Come ogni lunedì torna l’appuntamento con l’esclusiva rubrica di Sportparma “Il Gede risponde”. Il commento del giorno dopo sull’ultima sconfitta del Parma e sul resto della Serie A firmato dall’ex allenatore crociato Pietro Gedeone Carmignani. Il tutto a oche ore dalla conclusione del mercato invernale.
Partiamo dalle notizie del campo, cioè dalla sconfitta contro il Milan. Che Parma ha visto?
“La partita era cominciata anche bene, il Milan aveva paura e un senso di sfiducia che incideva negativamente anche sulla qualità dei giocatori più bravi; il Parma diversamente stava giocando bene, forse anche stimolato dall’ambiente; una delle partite migliori dal punto di vista tecnico-tattico. Sulle seconde palle il Parma arrivava sempre primo. Naturalmente questo è il segno di grande dignità e generosità, infatti il primo tempo è terminato in pareggio e nel finale il Parma ha avuto l’occasione per passare in vantaggio. Un Milan senza idee e sfiduciato. Poi nella ripresa sono cresciuti i giocatori più rappresentativi come Cerci e Menez che hanno dato la svolta alla partita. Comunque, è una punizione eccessiva per il Parma”.
Il modulo 4-3-3 la convince?
“Il Parma mi è sembrata una squadra più solida rispetto al recente passato; gli innesti di Rodriguez e Varela hanno portato qualità e forse un po’ di entusiasmo. Ma non so quanto esattamente questa prestazione possa avere un seguito. Mi spiego: è facile trovare le motivazioni contro Juventus e Milan… La prova del nove è domenica con il Chievo, in un modo o nell’altro bisogna vincere. La salvezza è ancora un traguardo possibile”.
Fuori dal campo ci sono un’infinità di problemi…
“Purtroppo la crisi del Parma nasce dagli errori di Ghirardi. Una squadra in alto mare. Vorrei solo sapere quanto il presidente ha speso in questi 8 anni, quanto ci ha rimesso? Il danno è enorme, per una questione di onestà e chiarezza bisogna sapere tutta la verità. La mancata qualificazione all’Europa League è tutta una balla, lasciare una società in queste condizioni è vergognoso. Chi non dice la verità è responsabile di questa situazione, compresi Leonardi e Preiti. Bisogna dire le cose come stanno, altrimenti si tradisce il Parma. E’ possibile che al 2 di febbraio non si sappia se la società verrà messa in mora o meno? Perché hanno fatto questo accordo con Ghirardi? Sono tutti colpevoli”.
Cosa c’è da aspettarsi dall’ultimo giorno di mercato? C’è il rischio reale che molti giocatori abbandonino la barca che affonda?
“E’ logico che nel mercato di riparazione prendi quelli che gli altri ti danno. Devi sperare che i nuovi acquisti abbiano un gran voglia di riscatto come Rodriguez e Varela. La nuova proprietà se vuole essere credibile deve dire che la priorità non è la salvezza e che si sta già progettando il prossimo campionato. I problemi sono gravi. In questo momento è importante non fallire, è questa la priorità”.
Che idea si è fatto della polemica a distanza tra Cassano e Donadoni?
“Donadoni non lascia il Parma perché sarebbe un vigliacco, è quello che ha detto. E’ una persona seria e onesta. Invece sono rimasto sorpreso dalle parole di Cassano. Da certi personaggi c’è da aspettarsi certe reazioni. Donadoni ha risposto in maniera giusta, cioè sorvolando. Donadoni resta in panchina per un fatto morale, dare le dimissioni è confermare di aver commesso degli errori. Se lui si rende conto che la squadra lo segue deve restare. Non ha motivo di andarsene”.
Passiamo al resto del campionato: la Juve ha rischiato di perdere, ma la Roma continua ad essere in crisi. Come andrà a finire?
“La Juve ha avuto delle difficoltà oggettive, dei due portieri Buffon è stato quello più impegnato. Grande partita dell’Udinese, la Juve ha rischiato di perdere, ma almeno così tiene aperto il campionato. Per la Roma è una specie di crisi, un’altra serata di grande sofferenza. Ormai l’approccio delle partite è sempre lo stesso, va sempre in svantaggio. Quando l’organizzazione di gioco (Empoli) è così elevato anche il tasso tecnico degli avversari (Roma) scompare. Ora Garcia deve pensare più a difendere il secondo posto che pensare al primo. La condizione fisica non è più ottimale. Gervinho? La sua assenza contribuisce ad aumentare i problemi della Roma; ma anche infortuni…”.
Il Napoli può ambire al secondo posto in classifica?
“Ieri il Napoli ha rischiato tanto, il Chievo ha giocato alla pari. Finalmente la squadra di Benitez ha saputo dare continuità, a Verona ha ottenuto la terza vittoria consecutiva. Certamente diventa l’avversario numero uno della Roma per il secondo posto”.
Lazio e Sampdoria sono le grandi deluse della 21esima giornata?
“Partiamo dalla Lazio: sembrava avesse trovato continuità e invece non è così. A Cesena ha giocato su ritmi bassi e ha concesso tanto. La vittoria dei romagnoli è meritata. Per Pioli un passo indietro inaspettato. La Sampdoria: troppo parlare può rompere gli equilibri; squadra molto distratta dal mercato. Un giocatore del calibro di Eto’o potrebbe portare qualche squilibrio nello spogliatoio. Merito al Torino che ci ha creduto. Può darsi che la rosa granata non sia così all’altezza per gestire tre partite in una settimana (campionato, Europa League e Coppa Italia), ma ieri ha fatto una grande prova anche sotto il profilo atletico.
Sprofondo Inter… Cosa sta succedendo alla squadra di Mancini?
“Succede che la squadra non gioca e non segue la filosofia di Mancini. Sassuolo organizzato, Inter solo individualismi. Meglio il secondo tempo ma solo per una reazione emotiva. Mancini non può continuare a dire che l’Inter non meritava di perdere. Al momento gli investimenti non producono niente, innanzitutto serve un gioco”.
Il Palermo non si ferma più…
“Mandorlini non si può presentare con 11 difensori in campo. Il Verona doveva osare di più. Per il Palermo vittoria meritatissima, Zamparini si strofina le mani, Dybala sta acquistando sempre più valore”.
In zona retrocessione importantissima vittoria dell’Atalanta…
“ Partita fisica, risolta da una magia di Pinilla, gol fantastico. Forse sconfitta immeritata per il Cagliari”.
Infine Genoa-Fiorentina: pareggio giusto?
“Il mercato ha portato via giocatori importanti ma la filosofia di entrambe le squadre è rimasto lo stessa, non si sono snaturate. Partita ben giocata da entrambe, occasioni fino all’ultimo secondo… questo è il calcio”.