Senza main sponsor, dopo sei anni di Elite la società Â ducale, che aveva rilevato i diritti della Crocetta, è costretta a ripartire. Forse uno scambio di diritti con una squadra di A2
Tanto ha fatto il gruppo Oltretorrente per salvare la scomparsa del softball a Parma che ci lascia lo zampino. L’Old Parma, che rilevò i diritti della gloriosa Crocetta nel 2004 mancando, allora, d’un soffio i playoff, si è salvata ai play-out dopo una stagione 2009 colma di problemi durante e dopo con l’intermezzo dell’organizzazione della Coppa Coppe, che ha dato nome e lustro ma non certo ritorni economici: straniere che arrivano e poi fuggono, Doepking che segue Shamblin tornata in patria per un infortunio, ed un campionato pieno di sconfitte pesanti per una squadra troppo giovane al cospetto dell’élite pezzato grazie alla novità dei play-out contro una squadra di A2. L’esultanza del presidente Zantei e delle ragazze con tanto di maglietta con la A stampigliata è ancora viva nei ricordi, ma trattasi di vittoria di Pirro. L’abbandono dello sponsor Cassa Padana dopo due stagioni aveva indotto la società a cercarne uno nuovo affidandosi anche, cosa piuttosto curiosa ed inusuale, ad un annuncio a mezzo stampa. La crisi ha fatto il resto.
Come mantenere, soffermandosi solo sul roster, due straniere, un pitcher “alla Nealer” e l’eventuale conferma di Tisha Duran (o un battitore parimenti valido)? Così, la società si è iscritta all’Isl entro la data prevista ma solo pro regolamento: la rinuncia è ufficiale. Due sono le ipotesi: ripartire dal basso, ovvero dalla B, o effettuare uno scambio di diritti con una squadra di vertice dell’A2.
I canali sono aperti ed uno di questi potrebbe portare ad uno scambio con Caronno. Nel campionato di A2, meno oneroso, la squadra ducale può sicuramente ben figurare fino a giocarsi i playoff. Tra pochi giorni vi sarà il consiglio federale che ufficializzerà la collocazione dell’Old Parma.