Centinaia di pagine, perizie e indagini. Un anno dopo (o quasi) il crac del Parma Fc torna alla ribalta, dopo che i due curatori fallimentari, i commercialisti Anedda e Guiotto, hanno concluso il proprio lavoro e presentato le richieste di risarcimento al tribunale di Bologna, il quale si esprimerà a metà del prossimo mese. Le richieste dei due curatori sono motivate da una serie di riscontri che hanno consentito di ricostruire il “buco” del Parma Fc, anche grazie al lavoro certosino della società di revisione Jnp Forensic che ha ricostruito il dissesto e le presunte attività illecite degli ex dirigenti del club crociati. Nei documenti si parla di gestione scellerata, tant’è che il Parma sarebbe dovuto fallire già a giugno del 2013 – scrive la Gazzetta di Parma – quando la situazione contabile era disastrosa con un patrimonio netto di -42 milioni di euro. Cifre che avrebbero dovuto spingere gli ex amministratori a portare i libri contabili in tribunale. E invece l’attività illecità è proseguita sulla falsa riga degli anni precedenti: la cessione del marchio Parma Fc a Parma Brand per 39 milioni (cifra spropositata), un’operazione che permise di mettere a bilancio una “finta” pliusvalenza di oltre 22 milioni; poi ci sono gli assurdi incentivi all’esodo per ogni singolo giocatore prestato ad un’altra squadra (tra il 2012 e il 2014 il Parma riconosce al Cesena 3,8 milioni di euro per i prestiti di Brandao e Rossi), oltre a varie plusvalenze frutto di “creative” operazioni finanziarie; ma anche l’affitto della casa di Ghirardi a Parma, in via Petrarca, la cessione di Paletta al Milan per un milione. Una montagna di dcoumenti manipolati e truccati che confermerebbero le responsabilità civile degli ex amministratori, a partire propria da Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi, i due che da sempre si professano innocenti, anche dinanzi all’evidenza dei fatti. Ora la palla passa al tribunale di Bologna, sezione imprese, il quale dovrà esprimersi sulle pesanti richieste dei due curatori fallimentari del defunto Parma Fc.
Le 17 richieste di sequestro nei confronti degli ex dirigenti, amministratori, soci, sindaci e consulenti del Parma Fc:
TOMMASO GHIRARDI 60 milioni
PIETRO LEONARDI 60 milioni
GIOVANNI SCHINELLI 60 milioni
ALBERTO VOLPI 60 milioni
ARTURO BALESTRIERI 20 milioni
SUSANNA GHIRARDI 60 milioni
ALBERTO ROSSI 60 milioni
SILVIA SERENA 30 milioni
ROBERTO GIULI 30 milioni
GIUSEPPE SCALIA 30 milioni
RPBERTO BONZI 30 milioni
ANDREA ZAGLIO 20 milioni
OTTAVIO MARTINI 20 milioni
MARIO BASTIANON 60 milioni
FRANCESCO SORLINI 60 milioni
MAURIZIO MAGRI 35 milioni
OSVALDO RICCOBENE 40 milioni