In via del tutto eccezionale l’appuntamento con la rubrica “Il Gede risponde” è stato posticipato al martedì. L’analisi e il commento dell’ex tecnico del Parma, in esclusiva per Sportparma, sul pareggio del Parma a Forlì e sull’intera giornata di serie A.
Il Parma esce indenne anche dalla trasferta di Forlì, ma è il quarto pareggio in cinque gare. C’è da preoccuparsi?
“Il Parma sta dominando il campionato e la gente naturalmente ha l’interesse di rendere il campionato incerto fino alla fine, anche se in realtà non lo è. Onore al Forlì, ha buone qualità tecniche e un allenatore capace ed esperto, ma il Parma ha sempre controllato la partita. In campo la squadra si è mossa bene e ha sempre avuto in mano la partita. Pali traverse e occasioni per parte. E’ solo mancato il gol. C’era anche Sacchi in tribuna e spero abbia potuto applaudire questo Parma che con sette punti di vantaggio ha evidenziato sicurezza e maturità. Il Parma non va mai sotto come gioco. Quattro pareggi in cinque partite? E’ un fatto dovuto anche alla casualità, perché non si può sempre stravincere. I giocatori sanno che un pareggio non fa male perché lascia tutto inalterato”.
Domenica al Tardini arriva il Lentigione. E’ una partita che nasconde diverse insidie?
“Lasciamo da parte la storia dei crociati, ma quella di domenica è una gara che ha un certo fascino. All’inizio della stagioneil Lentigione era una squadra molto agguerrita. Sarà una partita aperta, ma il Parma ha i mezzi per vincere e continuare la sua marcia. Non mi preoccupano i recenti pareggi”.
In serie A, invece, la Juve conserva il primato in classifica ma lo fa faticando non poco. Il Napoli ha sprecato una grossa occasione per riportarsi in testa?
“Partiamo dalla Juventus: il pareggio di Bologna aveva dato speranze al Napoli per il sorpasso. La Juve ha trovato difficoltà a costruire il suo gioco per l’abilità di Donadoni di mettere bene in campo la propria squadra: si è difeso basso ma ha pressato alto. Il Bologna con Donadoni è la quarta forza del campionato. Donadoni ha inciso moltissimo, il Bologna ha giocato una gara tatticamente perfetta. La Juve si è affidata molto alle qualità dei singoli e all’uno contro uno. Dybala fuori dal primo minuto non è stata una mossa felice, scelta dettata dall’impegno in Champions di questa sera. Le grandi squadre vincono utilizzando quasi sempre la stessa formazione. La Juve non ha fatto un tiro in porta per 85 minuti.
Il Napoli giocava contro un Milan in ascesa, una squadra che sta bene fisicamente e ha ritrovato morale. Partita molto tattica, pochi tiri in porta. La difesa del Milan ha giocato una partita eccellente, Zapata è stato straordinario. Partita bella agonisticamente, ma sono mancati i lampi di qualità, soprattutto quelli degli attaccanti partenopei. Il Milan è in crescita, ma la zona Champions mi sembra troppo lontana”.
La Fiorentina consolida il terzo posto, ma quanta fatica a Bergamo…
“Le grandi squadre sanno essere concrete come ha fatto domenica la Fiorentina a Bergamo. E’ tornato al gol Kalinic. Vittoria molto importante su un campo difficile”.
Che idea si è fatto del caso Tott-Spalletti?
“Spalletti ha sempre detto che lui allena la squadra e non il singolo giocatore. Credo che Spalletti abbia preso una posizione a favore della società. La reazione del giocatore è logica, soprattutto se il rapporto si limita al buongiorno e buonasera, come ha detto lo stesso Totti. Serve chiarezza. Totti ha dato tanto alla Roma, ma anche viceversa. Io non sono dalla parte di Spalletti, secondo me doveva gestire la situazione in modo diverso e non fare certe dichiarazioni. Poi merito all’allenatore perché la Roma è tornata ad essere travolgente e irresistibile: tecnica elevata, velocità e giocate di prima. La Roma è tornata ad essere protagonista. Il Palermo, invece, è invischiato nella lotta per non retrocedere, devono trovare un po’ di tranquillità al più presto. Altrimenti rischiano grosso”.
L’Inter vince ma non convince, come sempre…
“L’Inter si è affidata a quello che ha in questo momento, la forza fisica e la capacità realizzativa. Nei primi 20 minuti l’Inter ha rischiato grosso, poi è venuta fuori l’attitudine a colpire sulle palle da fermo. Strutturalmente l’Inter, infatti, è una squadra di giganti. E’ stato premiato l’ordine e l’umiltà, ma il gioco si è visto a sprazzi. A Montella non riesce nulla. Sta girando tutto storto. Qualcosa si devo inventare. Sampdoria-Frosinone di domenica è fondamentale, è uno spareggio salvezza”.
Restiamo nella zona retrocessione: chi sta peggio?
“Partiamo dalla vittoria del Genoa: vittoria frutto del carattere della squadra, ma è una vittoria un po’ fortunata, perché la reazione dell’Udinese è stata forte; poi il giocatore simbolo (Di Natale) sbaglia il rigore, tirato malissimo. Non è neanche bello sentire dire che Colantuono resta sulla panchina perché non c’è altro di meglio in giro. Frosinone e Carpi sono due squadre in salute e questo deve preoccupare Samp e tutte le altre. Il Carpi se la sta giocando ovunque. A Torino contestano anche Ventura, mha. Il Frosinone ha fatto la sua gara contro una Lazio non pericolosa che ha sempre giocato per vie orizzontali. Alla fine il risultato di parità non serve a nessuno, è troppo poco. Infine il Verona: l’impresa della salvezza è molto difficile, ma tutto è possibile. La salvezza non è legata solo alle tue prestazioni ma anche a quelle delle altre. A Verona c’è convinzione. Ed è giusto che sia così. Hanno ripreso a fare gol Toni e Pazzini e questo è importante. Nel calcio nulla è impossibile”.