Parma-Palermo non è solo la sfida tra la settima (Parma) e la terza in classifica. E’ una partita che vale moltissimo a livello psicologico, perché tre punti, in questo momento, possono rappresentare la svolta decisiva per l’ultima parte della stagione.
Parma-Palermo, però, è una parttia che nasconde tanti intrecci. Calaiò e Di Gaudio, ad esempio, sono due palermitani doc, ma non hanno mai indossato la maglia rosanero. L’Arciere, tra l’altro, insegue il record dei 100 gol in serie B (ne manca solo uno) e la prospettiva di poter festeggiare questo traguardo, proprio contro la squadra della sua città, è uno stimolo in più. Una festa in famiglia? Neanche per scherzo, anche perché una parte della tifoseria rosanero non ha mai dimenticato il passato di Calaiò con la maglia dei cugini rivali del Catania.
Di Gaudio, a differenza dell’Arciere, è cresciuto nel settore giovanile, arrivando fino alla squadra Primavera. Poi l’esperienze a Castelfranco, Carpi e ora il Parma.
Lunga la lista degli ex, più o meno conosciuti. Da capitan Lucarelli (2002-03) a Gianni Munari (2006-07), da Daniele Faggiano (2016) a Andrea Rispoli (2014-15). E poi il team manager del Parma Alessio Cracolici (6 anni in rosanero) e il nutrizionista Tindaro Bongiovanni (ex Palermo). Per finire al professor Claudio Bordon, nuovo responsabile dei preparatori atletici del Palermo (è stato ufficializzato in settimana), con un passato in gialloblù ai tempi di Tanzi (arrivò a Parma insieme a Pietro Carmignani) e Guidolin.
Intrecci che non condizioneranno il risultato di Parma-Palermo, ma che renderanno la sfida ancora più piccante.