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Parma Calcio

Atalanta esame di maturità: mister Gagliardi alla prima in A

Parma Bologna 2 0 26a giornata Serie A 2024 2025 il vice allenatore Antonio Gagliardi
©Foto: Lorenzo Cattani

La partita contro l’Atalanta sarà l’ultima della stagione ’24-’25 e, al contempo, la prima in veste di primo allenatore su una panchina di Serie A per Antonio Gagliardi, che sostituirà lo squalificato Cristian Chivu.

Fermarsi al ricordo più recente – lo screzio tra lui e Conte (in cui è stato il malcapitato Chivu a farne le spese) – sarebbe tuttavia un’ingiustizia, che farebbe passare sotto traccia gli ultimi 20 anni di Gagliardi, passati a studiare il calcio in tutte le sue dimensioni.

GLI INIZI Nato nel 1983, a Marostica, l’attuale vice Chivu è un homo novus nel mondo del calcio: non conta presenze in alcuna squadra professionistica, né può vantare conoscenze o parentele illustri. Così, nei primi anni 2000, la sua carriera inizia da allenatore amatoriale, che ben presto si interessa di video analisi e raccolta dati: la sua prima esperienza lavorativa è nelle file del SICS, istituto (con sede a Bassano del Grappa) di analisi statistiche avanzate e raccolta dati nel calcio professionistico. Quando ancora il ruolo di match analyst non aveva i crismi di professionalità attuali, Gagliardi si appassiona e specializza in due statistiche: l’indice di pericolosità offensiva e i key passes, da lui ridefiniti come «quei passaggi che consentono di superare una o più linee di pressione».

L’ITALIA CHIAMÒ Dopo un periodo con Opta Italia, nel 2008 comincia la sua ascesa nel calcio professionistico come video analista per la Nazionale di Roberto Donadoni, sebbene per sole 5 partite. Lascia l’Azzurro per quasi un biennio in cui collabora con Cesare Prandelli, già supportato nei suoi anni a Parma (2002-2004); il mister di Orzinuovi lo riporterà in Nazionale, come capo match analyst. Gagliardi rimane in Federazione per 11 anni e ben presto diviene uno degli uomini di spicco anche a Coverciano, riferimento tanto per lo staff tecnico quanto quello docente. Seppure Prandelli rimanga il tecnico con cui ha collaborato maggiormente (56 partite), è con Mancini che, sul campo, ottiene le maggiori soddisfazioni, con la vittoria dell’Europeo 2020-21. Nei due lustri in Azzurro, Gagliardi s’incrocia anche con Antonio Conte, ma il rapporto tra i due si è incrinato al “Tardini”, al netto di quelle tensioni finali a bordocampo in Parma-Napoli.

OLTRE L’AZZURRO Ancora prima del suo definitivo addio a Coverciano, avvenuto nel 2022, Andrea Pirlo lo vuole con sé alla Juventus (da collaboratore tecnico vincerà Coppa Italia e Supercoppa), poi al Karagümrük, in Turchia, seppur per sole 14 partite. Tocca poi a Mancini “riprenderselo” e portarselo, sempre come collaboratore, con la rappresentativa dell’Arabia Saudita. L’ultima esperienza di Gagliardi prima di approdare a Parma, a febbraio.

CALCIO DI PRINCIPI E IN EVOLUZIONE Sarebbe, però, riduttivo pensare a Gagliardi come un “nerd” del calcio. Lui stesso è il primo a riconoscere un aspetto umano e – per così dire – sensoriale nel calcio, prima di quello statistico, suo corollario. Pertanto, consegue la licenza UEFA Pro nel 2022, con la tesi dal titolo “Pressing e riaggressione, presente e futuro del calcio dominante“, bibbia profana per molti appassionati e studiosi di tattica, con Renzo Ulivieri come relatore. Prima allievo, poi collega di Maurizio Viscidi, suo conterraneo e coordinatore delle nazionali giovanili maschili per la FIGC: insieme hanno plasmato un intero modo di comprensione e applicazione del gioco. Con l’apogeo dei loro concetti sempre nella Nazionale vincitrice dell’Europeo, profondamente influenzata dai dettami tattici di Gagliardi. Ai due, si devono anche i principi del CARP (Costruzione, Ampiezza, Rifinitura, Profondità), dei “5 costruttori e 5 invasori”, con relative definizioni, caposaldo dei traguardi delle giovanili azzurre degli ultimi anni, insieme al mantra gagliardiano: «Nel calcio moderno, il ruolo non è più una posizione ma una funzione».
L’allenatore veneto non è certo un tipo conservatore: in costante evoluzione, nell’ultima intervista rilasciata, nel dicembre 2024 (al blog “Ultimo Uomo”, intitolata “Posizione o relazione?”), Gagliardi rivela una notevole apertura accettando l’idea di un’identità – anche di gioco – multiforme, ma non per questo meno coerente, purché fedele sempre ai medesimi principi. Questo si è visto anche nei primi mesi parmigiani, dove i crociati hanno saputo cambiare più di una veste tattica.

Dopo tante esperienze, e successi, la partita di Bergamo acquisisce tutti i connotati di un esame di maturità per Antonio Gagliardi. E, con lui, per il Parma tutto.

 

(In copertina, Antonio Gagliardi nel riscaldamento dei crociati allo stadio “Tardini” – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma)
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