Il pallone, per un po’ di tempo, smetterà di rotolare sui due campi del “Ninetto Bonfanti” di Felino. Cala il sipario: il club rossoblù, dopo vani e inefficaci tentativi, ha comunicato al CRER che non iscriverà la propria seniores al campionato di Promozione.
Oggi è il giorno della deadline per le iscrizioni, ma da un paio di giorni i vertici del calcio emiliano-romagnolo sono stati messi al corrente di una drastica decisione, che è conseguenza (inevitabile) di un percorso a dir poco turbolento. Dai fasti della campagna acquisti della scorsa estate, dove si era provato ad allestire una squadra in grado di competere per il podio, alla fine mesta e ingloriosa della stessa squadra, che ora non c’è più. Nonostante le rassicurazioni arrivate dal dirigente responsabile Andrea Grulla e dalla presidentessa Concetta Sagone, il destino ha riservato un epilogo diverso al sodalizio rossoblù, che non avrà più la propria prima formazione iscritta al secondo dei campionati regionali, dove avrebbe dovuto partecipare di diritto per il terzo anno consecutivo dopo il 9° posto conseguito, non senza affanni e controversie, a maggio scorso. Ma lo scenario apocalittico era scritto da tempo.
Dopo la diaspora del gruppo dei calciatori per motivi extra campo (sui quali sarà chiamata a fare il suo corso la giustizia), una grande avvisaglia era stata la partenza dello storico responsabile del magazzino Roberto “Rebo” Reverberi, sempre pronto prodigarsi per non far mancare nulla a chi avrebbe varcato la soglia del centro sportivo felinese. Una presenza sicura dalle parti di via Galileo Galilei: la sua permanenza avrebbe restituito un barlume di speranza anche ai più scettici. Ma, dopo aver accompagnato negli ultimi 14 anni di vita il “GS” – rifondato, con una nuova matricola, nel 2008 in Terza Categoria in seguito alla fusione con i cugini del Real Sala Baganza –, anche per l’instancabile storico magazziniere, 70 anni da festeggiare il 24 agosto, era arrivato il momento di lasciare.
Così come aveva lasciato, a pochi giorni dalla nomina, l’ultimo arrivato: mister Luca Leva. Era il 22 giugno quando su queste colonne si dava l’annuncio (clicca qui) del ritorno in panchina dell’allenatore classe 1964, ex Carignano, Frontiera70, Scanderbeg, Montebello e Marzolara: non sarebbe passata nemmeno una settimana dal momento delle sue dimissioni, maturate per un incarico troppo gravoso all’interno di una situazione sempre meno delineata. Il telefono di Leva ha sempre squillato a vuoto e la dirigenza non ha mai fatto avere notizie di sé, rimanendo in balìa degli eventi.
Nel frattempo, un uomo di società come Pier Paolo Pisi – già direttore del vivaio e, quindi, mister nelle giovanili e anche della Prima Squadra per le ultime 15 partite nel ’22/’23 –, sebbene dichiaratosi a fine mandato (i rumors lo danno prossimo a entrare nella Montebello), aveva preso l’iniziativa sul mercato, avviando i contatti con i giocatori rimasti nella formazione Juniores e conducendo alcune trattative per altri profili liberi e appetibili. Ma il Titanic stava già affondando da tempo.
E così, il glorioso GS Felino – che dal 2015/2016 (allora in Prima Categoria) aveva incominciato a scalare le posizioni del calcio regionale, fino ad arrivare a frequentare per 4 volte l’Eccellenza e 3 la Promozione nelle ultime 16 stagioni – non sarà più rappresentato sulla mappa del calcio targato LND. Potrà ripartire dal calcio provinciale della Terza Categoria, ma allestire una squadra a metà luglio non è cosa che si improvvisa. Ci vogliono competenze e attenzioni che ora, a Felino, forse dirotteranno su un settore giovanile che è in via d’estinzione: l’obiettivo più realistico è quello di allestire una Juniores U19 (provinciale), che consentirebbe di mantenere il diritto sui vincoli sportivi dei giovani giocatori dilettanti attualmente tesserati, unito a quello di salvare ciò che resta delle due annate agonistiche che erano rimaste lo scorso anno, cioè l’Under 14 (Giovanissimi) e l’Under 17 (Allievi), pronte a scattare nelle categorie superiori nel 2024/2025. L’arrivo del responsabile Fabrizio Mosti, ex capo dei settori giovanili di Colorno e Inter Club Parma, servirà a fermare un fuggi fuggi generale, in atto da almeno un anno e mezzo (clicca qui), e a far sì che il pallone al “Bonfanti” continui a rotolare, almeno per i ragazzi.