Parma Calcio
Ordóñez: «Corsa e grinta per il Parma: ecco perché sono “el tractor”»

Tono pacato, sguardo dritto, un po’ di timidezza, ma idee chiare. Christian Nahuel Ordóñez si è presentato così alla sua prima conferenza stampa, tenutasi al Mutti Training Center di Collecchio dando, così, ufficialmente il via alla sua esperienza con i colori gialloblù.
Nato a Moreno, in provincia di Buenos Aires, il classe 2004 è cresciuto nel settore giovanile del Vélez Sarsfield, arrivando fino alla prima squadra, con cui ha esordito nel gennaio 2023, subentrando nella ripresa della partita di campionato contro il Gimnasia La Plata. Nella sessione invernale della scorsa stagione, il Parma ha deciso di acquistare il suo cartellino a titolo definitivo per 8,5 milioni, lasciandolo fino al termine della stagione tra le fila argentine.
Il 20enne argentino ha risposto così alle domande della stampa locale.
PRIMA IMPRESSIONE «La mia prima impressione qui è stata molto buona, ho un po’ di ansia ma è un onore poter rappresentare questa squadra con questa maglietta. Il gruppo è molto buono e quindi sono molto felice di essere qui».
PUNTO DI FORZA «Il mio obiettivo è quello di dar una mano alla squadra, che è molto unita, come una famiglia, anche con il nuovo tecnico. Il mio punto di forza è la corsa e poter aiutare tutti i miei compagni».
PARMA E GLI ARGENTINI «Il Parma è una grande squadra, ho parlato con Mateo (Pellegrino, nda), che mi ha riferito solo cose belle della squadra. Tanti argentini sono passati di qui ed ho pensato che poteva essere un bellissimo inizio di carriera per me».
GLI IDOLI «In generale, quando ero piccolo ammiravo molto Leo Ponzio, mi piaceva molto il suo gioco un po’ sporco e aggressivo. Oggi, invece, guardo molto Enzo Fernandez e Alexis Mac Allister».
LA SCORSA STAGIONE «Le ultime partite del campionato del Parma li ho vissuti con un po’ di nervosismo e ansia. Avevo tanta voglia di iniziare e finalmente sono qui, con l’obiettivo della salvezza raggiunto. Spero di ripagare l’enorme fiducia che mi è stata data».
RICHIESTE DI CUESTA «Il nuovo tecnico si è presentato e ci ha chiesto di essere come una famiglia: uniti. Richiede anche tanta velocità e pressione in avanti, oltre che a tanti gol».
‘EL TRACTOR’ «Il soprannome nacque dal nulla nel club dove ho iniziato a giocare. È nato dalla mia grande corsa, sia in avanti che all’indietro. È vero ho preso un po’ di cartellini gialli, quindi può essere che abbia influito anche quello».
COSA PORTA AL PARMA «Ho parlato con i miei compagni argentini, tanto con Mateo (Pellegrino, nda). Porto quello che sono più capace di fare e anche un po’ di garra argentina. Voglio dimostrare le mie qualità in campo e migliorare più che posso».
SULLA SERIE A «Per me il campionato italiano è uno dei migliori del mondo. Ci sono tante grandi squadre che lottano per le zone alte. Mi ha sorpreso molto vedere tanta qualità in tante squadre. Sono qui per aiutare il Parma più che posso».
IL NUOVO TECNICO «Sappiamo che l’allenatore è giovane, ma non ci cambia nulla. Faremo tutto quello che ci propone di fare. È un buonissimo allenatore, ha grandi idee e faremo del nostro meglio in campo».
