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Jacopo Fioravanzi capitano Fognano

Seconda Categoria gir. C

Fognano, capitan Fioravanzi saluta ma rassicura: «In Prima per assestarsi»

Foto: Fognano Calcio

Fognano, capitan Fioravanzi saluta ma rassicura: «In Prima per assestarsi»

Sono stati due anni pieni di emozioni e vittorie per Jacopo Fioravanzi, fresco 32enne centrocampista e capitano di un Fognano, guidato a una doppia e repentina scalata nei campionati del calcio provinciale.

Dalla Terza Categoria, intrapresa nell’estate 2022, alla Prima Categoria in cui la compagine parmigiana debutterà a settembre. Tutto in 24 mesi. Come da quelle partiti ci si augurava e si contava di fare: promesse mantenute. Ma ora per qualcuno è arrivato il momento dei saluti: i maggiori impegni sul campo non si concilieranno più con l’attività lavorativa e, pertanto, Fioravanzi (vecchia conoscenza di Crociati Noceto, Viarolese, Terme Monticelli, Casalese e Fornovo) non potrà più far parte del Battilocchi’s team.  «Mi dispiace a livelli inimmaginabili lasciare il Fognano, è stato un addio che speravo si potesse evitare. Lavoro solo alla sera alla Beach Arena di Moletolo (la struttura sportiva aperta insieme ad alcuni suoi ex compagni sei squadra a Monticelli, ndr) e adesso sto aprendo un altro centro sportivo al Pro Parma: non posso togliermi ore di lavoro. Col Fognano non siamo riusciti a trovare una quadra: comunque non è un addio al calcio, valuto alcune proposte» ha spiegato il classe ’92 a SportParma.

Si diceva, in precedenza, del ricco biennio, che ha conosciuto tantissimi successi e pochissimi passi falsi: se si sommano le 28 partite del campionato di Terza ’22/’23 e quello di Seconda Categoria appena concluso, le vittorie ammontano a 40, i pareggi in tutto sono 11 pareggi e, infine, le 3 sconfitte (tutte arrivate nel ’23/’24) si contano a mala pena sulle dita di una mano. Ma uno su tutti resterà il momento più memorabile: «Il ricordo più bello è quello della vittoria in Coppa – risponde fermamente il capitano –, anche per la rivalità che si era creata col Busseto dopo i tanti scontri diretti». Fioravanzi, sebbene in termini di gol abbia contribuito poco (1 rete, quella della semifinale d’andata dei playoff di Terza, vinta per 4-1 contro il Team Crociati) alla causa biancoblù, è stato in grado di rappresentare al meglio il ruolo cardine di spirito-guida di uno spogliatoio giovanissimo, ma affamato: «Allenatore e società, dopo diversi anni in provincia, si erano fatti promotori del progetto. Io ero fermo da diversi anni per lavoro: mi hanno dato la possibilità di ricominciare, mi hanno dato la responsabilità della fascia del capitano: mi sono sentito un fratello maggiore, perché la differenza d’età era notevole. Calarsi nel ruolo non era semplicissimo, ma abbiamo raggiunto tanti traguardi. Spero di aver lasciato qualcosa ai ragazzi, perché in queste categorie è più facile trovare gruppi separati. Qui invece si è creato un bellissimo rapporto, una famigliola che andrà avanti: l’encomio speciale è soprattutto per i ragazzi, che sono super».

Dopo due promozioni consecutive, il Fognano si cimenterà per la prima volta con un campionato regionale. Una dimensione diversa rispetto agli standard cui ci si era abituati: «La società, in generale, è composta da persone genuine – prosegue Fioravanzi – che amano veramente il calcio: ne fanno una ragione di vita o quasi. Come società, essendo due fratelli al comando, è molto snella: potrebbe essere una cosa positiva per facilitare le decisioni. Il loro progetto si basa solo ed esclusivamente sui giovani, proprio perché Max (Massimiliano Battilocchi, ndr) ha allenato una fascia d’età di ragazzi giovani. Sarà difficile la Prima Categoria, perché è un torneo molto molto competitivo e pieno di realtà importanti e storiche del nostro panorama: non sarà facile pensare di dominare il campionato, come si è fatto in Terza e in Seconda senza riscontrare particolari problematiche: perdendo solo 3 partite in un anno, abbiamo tenuto un ritmo alto e per gli altri non era facile tenere il passo».
C’è tanta curiosità di vedere all’opera la matricola parmigiana, che ambisce a ritagliarsi una dimensione tutta sua nel calcio regionale. Fioravanzi è sicuro che questo possa accadere, senza tradire troppo le basi di un progetto che si appoggia alla «mentalità super» di una realtà giovane: «Credo che al Fognano abbiano tutte le carte in regola per fare bene, perché sono veramente sul pezzo. Mauro e Massimiliano (il presidente e l’allenatore, ndr) fanno tutto con le loro tasche: non vogliono fare mai il passo più lungo della gamba. Il Fognano potrebbe rappresentare una buona forza per avere una realtà sportiva di livello, che si può assestare tra Promozione e Prima».

Jacopo Fioravanzi al Tardini con la maglia del Parma

Jacopo Fioravanzi in campo al “Tardini” con i Parma Forever

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