godo in un Nino Cavalli “raffazzonato” con parti di tribuna chiuse al pubblico; questo in quanto da qualche mese sono presenti dei teloni a coprire le zone sopra i dug-out (come già anticipato, il Parma cambierà lato) per evitare ulteriori infiltrazioni. Il Comune, in causa con la società che ha realizzato i lavori, sta effettuando un intervento tampone mentre in estate i lavori dovrebbero dare una sistemata definitiva a un impianto giovanissimo ma nato male.