Dopo un anno di pausa si riforma a Colorno la coppia Michele Mordacci à¢â‚¬â€œ Cristian Prestera che allenerà  la prima squadra del Rugby Colorno che parteciperà  al campionato di Serie B, una squadra formata per più della metà  dei suoi elementi da Under 23 e da ragazzi che hanno guadagnato il terzo posto nel girone 2 lo scorso anno.
I biancorossi ripartiranno dunque dall’ottima stagione passata e da uno staff ben collaudato, di cui fa parte anche il preparatore atletico Renato Conte, che ha già lavorato insieme nell’Under 19 vincitrice del Trofeo degli Appennini nella stagione 2008/2009 e con la squadra colornese che ha partecipato al campionato di serie A la stagione successiva.
L’anno passato Cristian e Michele si sono divisi per guidare le due formazioni del GranDucato. Cristian ha lavorato con Roland de Marigny guidando la prima squadra ottenendo un quinto posto, mentre Michele in coppia con Riaan Mey ha portato l’Under 20 a sfiorare i play off scudetto dopo una stagione ricca di soddisfazioni.
La stagione ufficiale dei biancorossi partirà martedì 23 agosto, data in cui i ragazzi si ritroveranno per iniziare la preparazione in vista del campionato 2011/2012. Si sta lavorando per organizzare qualche giorno di ritiro a Trento, dove potrebbe disputarsi anche un incontro di preparazione, ed altre amichevoli, che verranno ufficializzate il prima possibile.
Nel frattempo, in attesa di far parlare il campo, abbiamo scambiato due parole con i due tecnici.
Cristian, si ricompone la coppia di allenatori con Mordacci, con cui hai lavorato due anni, in Under 19 e in serie A, cosa ne pensi?
Dopo un anno divisi per raggiungere gli obiettivi della società, torniamo a lavorare insieme. La stagione passata ci è servita per fare esperienze diverse, per conoscere e imparare nuove metodologie di lavoro che arricchiscono sicuramente il nostro bagaglio.
La rosa della squadra è molto giovane, che obiettivi vi ponete?
Puntiamo molto sui giovani della zona, ragazzi che hanno già partecipato alla serie B lo scorso anno o che hanno affrontato il campionato passato di Under 20 con GranDucato e Viadana. Il nostro obiettivo è quello di continuare la loro formazione e la loro crescita per portarli al livello più alto possibile e insieme a loro creare un gruppo in grado di portare il Rugby Colorno ad essere il più competitivo possibile e tornare in serie A.
Quest’anno ricoprirai anche il ruolo di allenatore dell’Under 20, è un vantaggio?
Sicuramente sì, in quanto avrò modo di osservare e lavorare con i giocatori che a breve passeranno in prima squadra e mi darà modo di perseguire al meglio l’obiettivo della società di avere il maggior numero possibile di giocatori usciti dal vivaio nella squadra seniores.
Michele, dopo un anno divisi, torni a lavorare con Prestera, è un vantaggio?
È un fatto positivo visto che negli anni precedenti in cui abbiamo lavorato insieme abbiamo avuto la stessa metodologia di lavoro e la stessa mentalità. Conoscendoci anche già da tempo avremo meno problemi rispetto ad una coppia di allenatori che inizia il suo percorso. Lo staff è molto affiatato anche con Renato Conte, il nostro preparatore atletico, e ha già superato diversi ostacoli che si presentano quando si inizia a lavorare insieme.
La squadra molto giovane, qual è il vostro obiettivo?
Il nostro obiettivo è far crescere il gruppo. Il progetto della società che inizia quest’anno è di tre anni, periodo entro il quale vogliamo tornare in serie A, ma dovessimo riuscirci prima noi saremo pronti, proprio perché abbiamo una rosa giovane, che ha sposato questo progetto e che ha grandi potenzialità. Ovviamente c’è anche qualche vecchietto locale pronto a guidare il carretto nei momenti di difficoltà.
Ritroverai molti ragazzi di quell’Under 19 con cui hai vinto il Trofeo degli Appennini, che effetto ti fa?
Qualcuno è stato con me anche nell’anno della serie A. È una bella soddisfazione poterli allenare di nuovo e con un obiettivo importante per il Rugby Colorno che punta molto su di loro, ragazzi colornesi a cui se ne aggiungono altri provenienti dalle Under 20 del territorio. Il fatto che molti abbiano giocato in quella squadra e che siano già un gruppo renderà più facile l’integrazione dei nuovi e la creazione di un gruppo affiatato che saprà dimostrare come la scelta della società di puntare su di loro sia stata quella giusta.