Promozione gir. A
Euforia FFM, Ablondi: «Vittoria che ci fa pensare in grande»

Ora può davvero partire la festa in casa Futura Fornovo Medesano. Grazie alla vittoria sulla Comacchiese 2015 (clicca qui), la giovane compagine parmense aggiunge un prestigioso trofeo alla propria bacheca: la Coppa Italia di Promozione.
Un traguardo che, da quelle parti, poco più di dodici mesi fa, al termine di una stagione un po’ anonima, nessuno si sarebbe mai immaginato di tagliare in così poco tempo. «È il traguardo sportivo più importante. Non ce lo aspettavamo a inizio stagione, non pensavamo di fare un percorso del genere – dichiara a caldo, intercettato dai nostri microfoni, il presidente Michele Ablondi –. Ma oggi abbiamo meritato di vincere, spinti anche da un seguito esagerato: avevamo 400 persone da Medesano e da Fornovo. Vuol dire che 1 persona su 15 è venuta a vederci. Questa vittoria ci dà lo stimolo per pensare alla prossima stagione in grande».
La conquista della coppa intitolata a Maurizio Minetti non è un’ipoteca sull’Eccellenza, ma quasi. Ora la FFM, in attesa del finale di campionato e dell’eventuale post season ai playoff, si è già guadagnata il 5° posto nella graduatoria ripescaggi. Il massimo campionato regionale si avvicina e, consapevole, Ablondi guarda al futuro. «Sì, è vero. Ora ci guarderemo negli occhi tra i soci e vedremo se sarà sostenibile» confessa il presidente, che fa appello anche all’imprenditoria della zona. «Ci dovranno dare una mano le aziende di Fornovo e Medesano, altrimenti sarà impensabile farla. Ma ce la meritiamo: è una bellissima storia, che dedichiamo ai due comuni. Oggi abbiamo scritto una bella pagina».
In soli 5 anni di vita, il nuovo sodalizio della bassa val Taro ha toccato vette mai raggiunte prima dagli “anziani” capostipiti ASD Fornovo (club fondato nel 1923) e USD Medesanese (sorto nel ’47). E il non ancora 40enne Ablondi, al suo primo anno di presidenza ha già vinto un trofeo. Un bel regalo (anticipato) di compleanno che festeggerà il 20 giugno prossimo: «Va detto che sono stato molto fortunato – ammette –, ma la squadra c’era anche l’anno scorso. Diciamo che è il prosieguo di una storia iniziata per merito dei fondatori del calcio nei nostri due paesi. Io la dedico a chi ha fondato questo nuovo sodalizio».
