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Parma Calcio

Parma, un punto per volta: a Firenze vincono le difese (0-0)

Mateo Pellegrino e Pablo Mari si trattengono a vicenda in Fiorentina Parma 0 0 32a giornata Serie A 2024 2025
Foto: Parma Calcio 1913

La 32ª partita di questo campionato del Parma si conclude 0-0 contro la Fiorentina al Franchi: 5° pari sotto la guida di Chivu, nonché 2° 0-0, per 8 punti totali in 7 partite.

La strada verso la salvezza procede un punto alla volta per il Parma. Rispetto al 2-2 contro l’Inter, il pari di Firenze ha un sapore decisamente diverso. Fin dall’inizio è chiaro che nessuna delle due contendenti abbia voluto – o potuto – forzare gioco o ritmi, vuoi per le fatiche europee (la Fiorentina, che pure schierava sei uomini diversi nell’undici di partenza) vuoi per un piano tattico votato sicuramente all’accortezza (il Parma). Tuttavia, sono gialloblù le migliori opportunità nel primo tempo: clamorosa quella per Bernabé dopo nemmeno 120″. Gli ospiti poi cedono campo e pallone ai viola, incapaci di rendersi davvero pericolosi in tutti i 90′ anche in virtù dell’eccellente prova difensiva di capitan Delprato e compagni, oggi nel segno del nuovo 3-5-2. Dopo 180′ contro due big del campionato, sono arrivati 2 punti: chi l’avrebbe mai detto?

LE SCELTE Chivu riparte dal 2° tempo contro l’Inter e della difesa a tre: c’è Leoni con Vogliacco (nonostante le voci sul calcio scommesse delle ultime ore) e Valenti; Delprato a destra pronto ad abbassarsi, così come Valeri dall’altra parte. La novità è Pellegrino dal 1’ assieme a Bonny.
Tutto come previsto nella formazione viola, oggi pilotata in panchina dal vice allenatore Citterio (Palladino è squalificato): cerniera di centrocampo con Cataldi, Fagioli e Mandragora; licenza di uccidere affidata a Gudmundsson e Kean.

PARMA IN GIALLO Pronti, via e la prima colossale occasione è per il Parma. La bella combinazione, al 3’, tra Pellegrino e Valeri libera Bernabé, tutto solo davanti a De Gea, ma di testa il catalano spreca sbattendo sulla figura del portiere gigliato. Si fa notare ancora il Parma, nei primi 10′, quando la cavalcata di Keita si conclude con la sua conclusione, telefonata per De Gea; il belga pecca di egoismo e spreca la superiorità numerica non premiando la cavalcata di Bernabé, tutto solo sulla destra. Saranno le uniche avvisaglie di una prima frazione contraddistinta, nel complesso, da ritmi bassissimi e un’aggressività ignota al Parma dei mesi scorsi. Oltre agli zero tiri dei viola, si segnalano gli 8 falli commessi dai ragazzi di Chivu contro i 2 dei padroni di casa, ostruzioni che hanno fruttato ben 4 ammonizioni ai gialloblù, alcune piuttosto ingenue, finanche evitabili. Ai punti, meglio il Parma, che ha imbrigliato le iniziative dei viola, senza mai rinunciare a proporre il proprio gioco: la maggioranza dei passaggi sono stati effettuati dai 3 difensori, seguiti da Suzuki e, solo quarto, Bernabé. Dal canto suo, una Fiorentina decisamente appannata, come spesso nelle ultime uscite, le cui uniche scosse provengono da azioni individuali del solito Kean, comunque ben contenuto.

PUNTO PREZIOSO Nonostante i ben quattro gialli a carico del Parma, nemmeno un cambio tra i crociati all’intervallo. Seppur di poco, i giri nella ripresa sono più alti: l’occasione migliore dei primi 55′ capita a Kean, che sbaglia malamente, ma si fa sempre trovare pronto. La Fiorentina prende campo, Chivu allora decide di sostituire Leoni, in grande difficoltà dopo il rientro in campo, e l’impalpabile Sohm, entrambi ammoniti. Chivu vede spazio per tentare l’assalto: fuori un ancora precario Bernabé per Ondrejka, uomo della provvidenza contro l’Inter. L’occasione è, però, per la Viola: il primo tiro in porta arriva al 69′, con Dodô – ben pescato dal lancio di Cataldi –, sul primo pallone perso in uscita dal Parma in tutto il match, bravo Suzuki nella circostanza. Il gioco continua a non decollare, ma, con le squadre che iniziano a spaccarsi, arriva lo spavento per il Parma: Richardson deposita in rete, ma in fuorigioco, con la difesa ospite distratta nella circostanza.
I cambi di Chivu non danno la scossa che serve e, nonostante i non pochi errori della Fiorentina, il campo sembra inclinarsi in direzione dei viola: ultimi 15′ di sofferenza per i ducali, schiacciati nella propria metà campo, ma si conferma la grande prova della difesa, a livello collettivo e individuale, soprattuto dinnanzi alle new entry della Fiorentina dimostratesi più funzionali.


FIORENTINA – PARMA 0-0

FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Pongracić (35′ st Comuzzo), Marí, Ranieri; Dodō, Cataldi, Fagioli (25′ st Richardson), Mandragora (25′ st Adli), Parisi (30′ st Folorunsho); Gudmundsson (30′ st Beltrán), Kean.
A disposizione: Terracciano, Martinelli, Moreno, Ndour, Zaniolo, Caprini. All. Citterio (Palladino squalificato).
PARMA (3-5-2): Suzuki; Leoni (12′ st Balogh), Vogliacco, Valenti; Del Prato, Bernabé (23′ st Ondrejka), Keita, Sohm (12′ st Hernani), Valeri; Bonny (37′ st Man), Pellegrino (37′ st Djurić).
A disposizione: Corvi, Marcone, Løvik, Circati, Hainaut, Estévez, Camara, Haj Mohamed. All. Chivu.
Arbitro: sig. Manganiello (Pinerolo)
Assistenti: sig. Scatragli (Arezzo) e Moro (Schio)
IV uomo: sig. Cosso (Reggio Calabria)
VAR e AVAR: sig. La Penna (Roma 1) e Pezzuto (Lecce)
Note: stadio “Artemio Franchi” di Firenze; spettatori XXX (di cui ospiti). Ammoniti: al 12′ pt Pellegrino (P) per gioco falloso, al 35′ Valeri (P) per gioco falloso, al 41′ pt Leoni (P) per gioco falloso, al 43′ pt Sohm (P) per gioco falloso, al 44′ st Valenti (P) per gioco falloso. Corner: 2-1 (1-2). Recupero: 1’ pt; 4’ st.

 

(In copertina, Pellegrino e Marí si trattengono a vicenda in Fiorentina-Parma 0-0 – Foto: Parma Calcio 1913)
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