Come ogni lunedì appuntamento con la seguitissima rubrica "Il Gede risponde". Cinque domande e cinque risposte firmate Pietro Carmignani. Un'analisi sapiente sull'ultima giornata di campionato che ha visto il Parma perdere, "a causa della severa espulsione di Zaccardo" secondo il Gede, con il Bolgona, sul futuro dei gialloblù, sulla violenza negli stadi e sull'avvincente finale di stagione targato Inter, reduce dal successo con il Barcellona e dalla ritrovata vetta della classifica.
La sconfitta rimediata dal Parma a Bologna è stata condizionata dall’espulsione di Zaccardo. Trova giusto il cartellino rosso?
“Il Parma fino all’espulsione rimediata da Zaccardo aveva tenuto bene il campo, quindi la decisione di Bergonzi è stata indubbiamente decisiva. A mio avviso il fallo era sacrosanto, ma l’arbitro ha mostrato di essere troppo severo, pur applicando il regolamento alla lettera. Zalayeta al momento del fallo infatti si trovava lontano dalla porta di Mirante e in questi casi, per buonsenso, si decide di ammonire soltanto. Detto questo il Parma non ha giocato bene e non ha difeso il vantaggio come avrebbe dovuto con un atteggiamento sbagliato, anche tatticamente”.
Dopo questo ko il sogno Europa League sembra però svanito. Si deve pensare già all’anno prossimo?
“Il campionato non è finito e va onorato fino alla fine, ma Guidolin ora ha la possibilità di fare nuovi esperimenti. A Bologna per esempio ha provato la coppia Bojinov-Crespo dal 1′ minuto, ma il tentativo non ha dato esiti positivi, soprattutto a causa della giornata no dell’argentino. Ora ci sono tanti giovani da valutare e da provare: il Parma a gennaio per esempio ha speso molto per rinforzare una squadra Primavera che non vinceva mai, ingaggiando giocatori presi dalla C e deve decidere se puntare su di loro o no. Lucarelli torna a Parma? A me è un giocatore che piace, di carattere, ma Guidolin se quest’anno ha deciso di farlo partire avrà avuto le sue ragioni. E’ probabile dunque che la società lo ceda ancora, con il rischio di pagare di nuovo mezzo stipendio”.
Sabato c’è Parma-Roma, e la polemica sul permesso concesso ai tifosi romanisti di venire al Tardini. E’ giusto nonostante i precedenti e tre persone accoltellate?
“Non sono certo io a dover dire se è giusto o no che i tifosi della Roma vengano a Parma, ma dovrebbero saperlo le forze dell’ordine. Certo, se è una partita a rischio bisogna valutare bene, pensare a soluzioni che non impediscano ai tifosi del Parma di andare allo stadio tranquillamente. Detto questo io sono per la libertà, e dell’idea che non sia giusto che per colpa di qualche scalmanato paghino tutti i tifosi, anche quelli veri”.
In Champions League Barcellona ko e nuovamente la vetta in campionato: è l’anno dell’Inter?
“Contro il Barcellona l’Inter ha vinto con intensità, giocando bene e mostrandosi vincente. Continua a non piacermi il modo in cui alcuni giocatori mettono pressione ad arbitro e avversari, ma è il metodo di Mourinho. Quest’anno ai nerazzurri gira tutto bene e sia con il Chelsea che nell’andata con gli spagnoli, ci sono state decisioni arbitrali favorevoli. Sono certo che a Barcellona non falliranno, anche visto il successo della Samp, firmato da Pazzini e dal portiere, milanista (in prestito ndr), Storari. Riguardo il campionato la sconfitta della Roma con la Samp ha anche riconsegnato all’Inter lo scudetto. I giallorossi infatti, bravissimi da inseguitori, non lo sono stati altrettanto da inseguiti: con la Lazio gli era andata bene, con la Samp no. Se vivi nel passato perdi un occhio, se però dimentichi li perdi tutti e due: a Roma dovevano ricordarsi questo proverbio e la sconfitta in casa con il Lecce del 1985/86 che gli fece perdere lo scudetto. Che dire invece di Balotelli… Già l’anno scorso aveva mostrato un comportamento irriverente e si doveva iniziare a lavorarci. Mi sorprende però che un allenatore che si definisce speciale e grande comunicatore come Mourinho non riesca a trovare con lui un dialogo e a risolvere i problemi”.
Dietro Inter e Roma c’è il trio formato da Milan, Sampdoria e Palermo: che finale di campionato sarà?
“La classifica è aperta. Il Milan ha quattro punti di vantaggio per difendere il terzo posto, ma anche un calendario difficile con Fiorentina, Genoa e Juve, mentre Sampdoria e Palermo si preparano allo scontro diretto in Sicilia inframezzato da due gare alla portata, contro Livorno e Siena, già retrocesse matematicamente e virtualmente, domenica prossima, e Napoli e Atalanta, che sapranno il loro destino, l’ultima. A mio avviso la squadra più in forma è il Palermo, che è in forma smagliante e si gioca la Champions in casa, dove ha costruito il suo grande campionato. Ci andrà, ottenendo un grande risultato, inatteso, con grande merito di mister Delio Rossi. Il Milan rischia un pochino il terzo posto, ma ha un buon divario. Per lo scudetto invece appuntamento all’anno prossimo, ma dovrà cambiare tanto. Non in panchina, dove dicono che Filippo Galli sostituirà Leonardo, ma nella rosa. L’Inter vince, ma ha speso tanto e continuerà a farlo. La Juve quest’anno ha speso tanto, ma male, e lo rifarà, probabilmente meglio, l’anno prossimo, per essere competitiva. Il Milan quindi deve rinforzarsi, anche se a quanto ne so la famiglia Berlusconi non intende farlo. C’è crisi e molte società guardano al budget: basta pensare alla Fiorentina”.