Vincere al minuto 94, per di più grazie ad un autogol, è una goduria che nel calcio fa sempre un certo effetto.
Il giorno dopo la trasferta di La Spezia (0-1) l’umore è sempre molto alto in casa Parma e non potrebbe essere diversamente, perché con questi tre punti si consolida il primato in classifica, in coabitazione con il “solito” Venezia, e si immette ulteriore benzina nel serbatoio dell’autostima. Oltre a confermare la mentalità vincente da serie B che la squadra di Pecchia ha acquisito strada facendo e che ora gli consente di vincere anche le partite sporche e scorbutiche che invece in passato producevano cocenti delusioni.
Ma non è tutto oro quello che luccica, lo diciamo senza secondi fini e senza pregiudizi di alcun tipo. Le ultime prestazioni del Parma, infatti, hanno convinto a metà, vedi Lecco, Modena e appunto ieri lo Spezia. Difficoltà fisiologiche, una condizione fisica non più brillante come nelle prime giornate e un attacco che non gira e non segna. Bonny, Charpentier e Colak (le tre punte delle ultime gare): un gol nelle ultime 4 partite di campionato.
Un bottino inaccettabile per una squadra che punta al salto di categoria, che fa del calcio offensivo un credo imprescindibile e ha una rosa – e un monte ingaggi – di altissimo livello per la serie B. Non vogliamo entrare nel merito dei giudizi e dei rendimenti personali dei singoli giocatori, anche perché bisognerebbe parametrarli ai minuti giocati, ma i numeri sono fin troppo evidenti e parlano un linguaggio inequivocabile: l’attacco crociato si è inceppato.
Un problema su cui Pecchia dovrà lavorare, perché le ultime prestazioni di Bonny e Colak (Charpentier no) sono due campanelli d’allarme da non sottovalutare, onde evitare di finire in un tunnel buio e senza vie d’uscita. A Pecchia e il suo staff il compito di trovare una soluzione, eventualmente anche di natura tattica. Ipotesi e supposizioni che, comunque, non minano l’entusiasmo di casa Parma, soprattutto dopo una vittoria sporca al 95’ che ha fatto impazzire migliaia di tifosi, confermando ancora una volta che quest’anno la ruota gira nel verso giusto.