Parma Calcio
Pellegrino incorna la Juve, Parma in estasi

Dopo dieci anni dall’ultima volta, il Parma batte la Juventus al Tardini, nel posticipo della 33ª giornata di Serie A. Allora l’eroe fu José Mauri, oggi Pellegrino.
Galeotti gli infortuni (di Vogliacco, Bernabé e il già subentrato Estévez), ma Pellegrino il marcatore: in estrema sintesi, si racchiude qui la partita del Parma, al cospetto di un Tardini incendiato, ammutolito solo al momento della commemorazione per papa Bergoglio.
A Parma è una Juventus brutta e presuntuosa, a partire dalle scelte di Tudor, che si rivelano tutte sbagliate: dal doppio centravanti a McKennie adattato sull’esterno e sempre in difficoltà contro Valeri, dal cui piede scaturisce l’1-o. Nel segno di una continuità, finora ignota, il Parma di Chivu si affida alle sue nuove certezze, tattiche e di uomini, tra i quali da oggi va annoverato un Leoni semplicemente perfetto, a par suo Suzuki, su cui si nota la cura Pavarini: habemus squadram.
Non bello, ma efficace, il Parma ha dato tutto un altro significato al suo campionato: la salvezza è qualcosa più di un miraggio.
Nota a margine: arbitraggio di Chiffi, per fortuna ininfluente, ancora una volta discutibile.
LE SCELTE Per la prima volta in tutta la stagione, il Parma ripropone gli stessi 11 di partenza per la seconda partita di fila: Pellegrino e Bonny gli arieti per scardinare la difesa bianconera. Da par su0, Tudor risponde anch’egli con la doppia punta: c’è Kolo Muani insieme a Vlahović, Yildiz ancora in panchina acciaccato, in una Juve quasi del tutto dipendente da giocate individuali, puntualmente sbagliate o inefficaci.
COME UN FALCO, PELLEGRINO Il primo squillo, a volume altissimo, è della Juve: dopo 34″, Locatelli da fuori fa la barba al palo lasciando impietrito Suzuki. Poi la partita stenta a decollare, fino a quando il bianconero González non sguscia a Vogliacco, che si rifugia in angolo ma si procura anche un infortunio. Al 10′ il cambio, con sorpresa del Tardini, è doppio: oltre al difensore, fuori anche Bernabé, pure lui accusante un fastidio muscolare; i due lasciano spazio a Hainaut ed Estévez. Sempre senza acuti, si arriva alla mezz’ora, allorquando, vista la presunta differenza di qualità, la bilancia pende a favore del Parma, che concede alla Juve una sola mezza occasione (Vlahović, col tacco fuori). Altrettanto vero che nemmeno i crociati costruiscono chances degne di nota, al netto di una infruttuosa collezione di angoli, nel contesto di una partita bloccata, tecnicamente imprecisa e in cui Chivu si fa preferire al rivale per piano tattico. Qualche apprensione sul finale: la Juve guadagna campo e Valenti difetta il controllo nei pressi della sua area, buon per lui che la Juve non ne approfitti. La frazione si conclude con Bonny addirittura da mezz’ala: la sorte si accanisce, ancora, con il Parma ed Estévez, di nuovo limitato da un guaio muscolare che ne preclude gli ultimi scampoli. Per non consumare il secondo slot, col primo costretto dagli infortuni, l’argentino si reinventa attaccante. Chi non ha bisogno di inventarsi nulla è invece Pellegrino, che al 1′ di recupero sovrasta l’inebetito Kelly (molto leggero) e incorna in rete il preciso cross di Valeri. I 3′ ufficiali di recupero diventano 5′, ma nemmeno con 120″ extra la Juve si rende pericolosa: si va negli spogliatoi sull’1-0 per il Parma dopo il miglior primo tempo dell’era Chivu e, forse, dell’intera stagione.
SOFFERENZA E TRIPUDIO Come da previsioni, Estévez rimane negli spogliatoi ed è sostituito da Hernani: centrocampisti di ruolo contati per il Parma, visti gli infortuni dell’argentino e di Bernabé. Intanto, in campo, la Juve parte forte e lo fa senza Vlahović, dominato da Leoni (passato centrale dopo l’uscita prematura di Vogliacco) in tutti i primi 45′. Eccezion fatta per una volata di Kolo Muani nell’area di Suzuki, la Juventus continua a rivelarsi improduttiva, lenta e senza idee; tant’è che, al 60′ esatto, il pericolo più grande lo crea ancora il Parma, ma Sohm spreca l’inerzia con cui si presenta dinnanzi a Di Gregorio. Suzuki si sporca i guantoni per la prima volta 5′ dopo, sulla conclusione velleitaria di Kolo Muani.
Dal 75′, i bianconeri alzano i giri del motore, ma ancora in maniera confusa: il pericolo maggiore è una conclusione di Conceição alta, poi solo angoli a profusione (0-6 nella ripresa). Il Parma, nella sofferenza, ora grande, a cui è costretto, sembra spossato e sfilacciato ma la Juve concede: Man sbaglia un passante in area che avrebbe significato il 2-0.
A caricarsi Madama sulle spalle è sempre Conceição, che in un amen si defila e calcia a lato di una spanna. Dopo 5′ di recupero completamente in apnea, prima Valenti salva sulla linea, poi Suzuki blocca a terra prima del fischio che sancisce i 3 punti più importanti della stagione.
PARMA – JUVENTUS 1-0
Reti: pt 46′ Pellegrino
PARMA (3-5-2): Suzuki; Leoni, Vogliacco (11′ pt Hainaut), Valenti; Del Prato, Keita, Bernabé (11′ pt Estévez; 1′ st Hernani), Sohm, Valeri; Pellegrino (29′ st Man), Bonny (41′ st Almqvist).
A disposizione: Marcone, Corvi, Balogh, Ondrejka, Løvik, Cancellieri, Camara, Djuric, Circati, Haj. Allenatore: Chivu.
JUVENTUS (3-4-2-1):Di Gregorio; Kalulu, Veiga, Kelly (41′ st Costa); McKennie (12′ st Yildiz), Thuram, Locatelli (41′ st Luiz D.), Cambiaso; Kolo Muani, Nico Gonzàlez (41′ st Weah); Vlahović (1′ st Conceição).
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Adzic, Savona, Rouhi. Allenatore: Tudor.
Arbitro: sig. Chiffi di Padova.
Assistenti: sig. Preti di Mantova e sig. Ceccon di Lovere.
Quarto uomo: sig. Bonacina di Bergamo.
VAR e AVAR: sig. di Paolo di Avezzano e sig. Manganiello di Pinerolo.
Note: stadio Ennio Tardini di Parma; spettatori totali 21.587 (di cui 13.151 abbonati e 2.951 ospiti), per un incasso totale di 385.604,09 €. Ammoniti: al 25′ pt Sohm (P) per gioco falloso, al 4′ st Hernani (P) per gioco falloso, all’8′ st González (J) per gioco falloso, al 24′ st Locatelli (J) per gioco falloso, al 31′ st Yildiz (J) per gioco falloso. Corner: 4-8 (4-3). Tiri: 6-16 (4-5), in porta 3-2 (2-0). Recupero: 3′ pt; 5′ st.
(In copertina, il colpo di testa vincente con cui Pellegrino sovrasta Kelly e realizza il gol partita – ©Foto: Lorenzo Cattani)
