Consueto bagno di folla ieri sera al “Mino Catuzzi†per l’ottava edizione dell’Home Run King. La kermesse è stata preceduta dalla cerimonia del ritiro del #40 del compianto Michael Pagnozzi.
«Era un dovere ritirare il suo numero. Ha lasciato un’impronta nella storia della Crocetta» ha dichiarato il presidente Giovanni Ferrarini. «Per me è stato un onore e anche un onere» ha detto il manager di allora Sandro Rizzi «Era un gran lanciatore ma anche non facile da gestire, però mi ha dato molto. Sono contento di averlo avuto in squadra e mi fa piacere venga ritirato il suo numero». Alla cerimonia, durante la quale è stato suonato anche l’inno statunitense in onore di Pagnozzi, hanno presenziato alcuni elementi di quella squadra del 1985, la prima nella massima serie dell’allora Aran Group Crocetta.
Dopo la solennità, via al contest che ha visto impegnati nella gara dei fuoricampo coloro che hanno fatto la storia del baseball italiano con molte novità assolute tra cui hanno spiccato Massimo Fochi, Orlando Munoz e Joel Lono, grazie al fatto che il Parma baseball non giocava, ma soprattutto Sal Varriale e Claudio Cattani, il quale si è presentato nel box mettendo un bunt verso la terza (non poteva esimersi). Come lanciatori si sono alternati il coach della nazionale Claudio Vecchi e gli ex manager Crocetta Andrea Mazzoni e Sandro Rizzi. Sul diamante c’è stata la consueta ilarità tra i vari partecipanti, ben 28, mentre ad assistere nei dug out c’erano anche Raffaello Silvestri, Alessandro Bussi, Danilo Gradali, Luciano “Paco” Dallospedale. Assente il re in carica, Gabriele Negrini. Alla finale a tre si sono qualificati Alessandro Flisi (8 fuoricampo), Andrea Evangelisti (6) e Alessandro Bernardi (5). Il nuovo re, che si è portato a casa un cesto di prodotti enogastronomici è Alessandro Flisi, che con 3 fuoricampo ha regolato di misura gli altri due fermatisi a quota 2.