La permanenza nelle Terre Verdiane della pallavolo di Luciana Do Carmo, brasiliana ormai italiana naturalizzata, unica straniera in un progetto tutto nostrano, è incisa in un suo pensiero:â€Non potevo andare a giocare altrove, perchà© qui, come a Conegliano, dove ho vissuto la mia prima esperienza in Italia e dove ho la mia seconda famiglia, ci sono i miei affetti, il paese è un’unica casa, in cui tutti si conoscono e si aiutanoâ€.
Con questo spirito l’opposto sudamericano, trentatre anni compiuti da ventiquattro ore, si è fermata al TV Volley dimezzandosi il proprio stipendio, rifiutando offerte dalla Germania, dalla Serie A1 e da altre realtà di Serie A2, oltre ad aver fatto slittare di un mese il suo ritorno in patria, per riabbracciare i genitori, perchè direttamente impegnata nell’organizzazione del TV Day, l’evento allestito, a fine maggio, insieme alle sue compagne, per poter mantenere l’esistenza del club, unica espressione di alto livello del movimento nella provincia di Parma.
“Voglio partire da quella serata, a prescindere dal fatto che la squadra sia sopravissuta grazie quel momento o meno, che, in ogni caso, ne sono convinta, è servito. Voglio ringraziare tutti coloro i quali ne hanno permesso l’allestimento. A uno a uno, come sto facendo, pian piano, di persona, con il tempo,andandoli a trovare. Non mi sono e non ci siamo dimenticati di loro” – esordisce la Lù, appena dopo aver terminato la razione quotidiana di pesi, già alla vigilia del Ferragosto, preludio per farsi trovare a puntino all’appuntamento con il raduno, distante una settimana soltanto.
Parla, a un anno dal suo arrivo, forte del rapporto fraterno instaurato con Capitan Anbeta Valentina Rania, dall’alto dell’anagrafica personale, che la fa essere chioccia del gruppo, da leader verdiana, da faro.
“Stavolta sarà più dura. Non ci sarà più l’entusiasmo per la novità dell’A2 dopo la promozione. Riconfermarsi è sempre più difficile. A nostro favore, seppur ai più non possa sembrare, sarà il bel mix che si potrebbe creare tra le conferme importanti e le tante novità, alcune già esperte, altre giovanissime, alle quali chiedo di lavorare e impegnarsi seriamente, nella quotidianità, senza tralasciare nulla. Qui il sorriso è il timbro, ma deve essere la benzina per il sacrificio. Soltanto in questo modo – riflette la Do Carmo – ci affermeremo ancora. Se sono rimasta è anche perché mi sono innamorata di questo approccio. Reputo da sempre l’A2 un torneo più ostico dell’A1, perché tutte le formazioni, bene o male, si equivalgono, con la differenza che viene dettata esclusivamente dalle motivazioni, dagli stimoli. In questa edizione, oltretutto, due compagini, Novara e Casalmaggiore, sono già fuori corsa, perché con organici di categoria maggiore. Dietro di loro i giochi sono aperti su ogni fronte. Dipenderà solo dalla nostra voglia di partecipare agli obiettivi più ambiti. Io desidero farlo …”.
Un messaggio molto limpido e altrettanto diretto alle nuove compagne, con incorporato un riferimento, un esempio da seguire, che è pure un saluto, alle tre amiche le quali non legheranno più i loro destini immediati alle Terre Verdiane.
“Lucia Lunghi, Elisa Martini e Micaela Perini. Quando, in campo, durante la gara, mi voltavo indietro e intercettavo nell’espressione dei loro volti, tranquillità, serenità e, al tempo stessi, allegria, ero sicura di essere coperta e questo, puntualmente, avveniva” – annota Luciana, non per irriverenza e impertinenza, ma per far intendere cosa significa giocare nel TV Volley di coach Marco Botti.