Appuntamento come ogni lunedì con Pietro "Gedeone" Carmignani e la sua rubrica, tra le pagine più lette di Sportparma.com. L'ex tecnico del Parma risponde alle domande sul momento dei crociati e sul campionato di Serie A. Questa settimana spazio al deludente pari di Cesena, al post Juve-Inter e al Milan, che attende il Barcellona.
Mister, quanto rischia di pesare questo pareggio a Cesena?
“Tantissimo, è grave per una squadra che deve salvarsi non vincere una partita così e far giocare bene, rischiando addirittura di farlo vincere, il Cesena, una squadra alla deriva, ormai retrocessa. E’ vero che il Parma ha creato e sprecato tanto ma Malonga si è divorato un gol già fatto. Non mi sarei mai aspettato un risultato diverso dalla vittoria. Se si continua a non vincere diventa dura”.
Per fortuna il Lecce non ha vinto ed è rimasto dietro di 5 punti. Tanti o pochi?
“Il Parma per come gioca, per quanto crea, non merita la classifica attuale, ma è questa. Cinque punti non sono pochi ma nemmeno tanti, in fondo un pari e una sconfitta di fronte a due vittorie leccesi porterebbero il Parma in penultima posizione. Il calendario avvantaggia il Parma, ma lo scontro diretto si giocherà a Lecce”.
Il calendario vede il Parma contro la Lazio e poi in trasferta a Udine.
“La Lazio è senza Klose ma è terza e resta una squadra forte, in corsa per un posto in Champions League, come l’Udinese, che pure è un po’ in affanno. Ma entrambe hanno grandi stimoli, sarà difficilissimo superarle”.
Donadoni rischia il posto secondo lei?
“Forse qualcosa lo deve rivedere, specie nella fase difensiva dove sono stati presi troppi gol. Certo che se lo esonerano buonanotte! Io lo escluderei, e ancora di più escluderei un ritorno di Colomba, che si è lasciato male. Ma nel calcio abbiamo imparato a vederne di tutti i colori. Anche a Parma”.
Si parla già di mercato e della possibile vendita di Giovinco: è d’accordo?
“No, ed è anche sbagliato aprire a una sua cessione ora. Decidessero di venderlo è vero, a Parma incasserebbero bene, ma poi quei soldi li dovrebbero spendere per sostituirlo, non si può andare avanti con i prestiti. E uno come Giovinco lo devi sostituire adeguatamente”.
Come vede la lotta salvezza: Genoa e Fiorentina rischiano quanto il Parma?
“Si, perché prendono tanti gol. Mettiamo che il Lecce domenica vinca al Cesena e la Fiorentina no: si arriverebbe a tre punti e c’è ancora lo scontro diretto, alla penultima. Come per i salentini e il Novara anche per queste due è arrivato un pari che aiuta poco. In ogni caso a me capitò di fare uno spareggio a 42 punti, quest’anno la quota è molto più bassa”.
Passiamo a Juve-Inter: che partita è stata?
“L’Inter a mio avviso ha giocato una buona gara, a lungo, contro una Juve in difficoltà, che ha trovato il gol per una distrazione interista e fino a quel momento era rimasta in parità grazie a Buffon. Non ho condiviso la scelta di Ranieri di togliere Poli e Obi, che aveva dato vita a un bel duello con Caceres”.
All’Inter è scattato il toto-allenatore: lei chi prenderebbe? Guidolin?
“Guidolin è suggestivo ma ma opterei per un volto nuovo. Io fossi in Moratti prenderei Montella, il suo Catania è uno spettacolo, ma lui ha carattere e vede bene le partite. E ha personalià, come serve all’Inter. Occorre un tecnico che sappia mandare in panchina giocatori come Cambiasso, Stankovic, Zanetti e Lucio. Giocatori con ingaggi pesantissimi che non si può permettere nessuno”.
Però i giovani ci sono: l’Inter ha vinto la Champions primavera.
“Si certo, ma poi bisogna puntarci. Sulla questione giovani però sono preoccupato: ci sono troppi stranieri nel settore giovanile. Anche a Parma. Ed è un peccato: qui in fondo abbiamo visto tanti giocatori cresciuti nel vivai ducale, penso a Bucci, Giandebiaggi, Melli, tutti arrivati in serie A”.
In vetta c’è sempre il Milan, che mercoledì in Champions se la vedrà con il Barcellona. Ce la può fare?
“Il Milan a mio avviso se la giocherà, e giocare in casa la prima è un vantaggio. Può giocarsela e se va male andare a fare altrettanto al ritorno, mentre se avesse giocato fuori avrebbe puntato al pareggio, che è sempre un brutto risultato. Torna Boateng, e questo è importante, ma non ci sarà Thiago Silva, ed è stato sbagliato rischiarlo se si sapeva che non era in condizione”.