GENOVA – Dopo l’anticipo del venerdì sera al “Marassi” di Genova, il Parma mette ancora più punti tra sé e le seconde, grazie all’ennesima prestazione da squadra consapevole che vale l’ottavo risultato utile di fila
Sfatato il tabù Sampdoria: nei 3 precedenti in Serie B, mai il Parma aveva battuto i doriani (2 pareggi e 1 sconfitta). Lo 0-3 – invero non privo di sofferenza e maturato con soli 6 tiri effettuati, con cui i crociati schiantano la Sampdoria a domicilio – è il secondo risultato più netto della stagione, dopo lo 0-5 di Catanzaro, anch’esso in trasferta.
L’ANALISI Il ritornello del post-Ascoli raccontava di quanto il calcio, addirittura nella stessa partita, si presenti in forme sempre diverse e a vincere sia la capacità di sapersi adattare alle situazioni che di volta in volta si presentano. La partita del “Ferraris” è lampante in questo senso. I primi 25′ sono stati probabilmente i più difficili che il Parma abbia dovuto affrontare sinora: stante i rigidi soffi di Tramontana, l’atmosfera del “Ferraris” è rovente, e l’animo si scioglie ancor più dopo l’accorato omaggio della curva e dello stadio intero a Gianluca Vialli, scomparso ormai un anno fa. Sarà dunque lo stadio-focolare, forse, o la crescita dopo mesi di lavoro, ma questa che si presentava contro il Parma sembra un’altra Sampdoria rispetto a quella, ancora un po’ macchinosa e contratta, vista al Tardini. La mediana muscolare di Pecchia per i primi 20′ soccombe al palleggio dei padroni di casa, Bernabé invece sulla trequarti pare non avere il solito guizzo: è così che la Samp, costringendo il Parma tutto rintanato nella sua metà campo, confeziona almeno tre occasioni da rete – soprattutto con i suoi invasori, che coi loro movimenti tanto hanno dato fastidio alla difesa gialloblù – trovando però un Chichizola con la saracinesca abbassata.
Sicuramente non sarà bastato questo a ribaltarla, ma invertendo Bernabé e Sohm, nella seconda metà della prima frazione il Parma si risveglia, trascinata dal tonico Man, che con un gol (9°) e un assist (5°) per Mihaila, apparecchia la vittoria per il Parma. Nella ripresa la Samp non impensierisce più di quel tanto un comunque sempre impeccabile Chichizola, e il gol, ormai solito, di Estèvez benedice la vittoria finale. Altra vittoria di un Parma divenuto ormai davvero consapevole come lo vuole il suo mister.
LE SCELTE Non stiamo neanche a dirvelo: ci sono cambi nel Parma. Dopo l’amaro in bocca del pareggio contro l’Ascoli: per cercare di punire una Samp che non teme di scoprirsi quando attacca, Pecchia premia Bonny in posizione di attaccante più avanzato, che con Bernabé costituisce una coppia di classe e velocità. Sohm si schiera al fianco di Estévez, a conferma della vocazione offensiva di serata nell’undici gialloblù. Si rivede il vice-capitano Osorio in coppia con Balogh al centro della difesa, coi due che avevano giocato insieme da titolari per l’ultima, e unica, volta più di un girone fa: contro il Cittadella alla 2ª (2-0 con le reti di Bendyczak, oggi in panchina, e Bernabé).
Pur con numerose defezioni (Borini, Kasami, Pedrola e Sebastiano Esposito, premiato prima dell’incontro come miglior calciatore della Serie B del mese dei dicembre), la Sampdoria non rinuncia a proporsi come nelle ultime uscite: 4-3-2-1, con Depaoli nel nuovo ruolo di incursore dietro le punte, che esita in fase di possesso nel consueto 3-2-4-1 con l’occupazione di tutti i canali verticali. Pirlo è costretto a schierare due ventenni (entrambi classe 2003) come difensori centrali: l’italiano Ghilardi e l’uruguagio, in prestito dalla Juve, Facundo Gonzalez, affrontatisi da avversari nella finale dell’ultimo mondiale U20.
THE ROMENIAN JOB Nel giro di un minuto, al 13′, due occasioni a breve giro di posta per i blucerchiati: nel suo incessante possesso palla la la Samp non disdegna lanci a scavalcare la difesa crociata, su uno di questi Di Chiara si lascia trovare impreparato e Depaoli sfugge fino a calciare a tu per tu contro Chichizola, abile in parata bassa. A breve giro di posta, è ancora decisivo il numero 1 argentino: stavolta su Verre, liberato in area dopo recupero alto dei giocatori di Pirlo. Al minuto 17 ancora una palla buona per Verre, che stavolta spara alle stelle, trovato smarcato in area da un cross, fortunatamente migliorabile, ancora di Depaoli, che aveva nuovamente raccolto un cambio gioco alto.
La reazione del Parma è tutta nei piedi di Man, cui giunge il pallone dopo una tentata grande giocata di Mihaila, ma il suo tiro è ben deviato sopra la traversa dalla difesa di casa.
