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Parma Bari 2 1 7a giornata Serie B 2023 2024 Simon Sohm e larbitro Juan Luca Sacchi

Parma Calcio

L’evoluzione di Sohm: falso dieci e assistman da trasferta

©Foto: Lorenzo Cattani

L’evoluzione di Sohm: falso dieci e assistman da trasferta

Il percorso di crescita di Simon Sohm stia attraversando una parabola in costante ascesa, ma questa non è di certo la notizia del giorno.

Già più di un mese fa, nel post Pisa-Parma, si era scritto delle prodezze del centrocampista svizzero-nigeriano (clicca qui), che al quarto d’ora di gioco contro i toscani aveva “spaccato” la partita con una progressione finalizzata col passaggio vincente per la rete di Bonny. Quella serata non solo era stata la riprova dei vistosi miglioramenti – messi in mostra a partire da quella trasferta a Benevento (1° maggio), momento di svolta della esperienza in maglia crociata – ma anche un saggio della sua capacità di sfornare passaggi decisivi.
L’assist sembra essere la specialità della casa per il giocatore in maglia numero 19, già capace di inventarne 4 in stagione. Curiosamente tutti in trasferta: uno, il primo, a Bari in Coppa Italia, a cui hanno fatto seguito i tre, in campionato, in quel di Pisa (appunto), Catanzaro e, infine, Cremona. Dopo il comasco Iovine (capoclassifica a quota 4), Sohm è il giocatore del campionato di Serie B ad aver realizzato più ultimi-tocchi (al pari del compagno di squadra Bonny, del südtirolese Merkaj e del lecchese Lepore).

L’evoluzione del centrocampista classe 2000 va di pari passo con la posizione che mister Pecchia da tempo gli ha assegnato. Da girovago del campo a uomo di raccordo fra la mediana e l’attacco: la trequarti è decisamente il suo habitat naturale. Tanto che, più volte, il ballottaggio con Bernabé s’è risolto in favore del ragazzo di Zurigo che – stando alle pagelle di SportParma – ha messo da parte sin qui una media voto più che discreta (6,3). Non sarà il fantasista tout court, ma Sohm è da considerarsi un “falso dieci” moderno, capace di rompere le linee avversarie, interpretando bene il ruolo nelle due fasi di gioco: senso della posizione e grande fisicità le armi nel non-possesso per contrastare gli altri, strappo in progressione e visione delle profondità quando la palla tra i piedi ce l’ha lui.
Il problema dell’eredità di Vazquez è stato risolto: consapevolezza che dal mercato sarebbe potuta arrivare solo una copia sbiadita del Mudo e la responsabilizzazione del giovane Sohm sono state le soluzioni.

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