Nel remake di quel 3-1 con cui il Parma si aggiudicò la Coppa delle Coppe nel 1993, anche stavolta contro l’Anversa, padrone di casa, sono i gialloblù a vincere: finisce 2 a 1 per i ragazzi di Pecchia che mostrano complessivamente di aver fatto più di un passo avanti, soprattutto nella ripresa, dopo il ko nella prima uscita pre-stagionale di una settimana fa.
Nel primo tempo il Parma sembra, indefesso, voler rispolverare tutti quei principi di gioco cari dalla scorsa stagione: fluidità posizionale e la scelta di portare tanti uomini all’attacco costringono, però, un po’ spesso la difesa ad affrontare numerosi duelli, patendo la differenza di forma atletica e alcuni meccanismi ancora evidentemente non affinati. Meglio davanti, con un Hernani che trascorre 5’ di onnipotenza: il brasiliano ha mostrato il meglio spostandosi sulla sinistra (che in assenza di Man è stata la catena privilegiata dal Parma in costruzione), potendosi associare con Kowalski e Valeri.
Come vuole il calcio d’estate, il secondo tempo si gioca a ritmi da spiaggia, che non turbano i ducali più di tanto: per i cambi, certo, ma anche per l’imprecisione degli avversari, incapaci di sfruttare qualche svarione che comunque il Parma continua imperterrito a concedere.
LE SCELTE Tra assenze obbligate (Man, Mihaila e Bernabé) e un mercato che latita a esplodere, Pecchia guida ad Anversa un Parma con più di una seconda linea. Pochi i cambi rispetto al match Lugano, rispetto al quale si rivedono 7 titolari su 11: Circati per Valenti, Partipilo per Camara e Bonny per Charpentier; il neo acquisto Suzuki parte dalla panchina.
Il Royal Antwerp (per tutti, Anversa) dell’epoca post-Van Bommel – con cui non più tardi di due stagioni fa vinceva il campionato – propone, schierati in un classico 4-3-3, un mix di giocatori esperti (Alderweireld, Ekkelenkamp e Chey) a guidare le folate dei giovani talenti (Balikwisha e Kerk).
L’HERNANI FURIOSO Se la prima occasione è per il Parma, con Partipilo che sciupa, il resto dei primi 15′ è tutto a favore dei padroni di casa. Delprato si incarta concedendo una facile occasione a Balikwisha, poi tocca a Chery mettersi in mostra: prima, calcia alto da posizione più che golosa; poi, chiama alla prodezza Chichizola, che devia la sua sassata sul palo. Puntuale al 24’ arriva il vantaggio di casa, meritato: per come Kerk svernicia Valeri e brucia il ritorno (in ritardo) di Sohm e per come Balikwisha riceve smarcato accorrendo dal lato debole, praticamente indisturbato.
Lo schiaffo sveglia il Parma, ma soprattutto Hernani che sfiora il pareggio con una punizione dal limite, quindi confeziona a Partipilo il gol del pari al 32′, dopo una triangolazione con Kowalski ormai marchio di fabbrica del Parma di Pecchia. Dopo un minuto il brasiliano completa l’opera scaricando un siluro al fulmicotone, defilato dai 25 metri, che porta i suoi in vantaggio in un attimo. In chiusura del “primo round” tocca ai belgi contrattaccare e per poco Keita non trova l’eurogol con una serpentina in area che semina metà della difesa crociata.
SUZUKI IN PISTA Durante l’intervallo, Pecchia cerca di sistemare le difficoltà difensive dei suoi e, al rientro in campo, riporta Delprato a destra inserendo Balogh al centro della difesa; 45′ minuti anche per Hainaut, nel suo ruolo originario da centrocampista, anche se di fascia destra (dove già al 1′ della ripresa rischia di segnare) e per Charpentier al posto di un Bonny ancora lontano dalla condizione ottimale.
Dopo 15′ in cui i rapporti di forza tra Parma e Anversa si equilibrano sostanzialmente, c’è spazio per altri cambi: Delprato esce e, per la seconda di fila, cede la fascia di capitano al subentrante Cyprien. Un’ora da protagonista basta a Chichizola per lasciare le luci dei riflettori a Zion Suzuki, al debutto gialloblù. Resta in campo per più di 70’ il classe 2005 Kowalski.
Nel secondo tempo, l’interesse dei tifosi del Parma era tutto per il portiere nippo-statunitense, che non ha deluso le aspettative: personalità da veterano, sempre sicuro nelle uscite e, nel finale, si (e ci) toglie anche lo sfizio della prima parata, in bello stile, della sua nuova avventura, che fa il paio con l’uscita a 5′ dal suo ingresso nel negare il pareggio ai belgi. Quasi per scherzo, la partita si conclude proprio con una sua parata.
ANVERSA – PARMA 1-2
Reti: pt 24′ Balikwisha (A), 32′ Partipilo (P), 33′ Hernani (P)
ANVERSA (4-3-3) Lammens; Odol, Alderweireld, Van Den Bosch, Costa; Chery (27′ st Scott), Keita (27′ st Yusuf), Ekkelenkamp (38′ st Yusuf); Balikwisha (38′ st Udoh), Janssen (43′ st Vandeplas), Kerk (27′ st Ondrejka).
A disposizione: Devalckeneer, Van Gils, Luycks, Corbanie, Bataille, Valencia. Allenatore: De Roeck.
PARMA (4-2-3-1) Chichizola (16′ st Suzuki); Coulibaly (27′ st Valenti), Circati (43′ st Amoran), Delprato (16′ st Camara), Valeri (1′ st Balogh); Sohm (27′ st Anas Haj), Estevez (16′ st Cyprien); Partipilo (16′ st Begic), Hernani (1′ st Hernani), Kowalski (27′ st Mikolajewski); Bonny (1’st Charpentier).
A disposizione: Corvi. Allenatore: Fabio Pecchia.
Arbitro: sig. Wim Smet.
Assistenti: sig. Nico Claes e Wouter Cochet.
Note: Bosuilstadion di Anversa. Corner: 7-3 (4-1). Recupero: 0′ pt, 0′ st.