Dopo 25′ di appannaggio doriano, Pecchia inverte la posizione di Bernabé e Sohm, e il Parma ne guadagna in gioco e campo conquistato. L’occasione più nitida è ancora sui piedi di Man, che al 30′ indossa il mantello e prova a vestirsi da “SuperMan”: classica azione del 98. che si accentra dalla destra per scaricare un mancino dal limite che si spegne poco lontano dal sette.
La conferma del risveglio blucerchiato arriva al 35′: il Parma riconquista palla nella sua metà campo trovando ancora Man, come sempre abilissimo a permettere ai suoi di uscire dalle pressioni alte avversarie. Passante per il taglio in area di Bonny, contrastato di nuovo in corner.
I consueti 3′ di VAR portano, al 40′, il direttore di gara a decretare l’ottavo rigore in campionato per il Parma: dal dischetto Man sblocca una partita che fino a 600 secondi prima sembrava la più complicata per il Parma. A macchiarsi del fallo capitale, Facundo Gonzalez, il cui braccio è stato giudicato troppo largo quando devia il tiro senza pretese di Di Chiara.
Al minuto 44 un irrefrenabile Pecchia scivola sul terreno umido del “Ferraris”: Mihaila ha appena segnato lo 0-2! L’azione è semplicemente magistrale: i Pecchia boys tessono una ragnatela di passaggi tutta in verticale e ad alto tasso tecnico, che porta da Delprato a Man, passando per Bernabé e Bonny. Dennis, da quando lo ha indossato, non ha più levato il mantello: cioccolatino per Mihaila e rete sull’asse Vladimirescu – Târgoviște.
BUIO PESTO SAMP La Samp non si dà comunque per vinta e, durante l’intervallo, pare aver recuperato quelle energie venute meno negli ultimi 15′ della prima frazione. Lo dimostra il tiro al 3′ di Verre, che la deviazione con la schiena di Balogh poteva rendere ingestibile per Chichizola, ma “Leo” si dimostra in grande serata e devia sopra la traversa. I doriani non costruiscono occasioni limpide, ma riescono ad arrivare nell’area del Parma: al 12′ il tiro, ancora di uno dei due incursori (Depaoli), è velleitario.
Arriva al 14′ la chance anche per i gialloblù: cross dall’out di destra, sbuccia Bonny ma la palla diventa buona per Sohm, che al volo centra un difensore, ottenendo l’ennesimo corner.
I ritmi si abbassano, i cambi si affollano e, col 23esimo gol nei secondi 45′ in questo campionato, il Parma suggella la partita. Estévez, non nuovo ad avventure al limite dell’area avversaria, come se fosse la specialità della casa, scarica in rete l’assist dell’appena entrato Charpentier.
Prosegue la sfida tra Chichizola e Depaoli quando, a 10′ dal termine, il 23 blucerchiato calcia verso la porta parmense, ma “Leo” è insuperabile e devia in angolo in bello stile. Si ripete poco dopo sul tiro, semplice, del giovane Ntanda.
Nel frattempo ci sarebbe stato lo spazio di dilagare per il Parma, ma Charpentier, lanciato a rete da un errore della retroguardia di casa, incespica sciaguratamente sul pallone.
Pecchia conclude poi gli slot dei cambi, coprendosi con la mediana Estévez-Hernani-Cyprien, e la sentenza passa in Cassazione: Sampdoria-Parma 0-3. Parma primo.
SAMPDORIA – PARMA 0-3
Reti: pt 41′ rig. Man, 44′ Mihaila; st 24′ Estévez
SAMPDORIA (4-3-2-1): Stankovic; Stojanovic (16′ st Alvarez), Ghilardi, Gonzalez, Murru (16′ st Barreca); Ricci (16′ st Askildsen), Yepes, Giordano; Depaoli, Verre; De Luca (32′ st Ntanda).
A disposizione: Ravaglia, Costantino; F. Conti, Girelli, Panada, Delle Monache, La Gumina, Leonardi.
Allenatore: Pirlo.
PARMA (4-2-3-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Balogh, Di Chiara; Sohm (29′ st Hernani), Estévez; Man (40′ st Partipilo), Bernabè (40′ st Cyprien), Mihaila (22′ st Benedyczak); Bonny (22′ st Charpentier).
A disposizione: Turk, Corvi; Colak, Hainaut, Partipilo, Camara, Coulibaly, Circati.
Allenatore: Pecchia.
Arbitro: sig. Feliciani di Teramo
Assistenti: sig. Costanzo di Orvieto e sig.ra Di Monte di Chieti
Note: stadio “Luigi Ferraris” in Marassi di Genoa; abbonati 18.229 (rateo 200.234 euro), paganti 3.475, di cui 1.053 ospiti (incasso 56.643,00 euro). Ammoniti: al 29’ st Verre (S) per gioco falloso, al 33’ st Chichizola (P) per comportamento non regolamentare. Corner: 2-7 (0-6). Recupero: 4’ pt, 3′ st.