Un bilancio traumatico. L’anticamera di un disastro annunciato. La sessione invernale del mercato si è chiusa e per il Parma è stata un lunedì nero, come vi abbiamo raccontato in diretta per tutta la giornata. Una resa a tutti gli effetti: cinque cessioni (Acquah, Mendes, Paletta, Pozzi, Rispoli e Souza) e una rescissione (Felipe). L’unico acquisto è il marocchino Feddal, ma in realtà è un ritorno alla base dato che il suo cartellino è di proprietà del Parma. La priorità era un attaccante, ma sfumato Livaja (al quale ila società non ha potuto offrire adeguate garanzie economiche), il Parma si è trovato allo sbando senza più riuscire ad intavolare trattative vere e proprie. Tutte le richieste di prestito sono state respinte. Il motivo? L’ultimo posto in classifica e soprattutto la grave situazione finanziaria. In altre parole, in questo momento il Parma non è una società affidabile. Nei giorni scorsi il presidente Kodra aveva smentito le voci su un “fuggi-fuggi” generale, ma le cessioni di oggi lo smentiscono. Stesso discorso per il dt Preiti che ieri sera annunciava: “Faremo qualcosina in entrata e vedremo se ci sarà qualche cessione”. Di cessioni ce ne sono state cinque (Mendes al Cagliari è sfumato all’ultimo minuto per l’opposizione del Parma), più una rescissione, che si aggiungono agli addi di Cassano e De Ceglie. Cessioni pesanti, non compensate da adeguati acquisti.
Insomma, il Parma è uscito ulteriormente indebolito dal mercato di riparazione, sebbene sia giusto ricordare gli arrivi di Rodriguez e Varela, due giocatori di spessore internazionale (hanno accetta Parma senza essere a conoscenza dei problemi societari). Due nomi che non cancellano il disastro generale e il pericolo fallimento. Ora il grande bluff è finito, tutte le attenzioni si spostano al 16 febbraio, la data ultima per saldare tutti gli stipendi. Ma c’è da capire anche cosa farà nelle prossime ore mister Donadoni, il quale giorni fa aveva dichiarato che a fine mercato avrebbe fatto attente valutazioni. Volera una punta, non è arrivata. Tra due settimane se non verranno saldate gran parte delle pendenze giocatori e staff tecnico metteranno in mora il club. Lo stesso club che fino a due settimane fa ha provato a trattare Balotelli, Osvaldo e Pazzini. Bombe colossali, anzi balle colossali! La verità è una sola, a Collecchio hanno alzato bandiera bianca.
(Nella foto Gabriel Paletta con la maglia del Milan)