Alla vigilia della quinta giornata l'esperto assistente dI Botti, lo scoutman Alberto Raho, sabato scorso a Pontecagnano in panchina a fianco del coach per il primo successo in campionato, ha analizzato i miglioramenti in battuta e una ricezione ancora da sviluppare per la possibile svolta stagionale del Terre Verdiane Servizi Italia.
Raho, tecnico con esperienza ultradecennale con la pallavolo maschile (una carriera professionale dalle giovanili di Parma alla Nazionale finlandese, transitando per gli scudetti vinti nei campionati di Montenegro ed Emirati Arabi) e dalla cattedra di docente della Federazione Italiana Pallavolo per i tecnici, nello staff biancorosso è colui il quale studia e cura le avversarie di Serie A2 in anteprima vivisezionandone i filmati per poi sottoporli all’analisi collettiva del gruppo ed è colui il quale impartisce approfondite lezioni di fondamentali alle ragazze, insistendo e ripetendole in modo fin maniacale, “perché è dagli elementi primari, di base, che nasce tutto”.
In una squadra come la matricola parmense, principalmente composta da giovani con incredibili potenzialità innate, ancora da sgrezzare, correggere, rifinire e limare, la sua funzione ha peso, importanza, influenza. La crescita, finora regolare, della formazione verdiana ha origine anche e soprattutto da qui.
La presenza di Raho in panchina, a fianco dell’allenatore, sabato scorso, a Pontecagnano Faiano, anziché nella sua consueta postazione a fondo campo dove solitamente scruta, osserva e registra per poi sistemare, raddrizzare e curare anche in corsa, mimicamente dialogando a distanza con Botti, è stata logistica ed è casualmente coincisa con la prima vittoria del Terre Verdiane nel volley professionistico nazionale.
“Potevamo portare a casa un successo tondo, i tre punti. Abbiamo vinto al tie-break e va bene così, per come si era messa. I primi due set li abbiamo persi perchè non c’eravamo assolutamente in difesa, perché non avevamo la cattiveria e la prontezza giuste per andarci a prendere la palla. Ci siamo lasciati condizionare troppo – è la radiografia del perfezionista scoutman – da condizioni ambientali davvero inverosimili per una categoria quale è la serie A2, ma una squadra dal carattere forte come la nostra ha dimostrato di essere si vede in queste circostanze, pure sabato benché in ritardo, in extremis. Due parziali così idealmente non dovremmo mai perderli”.
Una considerazione che non dà adito a particolari recriminazioni sul cammino sin qui percorso da capitan Rania e compagne. Sottolinea Raho scomponendo la classifica e l’andamento del campionato alla vigilia della sua quinta giornata:”Dopo sole quattro partite sulle trenta totali che, alla fine, si giocheranno, alcuna squadra è a punteggio pieno e alcuna è a zero punti. Sedici formazioni sono raccolte in dieci lunghezze. E’ una situazione indice di grande equilibrio. Tutti i punti che abbiamo collezionato sono meritati, perché guadagnati, senza dimenticare che, essendo giunte tre volte al quinto parziale, le nostre ragazze potevano sì sfruttare meglio alcune opportunità, ma ricordiamoci che abbiamo ancora tanti limiti”.
Margini e confini che Alberto Raho delinea con chiarezza e rigore propri del suo compito:”L’esito della nostra annata agonistica passerà tutto dai miglioramenti che sapremo fare in battuta e in ricezione”. Sembra lapalissiano, inequivocabile, perché cardini della pallavolo, ma in un gruppo con tante capacità e abilità ancora acerbe, da far progredire, sono passaggi indispensabili.