Come ogni lunedì torna l’appuntamento con “Il Gede Risponde”, la rubrica di Sportparma firmata dall’ex tecnico gialloblù Pietro Gedeone Carmignani.
Analisi e commenti sull’ultima batosta subita del Parma in casa del Lecce, ma anche una panoramica completa sulla dodicesima giornata di serie A che vede al comando della classifica sempre Napoli e Milan.
Disastro Parma (a Lecce): come si può commentare una prestazione così scadente?
“Un risultato e una prestazione che non mi aspettavo, le ultime due vittorie facevano pensare ad altro. Non dico che il Parma era guarito improvvisamente, però la squadra stava crescendo e giocando. Col Vicenza aveva sopportato l’handicap dell’inferiorità numerica. Ieri 4 gol tutti nel primo tempo: vuol dire che la squadra ha sbagliato approccio. Era una partita importante. Non capisco questa prestazione e questo risultato”.
L’atteggiamento iniziale di ieri, di attesa nella propria metà campo, senza pressing alto, è la negazione del progetto iniziale di Maresca?
“Maresca ha avuto il merito di cambiare modulo e idee nelle ultime settimane, passando al 3-5-2. Se continui a prendere botte devi correre ai ripari e lui lo ha fatto. La sconfitta di ieri non dipende dal modulo e dalla tecnica. La negazione del progetto iniziale dipende dai risultati. L’ambiente del Via del Mare era stimolante e il morale del Parma doveva essere alto perché veniva da due vittorie. Una prestazione del genere poteva succedere prima delle due vittorie, non ora (ieri). Questa è una partita da ricordare e non da dimenticare, per trovare le soluzioni e chiarirsi le idee”.
Ieri il Parma non è sembrato una squadra. Problemi di mercato? Scelte sbagliate? Troppi stranieri in rosa che richiedono tempo per inserirsi nella nuova realtà?
“Ho letto le dichiarazioni di Ribalta sul mercato (“… è ancora lontano”) e sono d’accordo perché dopo tutto quello che hanno speso in estate ora non è il caso di pensare al mercato. D’altronde il Parma non ha costruito la rosa con ragazzi provenienti dai settori giovanili. E’ vero, bisogna lavorare e migliorare, ma i numeri sono lì e sono negativi: 17 gol subiti in 12 partite sono tanti. Il Parma dovrebbe essere nella parte superiore della classifica.
I tanti stranieri in rosa fanno parte di un lavoro di scouting, bisogna valutare il rischio di averne troppi in prima squadra. Prima si faceva scouting dentro e fuori dal campo anche per studiare i comportamenti e i caratteri dei ragazzi, per capire se fossero idonei alla nuova realtà in cui sarebbero andati a giocare. Oggi non lo so. Quando sono andato ad allenare in Spagna, ad esempio, la prima cosa che feci fu imparare lo spagnolo, già prima di andarci. Sono aspetti fondamentali perché accelerano l’integrazione nel gruppo squadra”.
Passiamo alla serie A (che è meglio!): non possiamo non partire dal derby Milan-Inter (1-1). Pareggio giusto?
“Il derby è è stato avvincente, giocato con grande determinazione da parte del Milan e personalità dell’Inter. Entrambe hanno avuto diverse occasioni per vincere. Bravo Tatarusanu a parare il rigore, nel finale il palo finale dei rossoneri. Risultato giusto, il Milan mantiene la vetta insieme al Napoli in un turno più favorevole ai partenopei, mentre nell’Inter c’è amarezza per non aver ridotto lo svantaggio”.
A proposito di Napoli: l’Hellas Verona si conferma “bestia nera”…
“Sì, si è ripetuto lo sgambetto dello scorso anno quando il Verona ha escluso il Napoli dalla Champions. La squadra di Tudor ha giocato un ottima partita e ha avuto le sue occasioni. Ma anche grande dedizione difensiva. Questo per dire che il risultato può essere sorprendente ma è meritato”.
Per la Juventus può essere la vittoria del rilancio?
“Con la Fiorentina è stata una partita molto fisica, con tanti confronti uomo contro uomo. Squadre che hanno giocato senza particolari tatticismi, ma rare occasioni da gol. Il pressing dei viola ha soffocato il gioco della Juve. La svolta è arrivata con l’espulsione di Milenkovic, la Juve ha saputo sfruttare la superiorità numerica, allargando il gioco. Il gol di Cuadrado può invertire la rotta della Juventus”.
Cosa sta succedendo alla Roma di Mourinho?
“La Roma è confusa, ha le idee poco chiare. Ieri a Venezia ennesimo cambio di modulo, la difesa a 3 non ha funzionato. Sconfitta che fa male, i tifosi hanno già iniziato a contestare Mourinho. Ci sono anche decisioni arbitrali al limite, ma dare sempre la causa delle sconfitte agli arbitri è come costruisce alibi finti alla squadra”.
L’Atalanta vince a Cagliari: i sardi sono in grossa difficoltà?
“L’Atalanta vince lottando, ha costruito tante occasioni, il Cagliari è rimasto in piedi grazie alle parate di Cragno. I sardi sta ottenendo meno di quanto ci si poteva aspettare e Mazzarri non sta riuscendo a ottenere risultati”.
Al Genoa è saltata la panchina di Ballardini, mentre la Sampdoria sta pensando di esonerare D’Aversa…
“Nonostante un buon primo tempo della Samp, tutti i numeri sono contro l’ex tecnico del Parma. Terza sconfitta consecutiva, 4 punti nelle ultime 7 gare. Il Bologna invece con i tre punti si riporta a ridosso dell’Europa; la squadra ha gioco e carattere per cercare di restare in alto.
Dispiace per Ballardini che a parer mio non meritava di essere esonerato, ha sempre lavorato in un certo modo, ha fatto esordire diversi giocatori del vivaio. Un allenatore si cambia quando la squadra è spenta e il tecnico non ha lo spogliatoio in mano. Anche ieri il Genoa ha fatto una partita piena di agonismo e ha rimontato lo svantaggio. Decisione molto forte, sia l’esonero che l’arrivo di Schevchenko”.
La Lazio vince e pensa al rinnovo di Sarri…
“Vittoria netta (3-0), la qualità superiore della Lazio ha fatto la differenza contro la grinta e la voglia della Salernitana. La salvezza della Salernitana non passa da queste partite. Sarri è stato criticato ma sembra in procinto di rinnovare, in fondo è a un punto dalla zona Champions League”.