Il 2012 del rugby locale è stato un anno di promozioni e titoli italiani. Nella seconda parte è stato il "fuori campo" a prendere la scena.
Il 2012 ovale è stato un anno di molte luci e poche ombre, forse solo una. Le molti luci hanno i colori biancorossi del Colorno e blucelesti dell’Amatori. La società rivierasca ha guadagnato la promozione in serie A girone 2 dopo un girone di ritorno fantastico e uno spareggio promozione che l’ha vista battere due volte il Gran Sasso. E su quell’abbrivio il Colorno ha preso lo slancio per issarsi in cima alla classifica nella stagione attuale a conclusione di una prima parte di girone che lascia aperte concrete possibilità di bissare la promozione. Promozioni che hanno costellato la primavera colornese con lo storico balzo della squadra seniores femminile nell’Elite del rugby italiano e il ritorno nel girone Elite dell’Under 20 biancorossa dopo una stagione regolare da imbattuti. La promozione del Colorno in serie A2 è andata a braccetto con quella dell’Amatori, cui il Colorno ha tolto la piccola soddisfazione di chiudere imbattuta il campionato proprio nel derby dell’ultima giornata. Quella più grande, di promozioni, è rimasta in apnea per diversi minuti in quanto dopo aver espugnato il campo del Palermo, i ducali si erano fatti sorprendere al XXV Aprile riuscendo con grande sofferenza a strappare la serie A nonostante la sconfitta. La legge del più forte l’ha fatta valere la squadra Under 20 bluceleste che ha dominato la stagione andando a succedere ai Crociati nell’albo d’oro dei vincitori del titolo italiano. Sempre in tema di giovani, da rimarcare la terza conquista consecutiva del titolo italiano di rugby a sette da parte dell’Under 16 femminile nocetana della Rugby Academy.
L’ombra riguarda i Crociati Rugby. Salvatisi matematicamente all’ultima giornata, ma alla penultima il fatto era ormai certo, causa quel famigerato cambio di prima linea nel derby casalingo col Reggio che costò partita persa e penalizzazione, la squadra ha virato decisamente verso la gioventù, un po’ per scelta un po’ giocoforza per i noti problemi economici non sottaciuti dal ds Giovanelli nel primo giorno di raduno. Una virata di cui i Crociati stanno pagando il fio in una stagione 2012/13 che li vede mestamente ultimi con un solo punto raggranellato.
Il 2012 è stato anche anno di votazioni e di tentativi di svolta. Il parmigiano Giancarlo Dondi ha lasciato campo libero dopo quattro mandati di presidenza della FIR ma l’appellativo di presidente gli è rimasto appiccicato essendone stato nominato presidente onorario. Un tentativo di svolta nel rugby del territorio, inteso in senso regionale, lo ha dato il presidente dell’Amatori Parma Rugby, De Vincenzo, candidandosi alla presidenza del CRER in concorrenza all’uscente Mario Spotti il quale è risultato eletto per il nono mandato consecutivo ma con un ricorso presentato dal presidente del Romagna Rugby per un cavillo regolamentare.
Il secondo tentativo di svolta, ma primo per tempistica, è quello portato avanti da Massimo Giovanelli e dai Crociati: il progetto Terra Ovale ovvero di unire il territorio rugbystico ducale attraverso la sottoscrizione di un contratto di rete da parte delle società presenti creando anche sinergie con le varie istituzioni comunali per far sbocciare ulteriori “fiori ovali” in zone attualmente “aride”. Un progetto interessante e ambizioso che ha visto l’Amatori rimanerne, per ora, distante e che nelle intenzioni doveva passare dalla teoria alla pratica entro l’anno: se son rose, come sembra, fioriranno nel 2013.
E poi vi è stato il meteorite Zebre. Piovuto, ma la sua traiettoria era stata ampiamente individuata, in quel di Parma per le note vicende, la selezione federale ha portato qui il rugby di alto livello. Quello di pubblico e di risultati non è pari ma si spera nell’antico adagio “anno nuovo, vita nuova”.