Terza bolognese in fila nel giro di una settimana, ma soprattutto la trasferta a Imola segnerà l’inizio dell’era Vangioni per il Borgo San Donnino.
Infatti c’è curiosità per vedere all’opera nella settima giornata di campionato la squadra del presidente Magni, reduce dall’avvicendamento alla guida tecnica tra Luca Rastelli e Walter Vangioni: il team di Fidenza, sotto la guida del nuovo allenatore proveniente dalla Toscana, sarà di scena allo stadio “Galli” contro un’Imolese che si sta confermando come una delle big del girone D, nel quale attualmente staziona ai piani alti della classifica con 11 punti in 6 partite. Gli stessi di Sammaurese e Carpi, soli 3 in meno della capolista Ravenna.
Dopo una settimana abbastanza turbolenta, i borghigiani andranno alla ricerca dei primi punti lontano dal “Ballotta”: infatti nelle prime tre trasferte sono arrivate altrettante sconfitte, rispettivamente contro Aglianese, Sammaurese e Forlì. Ma a Imola non si preannuncia una missione facile, tutt’altro. A dar man forte al nuovo allenatore, chiamato subito a compiere un’impresa, per lo meno arrivano i rientri a disposizione di capitan Abelli e dell’attaccante Caniparoli, due elementi che permetteranno a Vangioni di scegliere il miglior undici possibile da schierare. Le scelte del mister toscano non dovrebbero discostarsi molto da quelle del suo predecessore, tant’è vero che il collaudato 4-3-3 continuerà a essere il sistema di gioco di partenza.
La sfida tra Imolese e Borgo San Donnino è un inedito: infatti, non si registrano precedenti tra le due squadre, approdate in serie D quest’anno, benché i bolognesi siano reduci dalla retrocessione dalla Lega Pro, mentre il Borgo San Donnino dalla salita dall’Eccellenza.
UNO SGUARDO ALL’AVVERSARIO: L’IMOLESE
L’Imolese è guidata in panchina da D’Amore e può contare su diversi giocatori di livello, come il portiere Nannetti Tommaso (classe 2003 e nella passata stagione al Grosseto), il difensore uruguaiano Agustin Ale (classe 1995 ed ex San Luca), il centrocampista Gulinatti Alessio (classe 1998 proveniente dal Desenzano) e l’attaccante Rizzi Matteo (classe 1999 ex Correggese); inoltre non sono da dimenticare diversi giovani molto interessanti provenienti da settori giovanili professionistici.
LE PAROLE DEL MISTER WALTER VANGIONI
«Ho trovato dei ragazzi giù di morale, ho cercato di dargli fiducia e fargli capire i concetti in cui credo. Domenica (domani, ndr) abbiamo una partita importante, di sicuro non ho la bacchetta magica, speriamo che il cambio di allenatore da quella scossa in più. Ogni allenatore ha un suo credo e filosofia, voglio che le mie squadra abbiano temperamento e corsa. Le squadre che ho allenato hanno sempre avuto un’organizzazione in fase di possesso e non possesso, non penso di inventare niente, dirà il campo se sono bravo o meno: gli allenatori bravi sono quelli che fanno i punti.
Un mio pregio è quello che vivo di calcio, dalla mattina alla sera, sono una persona leale e diretta, quello che penso lo dico, però nel mondo del calcio può essere un difetto».