Neanche il tempo di festeggiare il weekend natalizio che per il Parma, e per tutta la serie B, è già tempo di pensare al campo.
Trasferta delicata per i crociati che, nel giorno di Santo Stefano, saranno di scena al “Penzo” di Venezia, chiamata a reagire dopo la sconfitta in casa contro la Spal. Mister Pecchia recupera qualche elemento per la partita contro i lagunari: come sottolineato nella conferenza svoltasi questa mattina, l’allenatore crociato può contare sul rientro a pieno regime di Romagnoli e Benedyczak, più difficile sarà il recupero di Camara e di Charpentier. Il problema principale di questo Parma, come evidenziato da Pecchia, è rappresentato da quanto poco la squadra crociata abbia raccolto, in termini di risultati, nonostante prestazioni di ottimo livello in numerose partite. Il mister romano ha anche fatto un bilancio su quanto fatto fino ad ora ritenendosi soddisfatto della sua squadra e di aver creato un’identità precisa e chiara a una squadra che, negli ultimi anni, hanno sempre un po’ peccato di questo.
Vi rilasciamo, qua di seguito, le parole di Fabio Pecchia rilasciate durante la conferenza stampa a cui eravamo presenti anche noi di Sportparma:
RECUPERI DALL’INFERMIERIA «Abbiamo 3 giorni di lavoro ancora. Benek credo possa essere del gruppo perché si è allenato bene, Romagnoli domenica ha avuto un assaggio di ritorno e quindi sarà della partita visto che ha fatto un’altra settimana piena. Vedremo Camara ma è più complicato. Per il resto nessuna novità. Charpentier ha un discorso diverso, viene da uno stop più lungo, sta lavorando con noi ma serve cautela. Si è inserito ma è tanto tempo che è lontano dal gruppo».
STESSO MODULO DELLE ULTIME DUE PARTITE «Io valuto le prestazioni ed in entrambe le partite sono state fatte con qualità e sostanza. La squadra l’ho vista equilibrata in campo e che crea tanto. A Brescia abbiamo segnato, domenica no. E’ una soluzione che ci ha dato risultati a mio avviso, e potremmo utilizzarla ancora. Ma ci sono ancora tre giorni di lavoro davanti, però mi piace come ho visto la squadra».
IL PROGRAMMA DI NATALE «Ci alleniamo (ride, ndr). Due allenamenti al mattino, sembreranno giorni normali, ma è un giorno pre-gara per noi. Domani ci sarà allenamento poi i ragazzi potranno stare con le famiglie. A Natale ci sarà la rifinitura, poi partiremo per Venezia».
VAZQUEZ, TANTI TIRI E POCHI GOL «Non ho mai parlato di fortuna o sfortuna. Sul caso di Franco ho dovuto dire qualcosa. In 18 partite, uno può sbagliare, ma quante volte hanno salvato tiri sulla linea, anche con il ginocchio come domenica, perché Franco l’ha colpita bene. Si può insistere e cercare di migliorare per portare a casa il risultato».
IL BILANCIO «Senza parlare del risultato, che si vince va bene e si perde va male, io vedo una squadra con un’identità bene precisa e chiara. Mi dà grande soddisfazione. La partecipazione quotidiana ed in partita mi dà fiducia ma anche rabbia perché è stato raccolto troppo poco per quello che è stato fatto».
IL VENEZIA «Abbiamo qualcosa di simile, sono una squadra con tanti giocatori stranieri. Forse le uniche due del campionato cadetto. Ma conta fino ad un certo punto. Hanno però giocatori in evoluzione, giovani e nuovi. Hanno cambiato allenatore e sistema, gioca in maniera diversa da noi per la diposizione dietro. Ma dal cambio allenatore hanno avuto un cambio di passo. In mezzo ala campo hanno giocatori di forza e e accompagnano bene l’azione con giocatori offensivi di velocità».
IL PARMA E LA CREMONESE DI PECCHIA «Non so fino a che punto fare paragoni. Mi interessa poco dell’anno scorso, tutto è storia. Per come vengono distribuiti i punti, si può raggiungere l’obiettivo. I 26 punti di quest’anno hanno un valore diverso rispetto allo scorso anno. Il cambio passo è quello delle vittorie, dobbiamo giocare per i tre punti. Per ottenere i risultati serve continuità nelle vittorie».
0 PUNTI NELLE ULTIME 3 IN CASA «Anche per noi le attese erano diverse. Non abbiamo mai speculato, mai nessuno ci ha messo alle corde per novanta minuti. Abbiamo commesso degli errori ed il fatto che sia successo in casa dà dispiacere, Soprattutto nel derby in casa contro il Modena, si stava alimentando qualcosa di importante e invece abbiamo fatto un passo indietro. C’è dispiacere ma anche voglia di lavorare e stare dentro la corsa. Al Tardini non ho mai visto la mia squadra bloccata, non è mai successo, però è un discorso di atteggiamento delle altre squadre, che arrivano al Tardini e giocano in maniera differente»