Danilo Gradali guiderà dunque, come annunciato dal presidente Ferrarini, la Farma Crocetta nel prossimo campionato di serie A federale. La società ha individuato in lui il sostituito di Mazzoni per continuare la strada intrapresa: quella di andare avanti con le proprie forze e della valorizzazione del proprio vivaio.
E dopo i fasti della squadra Cadetti ecco il salto per colui che è stato un tutt’uno col diamante e con i giovani. «Fare due stagioni come quelle dei Cadetti non è facile. Io non ero preoccupato prima della finale – ammette Gradali che di scudetti ne vinse due anche da giocatore con Rimini e Parma –; eravamo molto gasati, molto pronti. Il nostro è un grande gruppo, c’è molta comunicazione, siamo quasi una famiglia: è il credo del presidente, della Crocetta. L’importante sono i ragazzi: se si divertono loro ci divertiamo anche noi». Dai ragazzi agli uomini: per Danilo arriva ora un’esperienza tutta nuova. «Quando mi hanno espresso questo desiderio ho risposto se erano fuori di testa – rivela con un sorriso il neo manager – perché ho giocato tanto a baseball ma allenato poco ed un conto è giocare, altro allenare specie i grandi. Però è un discorso di continuità e la società mi ha messo poca pressione. Sono avvantaggiato rispetto a degli esterni perché so già quello che devo fare: è una bella sfida ma ci proviamo». Continuità che sarà sancita dall’aggregazione di qualche giovane elemento. «Sono giovani che danno delle garanzie ma è chiaro che non tutti sono da serie A adesso, però potendo avere due o tre elementi che ogni anno riescono ad entrare è importante. Anche perché nella seniores vi sono giocatori che possono dare il loro contributo ancora per diversi anni dando il tempo ai giovani di maturare».
Il suo lavoro è sostanzialmente già cominciato e questo è ciò che prospetta per la nuova stagione: «Molta trasparenza, dialogo, cerchiamo di migliorare; se i risultati vengono, bene, altrimenti vedremo come fare per migliorare».