Gli ottimi risultati dei tennisti italiani al Roland Garros sono lo specchio di uno sport che nel nostro Paese sta crescendo per interesse, pratica e atteggiamento favorevole del pubblico verso gli sponsor. L’analisi emerge dalla ricerca Sponsor Planning di StageUp e Ipsos …

… illustrata durante la sedicesima puntata della video-rubrica “L’Opinione…in 3 minuti” pubblicata oggi su www.stageup.com. In Italia il tennis cresce di seguito, pratica e atteggiamento favorevole verso gli sponsor. Secondo l’ultima ricerca di mercato Sponsor Planning di StageUp e Ipsos, illustrata durante la sedicesima puntata della video-rubrica “L’Opinione…in 3 minuti” pubblicata oggi su www.stageup.com, lo sport della racchetta conta 24,5 milioni di italiani interessati, in crescita del 3,4% sul 2011 rappresentando il sesto sport più seguito nel nostro Paese. Il tennis è anche il primo sport individuale per praticanti tesserati e il quarto in assoluto dopo calcio, pallavolo e pallacanestro. Ma soprattutto, sottolinea la ricerca, il suo pubblico è particolarmente benestante e con alte potenzialità di acquisto.
“Secondo le nostre analisi – spiega Giovanni Palazzi, presidente di StageUp – ben un terzo degli appassionati al tennis prediligono nel momento dell’acquisto la scelta dei prodotti degli sponsor. Ciò spiega la grande attenzione, in Italia e non solo, di marche di livello internazionale verso la sponsorizzazione di eventi di uno fra gli sport più globalizzati al mondo. Si pensi, ad esempio, che, secondo una recente analisi, fra i primi 100 giocatori della classifica ATP sono rappresentate 37 nazioni diverse”.

Sponsor Planning è la prima indagine di mercato che dal 2010 analizza ogni anno l’interesse degli italiani per tutti gli sport, oltre alle potenzialità di comunicazione di ciascuna disciplina (per maggiori informazioni http://www.stageup.com/it/ricerche/sponsor-planning). La ricerca è orientata a supportare le aziende nella pianificazione degli investimenti in ambito sportivo, le emittenti nella valutazione dell’appeal dei diversi sport nell’ottica di acquisirne i diritti audiovisivi, e le organizzazioni sportive nell’analisi della forza competitiva della propria disciplina a confronto con le altre.