Secondo appuntamento del 2011 con la rubrica "Il Gede risponde". Cinque domande e cinque risposte firmate Pietro Carmignani per commentare l'ultima giornata del campionato di serie A. Dallo sconfitta del Parma a Brescia (espulso Paci, 4 giornate di squalifica ndr.), la seconda consecutiva, alla frenata del Milan a Lecce, per finire alla rincorsa scudetto dell'Inter. La rubrica subirร ย รย una breve interruzione di un mese a causa di impegni familiari del Gede. Carmignani tornerร ย รย con la sua analisi sulla serie A a fine febbraio.
A Brescia il Parma incassa la seconda sconfitta consecutiva, è solo colpa dell’espulsione di Paci?
Quella di Brescia è una brutta sconfitta, la zona retrocessione è ad un passo (3 punti). Quello che più mi preoccupa è che la squadra è in fase involutiva. Dopo la vittoria in casa della Juventus sono venuti fuori i grossi limiti della squadra. L’espulsione di Paci è giusta: ha sbagliato i tempi dell’intervento, doveva temporeggiare. E poi ha commesso un fallo cattivo (Eder è stato costretto ad uscire) che non riesco a capire. Non è la prima volta che succede, è risaputo che il Parma ha difensori fallosi. Contro il Cagliari, ad esempio, Lucarelli è stato graziato per un evidente fallo da dietro su Matri; era rigore ed espulsione. La società deve intervenire in modo deciso sul giocatore. Tornando alla domanda iniziale, dico che la sconfitta non è solo colpa dell’espulsione ma anche di alcune discutibili scelte di Marino.
Si riferisce alla sostituzione di Hernan Crespo?
Certamente. La sostituzione di Hernan è inspiegabile. In 10 uomini la logica voleva che doevva uscire Palladino. Togliendo Crespo, invece, ha lasciato la squadra senza punte e senza riferimenti in attacco. Dando anche un messaggio sbagliato alla squadra. Crespo è un giocatore che può fare reparto da solo e che può inventarsi qualcosa nei momenti difficili. Marino ha sbagliato anche le altre due sostituzioni, perché Angelo e Bojinov sono entrati troppo tardi. Sinceramente non capisco queste scelte. In momenti difficili bisogna avere il coraggio di cambiare idee e provare nuove soluzioni tattiche. L’integralismo non porta da nessuna parte. Adesso serve un esame di coscienza per ritrovare la forma e lo spirito di qualche settimana fa.
La zona retrocessione dista solo 3 punti e il calciomercato chiude tra due settimane. Crede che il Parma debba mettere mano al portafoglio per rinforzare la rosa?
Fino ad oggi la società ha incassato denaro contante dalle cessioni di Antonelli e Paloschi. Credo che Ghirardi e Leonardi debbano analizzare la situazione molto attentamente, perché il momento è delicato. Bisogna correre ai ripari ed investire. Contro Cagliari e Brescia i crociati hanno fallito clamorosamente la possibilità di disputare un campionato diverso, di medio-alta classifica. Adesso è destinata a lottare per non retrocedere, con tutte le conseguenze psicologiche del caso. Quando manca uno come Dzemaili Marino non ha soluzioni alternative e questo deve far pensare la società e anche il tecnico che potrebbe provare soluzioni differenti in assenza di certi giocatori. Tra le squadre che lottano per salvarsi, Lecce e Cesena, ad esempio, hanno un organico inferiore rispetto al Parma, ma i loro allenatori sono riusciti a dare un impronta precisa e le loro squadre sono molto organizzate; giocano a viso aperto con chiunque e lottano sempre.
Intanto in vetta alla classifica il Milan frena la sua marcia e incoraggia le inseguitrici, Inter in primis….
Anche il Milan sta attraversando una fase involutiva. Contro il Lecce ha disputato una partitaccia e non si è vista troppo differenza in campo tra le due squadre.; ritmo lento e scarsa qualità con la palla tra i piedi. Anche in questo caso la società dovrebbe intervenire sul mercato, perché in attesa che Cassano ritrovi la forma migliore, il Milan è Ibra-dipendente. L’Inter, invece, è in forte rirepsa ed è sempre una corazzata. Hanno tutti i mezzi per recuperare il distacco, ci mancherebbe altro. Così come la Roma: Ranieri ha una rosa che può competere con chiunque, deve solo risolvere alcuni problemi interni. Il Napoli si ferma sempre sul più bello e questo conferma che la rosa a disposizione di Mazzarri è troppo corta; se si fa male qualcuno vanno in difficoltà. Servirebbe un rinforzo per reparto per puntare allo scudetto, impresa non impossibile tant’è che il Napoli, dopo il pareggio interno con la Fiorentina, continua ad essere la seconda forza del campionato a 37 punti (insieme alla Lazio). Capitolo a parte merita la Juventus: vince con il Bari ma soffre molto. Infortunii a parte, è la squadra nel suo complesso che sta deludendo. La società è alla continua ricerca di rinforzi, ma servirebbe una maggiore programmazione e pazienza. Non si possono risovlere i problemi con con l’acquisto di Toni e forse un altro attaccante in prestito. Ripeto, serve programmazione.
La delusione della giornata è il Genoa, è d’accordo?
Assolutamente sì. Preziosi vende e compra in continuazione creando così molta confusione. Ha esonerato Gasperini, una bravo allenatore che esprimeva un calcio bellissimo, per prendere Ballardini. Un altro bravo tecnico ma la scelta non ha portato i frutti sperati. Complimenti all’Udinese e a Guidolin che ha espugnato Marassi (4-2) e come lo scorso anno alla guida del Parma, ora si trova in piena lotta per un posto in Europa. L’altra delusione della giornata è il Palermo: perde a Cagliari 3-1 e conferma che non è pronta a lottare per la Champions League. Al momento la squadra di Delio Rossi dipende troppo dalle invenzioni dei singoli.
Nota: la rubrica il “Gede risponde” va in vacanza per circa un mese. Mister Carmignani tornerà ad analizzare il campionato di serie A a fine febbraio.