Come ogni lunedì ecco l’appuntamento con la storica rubrica di Sportparma dal nome “Il Gede risponde”. L’analisi del giorno sul campionato di Serie A e soprattutto sull’ultima partita del Parma, firmata dall’ex tecnico crociato Pietro Carmignani.
Gede
La sconfitta di ieri con il Torino ha portato a galla tutti i problemi che il Parma sta vivendo da molti mesi a questa parte. L’espulsione di Lucarelli riassume il momento dei crociati?
“Sul campo è difficile giocare come è difficile allenarsi. I giocatori sono persone responsabili e faranno di tutto per mettersi in mostra. Per se stessi e per il Parma. A strapparsi i capelli non serve a niente, serve solo a sfogarsi. Capisco che non è facile, Lucarelli si porta dietro tutto questo peso, poi lui è uno dal sangue caldo. Bisognerebbe avere anche un po’ di comprensione da parte degli arbitri”.
E’ fiducioso sul fatto che i due curatori fallimentari possano abbassare di molto il debito sportivo e trovare (attraverso l’asta fallimentare) un acquirente serio per il futuro dei crociati?
“Adesso ci sono i curatori fallimentari e i 5 milioni della Lega Calcio serviranno a pagare una parte degli stipendi. I dipendenti meritano maggiormente di essere tutelati. Detto questo, se i giocatori abbassano le proprie pretese economiche è conveniente per tutte le parti. 63 milioni di debiti (gli stipendi di tutti i tesserati) sono una cifra pazzesca, quindi ben venga la riduzione del debito sportivo. I tempi sono duri e difficili, speriamo in una cordata. Servirebbero 3-4 industriali, con un’asta a 30-40 milioni è più fattibile”.
Sul futuro del Parma, però, incombe la messa in mora sottoscritta da diversi giocatori. Cosa c’è da aspettarsi?
“Io sono dalla parte di chi non ha messo in mora alla società. Speriamo si possa ritrattare e accordarsi con i curatori, è per il bene del Parma. Cosa ci guadagnano i giocatori ad andare via in questo momento? Chi è stato a Parma per un po’ di tempo non può non aiutare squadra, tifosi e città. E’ quello che sta avvenendo nel settore giovanile”.
Intanto le inchieste della magistratura vanno avanti senza soste…
“Ha detto bene Lucarelli, il fallito è Ghirardi. Al di là di Taci e Manenti. Non sviamo le colpe e le responsabilità. Mi auguro che prima o poi la verità possa venire a galla. Ora, però, pensiamo al futuro: l’importante è ripartire da basi solide, quindi se non ce la fanno per la B, meglio rinascere dalla serie D. Siamo tutti disponibili a dare il nostro aiuto. Senza rimborsi e senza nulla.
Nel settore giovanile c’è grande disponibilità. E’ bello vedere questa partecipazione di chi vuole aiutare il Parma, come sta accadendo nel settore giovanile”.
Infine la partita: sconfitta meritata?
“Il Parma gioca con impegno e volontà, ma come spesso succede non ti va niente bene. Il Torino ha fatto gol al primo affondo. Anche in inferiorità numerica il Parma ha giocato e creato. Questo è l’atteggiamento giusto da avere in campo, al di là del risultato finale”.
Passiamo al resto del campionato: è la Lazio la squadra del momento?
“E’ una squadra che gioca un calcio a memoria, uno-due tocchi e impreziosito da giocatori come Anderson e Candreva. E’ una squadra che ha un grande gioco d’insieme portato da Pioli e ha individualità importanti. Può ambire anche al secondo posto in classifica”.
Dove c’è la Roma che è tornata alla vittoria. Ma i giallorossi sono veramente guariti?
“La Roma si giocava molto a Cesena, ha vinto una partita con grinta e carattere, giocando un calcio meno bello del solito, ma ha incassato i 3 punti. No, non è guarita”.
Stesso discorso per il Milan?
“La partita in se stessa ha avuto momenti alterni, con episodi che hanno aiutato più il Milan che il Cagliari. Per il Milan una crescita leggera, la strada è ancora lunga. Il Cagliari ha creato diverse occasione, ma solo un punto i due partite e la classifica è complicata”.
Affonda l’Inter di Mancini…
“L’Inter ha perso una partita mentre stava giocando meglio. In questo momento gira tutto male. L’Inter ha mostrato tutti i suoi limiti in Europa League, ha provato a reagire in campionato senza riuscirci. Ha iniziato il secondo tempo alla grande, poi è stata punita da una prodezza di Eder. Contato i risultati e non il gioco soprattutto quando sei così indietro in classifica. E poi i due centrali di difesa sono spesso in difficoltà. Di contro, c’è da esaltare la Sampdoria che è al quarto posto; mi sembra che nell’ultimo periodo abbia impresso un’accelerazione, anche perché Muriel ed Eto’o si sono inseriti bene”.
Al settimo posto c’è il Torino, Una conferma è una sorpresa?
“Ventura riesce sempre ad ottenere buoni risultati, lora a squadra ha cominciato a crederci di più. Cerci e Immobile hanno fatto sfracelli ma grazie anche al supporto della squadra che giocava per loro. Ora il Toro gioca un calcio pratico e a memoria, c’è organizzazione e questo fa la differenza”.
Udinese-Fiorentina: gol e spettacolo?
“La Fiorentina deve rimproverare la propria difesa per i gravi errori commessi. Gomez ritrovato, ora è anche decisivo. Non è stata una Fiorentina devastante come in Coppa. L’Udinese ogni volta che ripartiva creava un’occasione. Pareggio giusto”.
Il Napoli stecca ancora…
“La gara con l’Atalanta ha certificato tutte le difficoltà del Napoli. L’Atalanta in 10 uomini ha sfruttato un contropiede e un mezzo fallo non visto. L’1-1 finale non premia nessuna delle due squadre. Napoli più sfortunato, ma è poco per giustificare il pareggio. In questo momento il Napoli è in difficoltà, è evidente E poi ci sono altri problemi: siamo arrivati ad aprile e non si capisce ancora chi sarà l’allenatore del prossimo anno. Non si sa se Higuain rimarrà anche senza Champions. Quando non c’è chiarezza i risultati sono incerti”.
Con la vittoria interna contro il Palermo il Chievo di Maran può festeggiare il raggiungimento della salvezza?
“Bisogna dare merito a Maran di aver trovato il modulo giusto per il Chievo. Ora vedo una squadra compatta, che si difende bene e fa male nelle ripartenze. Sono tre punti fondamentali in chiave salvezza, certamente. Il Palermo, invece, non sa più vincere, ha perso qualità nel gioco offensivo”.
Tre punti d’oro anche per l’Empoli…
“Empoli-Sassuolo, nel primo tempo le due squadre si sono studiate e si sono annullate, poi come spesso succede ad inizio ripresa, grazie ai correttivi di Sarri, l’Empoli ha chiuso la partita. Fuochi d’artificio dei toscani”.
Chiudiamo con la Juventus le cui vittorie quasi non fanno più notizia…
“Ho visto un Genoa che ha giocato con grande coraggio, giocando a sistema puro, cioè uomo contro uomo, pressando in tutte le parti del campo. Poi però dall’altra parte c’è un giocatore come Tevez che con una giocata individuale chiude da solo le partite e ti condanna. La Juventus, comunque, è squadra solida in tutti i reparti e merita di essere dove si trova”.