Quando, nel primo set, sei capace di condurre ai vantaggi, giocando alla pari, vincendo, tra l’altro, per 40 a 38 (punteggio storico per la Serie A2 femminile), un avversario come il Pomì Casalmaggiore, eterno rivale da derby dovuto a quel Grande Fiume Po …
… che separa due territori, il quale è stato assemblato per il vertice e, da programma, si trova in piena zona play off promozione. Quando, nella medesima sfida, tra l’altro giocata senza un mostro sacro del tuo sestetto iniziale, la centrale Diletta The Wall Sestini, gli altri tre parziali, l’ultimo dei quali ancora agli extra punti, li perdi solo sul filo del rasoio.
Quando, al freddo saldo finale delle cifre, più che a quello caldo delle emozioni, sempre al picco allorché gioca il Terre Verdiane Servizi Italia, suo esclusivo ambito, esamini che sei uscito sconfitto, soprattutto, perché hai commesso undici errori in più delle contendenti, di cui qualcuno, purtroppo decisivo, nelle fasi cruciali delle frazioni.
Beh, quando a te, squadra giovane in crescita perenne per i potenziali valori tecnici delle tue verdissime giocatrici, costruita esclusivamente per salvarsi e ora, da tre settimane, veleggi all’ottavo posto in classifica, un gradino sotto a coloro le quali battagliano per salire nella categoria maggiore, capita una giornata del genere, nel tuo palazzetto incandescente per le emozioni, devi essere ugualmente soddisfatta e felice seppur sia stata sconfitta, senza rammaricarti di nulla, perché quel gradino che manca, che fa la differenza, con questo spirito, nel tempo, sarà balzato, perché quegli errori compiuti sono, soprattutto, figli della gioventù con le sue prematurità.
Non sarebbe altrimenti per una Bea Valpiani, la cui sapienza tattica aumenta con esponenzialità, per una Costanza Bomba Manfredini la quale sigla ventiquattro punti, di cui quattro su ace, e mura due volte con perentorietà, per una Chiara Lapi, la quale fabbrica pareti con uniche dimensioni (cinque) e sbaraglia in veloce (una decina di volte), per una Lucia Lunghi e una Elisa Cip Martini, le quali in difesa volano e atterranno afferrando moltitudini di palloni, per una Simona La Rosa, sostituta di The Wall, la quale centra metà delle offensive propostale, per un Cap Anbeta Valentina Rania, la quale, da condottiera, tira fuori i suoi artigli negli attimi più appassionanti, con un rendimento che si fa sempre sentire, per una Micaela Ciop Perini, la quale mette in crisi la ricezione dirimpettaia con i suoi fendenti servizi.
Accompagnate, tutte, dagli istinti e dalle competenze materne delle scaltrite e smaliziate Margherita Fabbri e Luciana Samba Do Carmo, tornata, la brasiliana, nella circostanza top scorer, da settimane, allo sbocciar della Primavera, in strepitosa forma.
Va bene così, malgrado quelle determinanti distrazioni, che, però, servono lungo il percorso dello sviluppo. Non è masochismo, è fisiologia.
Terre Verdiane Servizi Italia-Pomì Casalmaggiore 1-3 (40-38, 23-25, 23-25, 26-28)
Terre Verdiane Servizi Italia: Valpiani 1, Rania 13, La Rosa 5, Do Carmo 27, Martini (Libero) 2, Lunghi (Libero), Manfredini 24, Fabbri, Perini 1, Lapi 15. Non entrate: Chantava e Sestini. All.Botti.
Pomì Casalmaggiore: Olivotto 10, Nardini 7, Giorgi (Libero), Tomasevic 10, Trabucchi, Petrucci 4, Bertone, Zago 25, Kucerova 24, Masotti. Non entrate: Paris e Lugli. All.Milano.
Note – Durata set: 41’, 27’, 28’, 34’ per un totale di 2h.10’. Battute vincenti: Terre Verdiane 7, Casalmaggiore 8. Battute sbagliate: Terre Verdiane 15, Casalmaggiore 11. Muri: Terre Verdiane 10, Casalmaggiore 14. Errori: Terre Verdiane 24, Casalmaggiore 35.
Arbitri: Sessolo di Treviso e Piubelli di Verona.