Possesso palla prolungato o vecchio gioco all’italiana? Dev’essere stata una domanda che, più o meno in questi termini, si è posto Fabio Pecchia in fase di costruzione del Parma 2023/2024.
Dopo un anno, lo scorso, passato a imporre il proprio gioco attraverso il mantenimento della sfera tra i piedi dei propri giocatori, questa stagione il tecnico crociato ha intrapreso l’altra direzione. Il Parma si esibisce in un gioco gioco verticale e di posizione, segna gol a grappoli più di chiunque altro (27 rete realizzate) e macina punti (29), ma tutto questo avviene secondo una nuova strategia. Il Parma ha abbandonato il possesso prolungato come arma segreta per raggiungere il proprio scopo. Lo dicono le statistiche: solamente FeralpiSalò, Como, Lecco e Südtirol tengono il pallone meno della capolista della cadetteria. Delprato e soci raggiungono una percentuale pari al 46,6% del possesso, molto meno di quanto non faccia ad esempio il Catanzaro, primatista di questa speciale classifica (59,3%).
Ma Pecchia da qualche tempo, già in occasione delle recenti conferenza stampa, ha iniziato a esibire la metamorfosi: tattica, ideologica, estetica. «Non conta il dato del possesso palla, ma la zona del campo dove questo viene fatto» è il mantra del tecnico di Formia, che ha deciso di dominare il campo di gioco piuttosto che lo strumento. La squadra ha subito un’evoluzione e il baricentro è stato avanzato: quando la sfera è dei Crociati, le azioni ora sono meno manovrate, più rapide e pungenti rispetto al passato. Non a caso il Parma è la seconda squadra (ex aequo con la Cremonese) che vanta la percentuale più alta del possesso palla nel campo avversario: per il 54% del tempo giocato i Crociati hanno tenuto il pallino del gioco al di là della propria metà; meglio soltanto lo Spezia (55%), che però in termini di gol (10) e punti (10) non ha saputo decisamente concretizzare la costante presenza nel terreno degli avversari. A differenza dei Ducali che grazie alla dominanza territoriale sembrano aver trovato la chiave giusta per aprire anche i grimaldelli più serrati delle difese di Serie B.
Affrontare squadre chiuse non è più un grattacapo irrisolvibile come la scorsa stagione: è bastato rinunciare a un po’ di infruttuoso possesso palla. A patto di spostare le proprie pedine qualche metro più avanti, così da dominare l’altra metà del campo.
LA % DEL POSSESSO NELLA METÀ CAMPO AVVERSARIA DELLE SQUADRE DI SERIE B
Spezia 55%
Parma e Cremonese 54%
Cittadella 53,2%
Modena 52,8%
Palermo 52,2%
Como 52%
Ternana 51,8%
Cosenza 51,1%
Brescia 49,6%
Venezia 49,5%
Ascoli 49,3%
Sampdoria 48%
Sudtirol 47,8%
Feralpisalò 47,7%
Bari e Lecco 47,6%
Pisa 47,4%
Catanzaro 46,3%
Reggiana 42,9%