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Parma Calcio

IL GEDE: «Parma, fortuna e cambi azzeccati in attesa di ritrovare la condizione migliore»

IL GEDE: «Parma, fortuna e cambi azzeccati in attesa di ritrovare la condizione migliore»

Nuovo appuntamento con il Gede Risponde, la rubrica del lunedì di sportparma.com firmata dall’ex allenatore crociato Pietro Gedeone Carmignani. Sotto la lente di ingrandimento la vittoria del Parma a La Spezia e la 14a giornata di serie A. 

 Quanta fortuna e quanti meriti ci sono nella vittoria del Parma a La Spezia?
“C’è stata tanta buona sorte che ha aiutato il Parma nella vittoria a La Spezia. Ma serve anche la fortuna in un campionato lungo e difficile; alla fine fortuna e sfortuna si equilibrano. Ma c’è anche tanto merito di Pecchia e della squadra se è arrivata la vittoria, perché dopo 70 minuti dominati dallo Spezia, negli ultimi 20 minuti il Parma si è schierato in modo più propositivo. L’episodio fortunato è dovuto all’atteggiamento dei giocatori e ai cambi effettuati da Pecchia”.

I cambi di Pecchia ad inizio ripresa hanno dato la svolta?
“Sicuramente, Charpentier e Bernabé hanno fatto girare il Parma. I cambi sono stati determinanti ai fini del risultato. Sportivamente dispiace per lo Spezia però il Parma riprende la corsa in attesa di ritrovare quella condizione psicofisica brillante di inizio stagione”.

Condizione in calo quindi? O merito degli avversari che hanno studiato il Parma nei minimi particolari?
“Nelle ultime gare la condizione è calata, vedi le prestazioni contro Lecco, Modena e Spezia. Il campionato è lungo e difficile proprio perché le squadre che affrontano il Parma danno sempre il meglio. E poi tutti hanno studiato il Parma, appunto; la strategia è sempre la stessa, chiudere gli spazi e giocare in contropiede. Giocare alla pari col Parma, a viso aperto come si suol dire, non è cosa facile”. 

Fiorentina in Coppa Italia e Palermo in campionato. Una settimana molto importante per i gialloblù…
“La gara di Firenze è affascinante così come la sfida contro il Palermo il cui futuro di Corini è sempre in bilico. La gara del Tardini potrebbe essere decisiva per il futuro dell’allenatore rosanero”. 

In serie A l’Inter sbanca Napoli ma forse il risultato è un po’ bugiardo?
“Anche all’Inter è servita un pizzico di fortuna per vincere. Il primo gol poteva essere anche annullato; purtroppo ci sono comportamenti diversi degli arbitri e del Var. L’Inter ha fatto una prestazione da grande squadra, ha saputo soffrire e resistere nel primo tempo, con il Napoli che sembrava essere superiore, infatti è stato decisivo Sommer. I nerazzurri hanno segnato al momento giusto, cioè prima di andare negli spogliatoi; poi hanno gestito il vantaggio con personalità e quando i ritmi del Napoli sono calati hanno colpito ancora. Inzaghi ha risparmiato le energie in Champions a differenza del Napoli, questo è un dettaglio da non sottovalutare.
Il Napoli è mancato in difesa, spesso in affanno, nelle ultime due partite ha preso 7 gol. Manca ancora l’equilibrio a livello di squadra, Mazzarri è un allenatore preparato, sa fare le cose che si devono fare. Sta seguendo la linea tracciata da Spalletti, una scelta intelligente”.

