Parma Calcio
Leoni è “maturo”: «Gli esami, la dislessia, l’università, il Parma»

Un’estate così intensa Giovanni Leoni non la dimenticherà facilmente. Oggetto del desiderio sul mercato di tutti i messimi club italiani (e non solo), protagonista dietro i banchi di scuola per gli esami di maturità.
Da oggi, il classe 2006 (nativo di Roma, ma cresciuto a Padova) ha completato il suo ciclo di studi, conseguendo il diploma al Liceo scientifico paritario Gymnasium Patavinum Sport dopo aver sostenuto l’esame orale. «Sono contento di aver finito la scuola. L’esame di oggi per me è stato decisamente impegnativo. Sicuramente è più difficile essere interrogato su Pirandello che giocare a calcio. Ho sempre fatto fatica con lo studio, soprattutto per via della mia dislessia, ma mi sono sempre impegnato moltissimo» ha detto il difensore del Parma Calcio in un’intervista concessa al Corriere della Sera.
Il 18enne difensore ha spiegato come abbia coniugato lo studio con gli impegni calcistici in questi cinque anni. «È stata dura, non lo nascondo. […] Ho frequentato fino al primo quadrimestre del quarto anno. Da lì, sono iniziate le trasferte: sono andato alla Sampdoria, poi al Parma, dove gioco ora. Durante l’anno – racconta Leoni – mi allenavo la mattina, mentre il pomeriggio facevo lezioni private con una professoressa che mi aiutava a studiare. Devo ringraziare però la scuola e soprattutto il preside Michele Falcone che la dirige da ormai dieci anni: sono sempre disponibili ad accogliere le esigenze di noi studenti atleti. Giusto per fare qualche esempio: qui non ci sono compiti in classe e interrogazioni al lunedì, perché la domenica si giocano le partite; non si studiano latino e storia dell’arte, ma economia e sport».
Ora che ha ottenuto il diploma, Leoni si dice determinato a proseguire il suo arricchimento di conoscenze personali. «Nell’immediato tornerò ad allenarmi in campo. Per quanto riguarda invece un futuro più a lungo termine, sicuramente voglio continuare a studiare. Ho deciso di iscrivermi all’università, in Scienze motorie. Sono orientato verso qualche corso di laurea da svolgere in modalità telematica, così da poter continuare a dedicarmi alla carriera in campo. Ma studiare è fondamentale e voglio continuare a farlo» .
I rumors di mercato non lo spaventano: lo aiutano a tenere alta l’asticella. «A dire la verità, vedere la mia faccia sui giornali non mi mette pressione, sono molto tranquillo. Anzi, mi fa piacere e spesso mi aiuta a rimanere concentrato sui miei obiettivi, a capire che sto facendo bene». A Parma, dove era arrivato a fine agosto 2024, sta bene: il contratto scade nel 2029 e un altro trasferimento non è una priorità, nonostante le precedenti siano numerose: «Per ora rimango dove sono, a Parma mi trovo bene, non solo dal punto di vista sportivo: Parma mi piace come città, è molto vivibile e poi si mangia benissimo» chiosa il centrale, autore di 1 gol belle sue prime 17 partite (per un totale di 1.419’ giocati) con i crociati in Serie A.
