Come ogni lunedì torna l'appuntamento con la rubrica "Il Gede risponde". Cinque domande e cinque risposte firmate Pietro Carmignani. Un commento sull'ultima giornata del campionato di serie A e sulla sconfitta del Parma contro il Genoa che dovrebbe aver compromesso definitivamente il sogno Europa League. "Un campionato appassionante e avvincente" scrive Carmignani riferendosi soprattutto alla lotta per lo scudetto che vede coinvolte Roma e Inter.
Il Parma perde in casa con il Genoa, dopo una partita avvincente, e probabilmente dice addio ai sogni europei…
Il Parma perde dopo un incredibile rimonta e si fa scavalcare in classifica dai rossoblu. E’ stata decisiva l’espulsione di Guidolin, proprio nel bel mezzo dell’assalto alla porta di Scarpi. Guidolin è un allenatore che si fa sentire molto in panchina e dà molte indicazioni ai suoi giocatori, con lui in panchina sono convinto che la squadra non avrebbe lasciato ampi spazi alle ripartenze del Genoa. Dopo questa sconfitta la zona Europa League si è allontanata quasi definitivamente ed è un peccato, dato che il Parma era reduce da otto risultati utili consecutivi che l’aveva catapultato nuovamente nelle zone alte della classifica. La cosa strana è che dopo il battibecco tra Dainelli e Guidolin chi ha pagato le conseguenze è stato solo l’allenatore crociato che comunque ha esagerato nella reazione contro l’arbitro; comunque, al difensore del Genoa neanche un’ammonizione.”
Il 4-5-1 iniziale con cui il Parma ha affrontato i rossoblu è sembrato un sistema di gioco un po’ troppo rinunciatario. E’ d’accordo con questa tesi?
“La fascia sinistra è quella che ha scombussolato tutta la partita, perché Zaccardo si è trovato spesso in difficoltà e in inferiorità numerica. A destra, invece, Lanzafame rientrava poco e raramente è riuscito a trovare il fondo. Ma sono convinto che l’assetto tattico non sia molto rilevante quanto l’espulsione di Guidolin, il vero problema della sconfitta del Parma. E’ inutile protestare anche per il gol di Fatic, quello del 3-2, dato che le immagini televisive confermano che il giocatore era in fuorigioco, anche se millimetrico”.
Domenica prossima c’è Bologna-Parma, un derby che lei ricorda molto bene?
“Pur non perdendo con l’Udinese, il Bologna dell’amico Baraldi vede assottigliarsi sempre di più il distacco dall’Atalanta, terzultima in classifica. La partita con il Parma diventa di fondamentale importanza per continuare a mantenere un certo distacco, anche perché i bergamaschi dovranno fare visita all’Inter. Chissà se domenica i tifosi del Bologna rivivranno le tensioni dello spareggio salvezza del 2005? La retrocessione è un fallimento per chiunque e non credo che la società felsinea possa permetterselo”.
Roma e Inter vincono e il campionato continua ad essere bello e avvincente. Chi la spunterà?
“La vittoria nel derby ha dato una grande carica alla Roma e gran parte del merito va alle scelte di Ranieri che a fine primo tempo ha avuto il coraggio di togliere De Rossi e Totti, i due giocatori più rappresentativi; fino a quel momento non erano riusciti ad entrare nel vivo della partita, anche perché la Lazio aveva disputato un grande primo tempo. E poi: la fortuna aiuta gli audaci; mi riferisco al rigore sbagliato da Floccari sull’1-0 per la Lazio. Il calendario della Roma è sicuramente più difficile rispetto a quello dell’Inter che venerdì scorso ha battuto una buona Juventus, almeno fino all’espulsione di Sissoko. In superiorità numerica l’Inter ha spinto con grande forza e alla fine la vittoria è meritata. L’errore di Zaccheroni è stato quello di non sostituire uno come Sissoko dopo la prima ammonizione. Ora l’Inter deve pensare alla Champions e ad imbrigliare Messi, anche se mi auguro non ci sia nessuna gabbia per l’asso argentino perché potrebbe essere inutile e Mourinho perderebbe un uomo nella costruzione del gioco. Permettetemi due parole sul Milan: la sconfitta di Genova con la Sampdoria mette la parola fine a tutte le ambizioni rossonere. La Sampdoria può veramente inseguire il sogno Champions, l’entusiasmo della piazza può essere un’arma in più, anche dovrà affrontare Palermo e Roma. Sì, è un campionato appassionante e avvicente”.
Come giudica il gesto di Totti dopo la vittoria nel derby? Un gesto che ha suscitato una marea di polemiche.
“I gesti li fanno tutti. Diciamo che poteva evitarlo, ma lo ha fatto sotto la curva dei propri tifosi e non credo che abbia offeso nessuno. Comunque, c’è tanto da correggere nel calcio italiano. Troppa maleducazione in campo ma anche in tv”.