Intanto la Juventus non perde colpi e sbanca Monza…
“La Juve giocherà anche un calcio antico, ma intanto i critici mi devono dire se col calcio moderno la Juve potrebbe avere gli stessi punti. Allegri fa il suo meglio con quello che ha a disposizione. La Juve è seconda a due punti dall’Inter. Anche col Monza, dopo un primo tempo giocato con mentalità offensiva, la squadra si è abbassata in maniera esagerata. Aveva 10 giocatori sotto la linea della palla lasciando il palleggio al Monza. Psicologicamente la Juve è in salute. Ha subito il pareggio al 92’ e poi ha vinto; non è facile. Palladino lo ha messo, il Monza ha regalato il primo tempo alla Juve, senza avere riferimenti in attacco. Nel secondo tempo è stato bravo e riprendere la gara ma poco fortunato”.

Vince anche il Milan ma tiene banco l’infinita emergenza infortuni…
“Nel primo tempo il Milan mi è sembrato poco lucido, probabilmente perché si è portato dietro la sconfitta di Champions. Il gol del redivivo Jovic ha sbloccato psicologicamente il Milan che si è buttati alle spalle l’emergenza infortuni e le conseguenti incertezze. Pioli, in una partita non facile, è stato bravo a optare per una formazione quadrata, senza fare esperimenti. Si è affidato all’esperienza e i fatti gli hanno dato ragione. Il Milan ha fatto un passo in avanti in campionato, il Frosinone ha proposto una squadra giovane e propositiva, ottimo primo tempo”. 

La Fiorentina di Italiano è al massimo del suo potenziale o può ancora crescere e ambire a qualcosa di più?
“La Fiorentina quando pratica il pressing alto è davvero una squadra che gioca un ottimo calcio. Il tutto alimentato da un super Bonaventura che sicuramente susciterà grandi rimpianti a chi lo ha ceduto. La Fiorentina ha aggredito la gara da subito e ha fatto la partita in maniera totale. Con questi tre punti è sesta in classifica. La Salernitana ha tentato di fermare lo strapotere Viola ma non c’è riuscita. Inzaghi più di tanto non può fare”.

Il Bologna si è fatto raggiungere dal Lecce in pieno recupero, è un’occasione persa?
Per il Lecce il pareggio vale quanto una vittoria, mentre per il Bologna una sconfitta. Partita che ha regalato emozioni fino all’ultimo secondo. Il Bologna è una squadra che ha raggiunto la consapevolezza per lottare per l’Europa. Il Lecce ha proposto una grande quantità di gioco. Pareggio giusto”. 

Le vittorie delle due romane risolvono i rispettivi problemi?
“Con la classifica così deficitaria alla Lazio contava solo vincere; ha giocato un buon primo tempo, con corsa, pressione e qualità tecnica. Doveva chiudere la gara prima, ma non sapendo approfittare della superiorità numerica, consentendo al Cagliari, che Ranieri ha corretto nell’intervallo, di restare in partita fino all’ultimo.
Veniamo alla Roma: nella prima mezz’ora nessuna delle due squadre è riuscita a imporre il proprio gioco, intanto continuavano le scintille tra Moutinho e Berardi. Roma strana, palleggio lento e prevedibile; Il Sassuolo è passato in vantaggio in maniera fortunosa ma penso meritato. Logicamente nel secondo tempo, grazie anche ai cambi, la Roma ha ritrovato grande spinta col tridente offensivo e ha ribaltato la partita complice anche la superiorità numerica. Vittoria importantissima per la fiducia e la classifica”. 

Le due sfida salvezza della 14a giornata sono finite in parità. Un’occasione persa?
“Partiamo da Udinese-Verona: partita terminata in pareggio accontentando il Verona che ha pareggiato in pieno recupero. All’Udinese non è bastato il doppio vantaggio per vincere una gara che sembrava finita; errori e distrazioni hanno consentito al Verona di portarsi a casa un punto  importante nella corsa salvezza.
Infine Genoa-Empoli: non si sono fatte male dividendosi la posta in palio. Il Genoa ha attaccato con più pericolosità nel primo tempo; Empoli più palleggio e possesso palla nel secondo, è un punto che serve a muovere la classifica, in attesa di quel cambio di marcia, a livello di risultati, che entrambe le squadre possono fare”.

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