In tempi di incertezza e crisi economica, si sa, l’unione si rivela essere spesso quell’elemento che permette di aumentare le forze e di andare avanti. Nel calcio dilettantistico le recenti fusioni, cui si è assistito un po’ in ogni provincia dell’Emilia, hanno rappresentato l’unico asso rimasto nella manica di molti dirigenti per garantire alle società un domani e una continuità, sia livello finanziario sia a livello sportivo.
Abbiamo visto unirsi compagini dello stesso comune di appartenenza, ma anche brand commerciali entrare a supporto di alcuni club (identificandosi a tal punto da affiancare al logo sociale il proprio nome). Più difficilmente, però, due comuni limitrofi, ma distanti per storia calcistica, tradizione e campanilismo, erano arrivati alla conclusione di fare una surroga; l’ASD Fornovo e l’USD Medesanese, due storici club della val di Taro, che negli ultimi campionati hanno vissuto alterne fortune, ora hanno deciso di sancire un “patto di solidarietà” per provare ad affrontare insieme un futuro che all’orizzonte non sembrava essere così roseo.
Da qualche giorno ha preso vita l’ASD Fornovo Medesano, frutto dell’unione delle idee dei dirigenti delle due società. L’una, il Fornovo, reduce da una sofferta salvezza in Prima Categoria, un “lusso” che nelle ultime stagioni era stato assai difficile da mantenere (dopo i fasti dei primi anni Duemila in cui il team rossoblù era una nobile realtà del campionato di Promozione); l’altra, la Medesanese, alle prese con la seconda retrocessione dalla Promozione nel giro di tre anni. La scelta di incrociare le rispettive strade per affrontare il prossimo campionato di Prima – in cui, altrimenti, la squadre sarebbero state rivali – era inevitabile. Soprattutto alla luce delle perduranti difficoltà del club fornovese, sopraggiunte nel 2015, nel disporre di un campo proprio per gli allenamenti (tanto da dover emigrare a San Martino, nei pressi di Felino, e diventare un’entità estranea agli occhi di cittadini e calciatori fornovesi) e della necessità della dirigenza medesanese di non disperdere l’eredità del presidentissimo Ceci, non più convinto da qualche tempo ad andare avanti da solo.
Il nuovo allenatore della compagine sarà Davide Garulli, ex Calestanese, nella passata stagione subentrato a Felino al dimissionario Pioli. Sarà lui il successore del guru Giorgio Ghillani, che sedeva sulla panchina del Fornovo dal dicembre 2012; in passato è stato l’artefice della scalata della Medesanese, da lui portata in Promozione al termine dell’annata 20009/2010. Ghillani dovrebbe rimanere in società per coadiuvare il lavoro del ds Cassini, altra figura dai trascorsi in entrambi i club, e della neonata società.
Dunque, in un solo colpo si cancellano dalla carta geografica del calcio parmense le due squadre più importanti della val di Taro: le storie del Fornovo (iniziata nel lontano 1923) e della Medesanse (nata nel 1947) si fonderanno in un’unica e nuova realtà. Il Fornovo Medesano dovrebbe giocare le proprie partite al campo “Maniforti” di Medesano, mentre il comunale “Tanzi” di Fornovo dovrebbe essere la casa della Juniores.
Anche il settore giovanile sarà all’insegna della fusione tra le due compagini, che già da tre anni avevano avviato il progetto Futura 2015, nato per colmare un vuoto troppo grande per due comuni importanti come quelli di Fornovo e Medesano.
(In copertina, la squadra del Fornovo in festa per la salvezza nel campionato di Prima Categoria 2017/2018)