Come ogni lunedì ecco l’appuntamento con “Il Gede risponde” la rubrica esclusiva di Sportparma, firmata dall’ex tecnico gialloblù Pietro Gedeone Carmignani, per commentare a freddo l’ultima partita di campionato del Parma e la giornata della serie A.
Buongiorno mister, il pareggio di ieri al Tardini, il primo in campionato, ci ha fatto capire chi è veramente la squadra da temere in questa stagione?
“Buongiorno a voi. Lo avevamo già detto nelle scorse settimane, il Forlì è attrezzato per fare la Lega Pro, quindi si è visto subito nei primi minuti una squadra ordinata e organizzata; ha saputo chiudere le fasce. Il Parma poteva sbloccarla con un episodio e questo c’è stato, mi riferisco al rigore netto su Longobardi. Ottima partita da parte del Forlì, i centrocampisti raddoppiavano e chiudevano gli spazi. Partita equilibrata. Poi nel secondo tempo l’espulsione ha concesso campo al Parma, ma anche in dieci ha sfiorato il vantaggio. Primo pari in casa, questo dimostra che niente è dovuto”.
Quindi come bisogna vedere il bicchiere: mezzo pieno o mezzo vuoto?
“E’ un campionato in cui ci sono delle difficoltà dovute alla bravure delle altre squadre. Non è una battuta d’arresto. E’ meglio pareggiare che perdere, ovviamente. Durante la stagione ci saranno altre difficoltà, ma il Parma ha dimostrato anche ieri di avere i mezzi per superare tutti”.
Si è emozionato a vedere sfilare nell’intervallo le otto Coppe vinte dal Parma nella sua storia secolare? C’era anche la “sua” Coppa Italia…
“E’ stata un’idea simpatica quella di far sfilare tutte le Coppe. La “mia” Coppa Italia fu conquistata in un momento insperato, perché lottavamo per salvarci, e in molti non erano d’accordo che si andasse avanti in quella manifestazione, perché sostenevano che avrebbe tolto energie e attenzioni al campionato. In realtà, come ho sempre sostenuto, le Coppe sono un ottimo medicinale per il campionato”.
Da censurare i gestacci del portiere del Forlì verso la Curva Nord…
“Sono gesti che non si devono fare, ovunque. Non si deve scaricare la tensione in questo modo, a qualunque età”.
Passiamo alla serie A e partiamo dallo spettacolo di Napoli-Fiorentina. Ha vinto veramente la squadra che meritava di più?
“Si sono affrontate due squadre in cui si vede eccome la mano dei due allenatori, soprattutto nella fase difensiva della Fiorentina, corta, stretta e con movimenti a fisarmonica. La Fiorentina, però, ha avuto un atteggiamento prevalentemente di contenimento. Sarri ha vinto la partita anche tatticamente con mosse intelligenti, due gol quasi in fotocopia: palla libera, difesa Fiorentina ferma, palla in mezzo ai due difensori e inserimento di un giocatore che raggiunge la palla e fa gol. Sul 2-1 c’è stato un errore difensivo di Tomovic, ma è come voler trovare il pelo nell’uovo. Napoli e Fiorentina giocano un ottimo calcio, anche il gol dei Viola è un capolavoro di tecnica e tattica”.
Si aspettava qualcosa in più da Inter e Juventus?
“Non è stata una bella partita, anche se è stata molto intensa. Solo Jovetic e Cuadrado hanno fatto vedere qualcosa di creativo. Meglio l’Inter nel primo tempo, meglio la Juve nella ripresa. Troppe proteste da parte dei giocatori dell’Inter, in 4-5 sempre attorno all’arbitro, sembra di essere tornati all’era Mourinho. Così facendo Melo si è salvato dal secondo cartellino giallo. L’Inter è in una situazione di stallo, la Juve non è fuori dalla lotta scudetto anche se è in forte ritardo. Pareggio giusto”.
Il Milan non riesce proprio a decollare. Perché?
“Ho visto un Torino double face, ha giocato un brutto primo tempo, mentre nella ripresa ha preso in mano le redini della partita, ma solo dopo aver incassato il gol. Il Milan ha dimostrato di avere coraggio e fisicità. Una partita in cui si sono viste poche qualità tecniche; insomma più difetti che i pregi”.
Non è stata una passeggiata di salute neppure per la Roma contro l’Empoli. E’ d’accordo?
“Le partite non sono mai semplici, lo dimostra l’ottimo primo tempo dei toscani che hanno creato diverse difficoltà con il pressing alto. La Roma si è sbloccata dopo un’ora grazie a giocate super, Pjanic eccezionale. E’ un trascinatore. In questo momento la Roma è la più accreditata per la vittoria dello scudetto.
Nei piani alti della classifica irrompe il Sassuolo…
“Il Sassuolo ha sbloccato la partita grazie ad un rigore molto generoso, poi contropiede e ripartenze. E’ una vittoria che rilancia il Sassuolo e uno stop inaspettato per la Lazio che come al solito deve trovare più continuità a livello di prestazioni e risultati”.
Il Frosinone è la vera sorpresa di questo campionato?
“Il Frosinone ha giocato in modo garibaldino, due gol in dieci minuti. Vittoria meritata per coraggio e mentalità, caratteristiche che fanno parte del dna di Stellone”.
Il gol di Pellissier in Genoa-Chievo è da cineteca…
“Sì, un gol straordinario, Pellissier continua a stupire. Dall’altra parte il trascinatore è stato Perotti, anche se l’espulsione ha costretto il Genoa a giocare in difesa. I cartellini nel primo tempo sono un pericolo, gli allenatori dovrebbero avere il coraggio di sostituirli, ma questo è un concetto difficile da far passare”.
Si salva il Palermo e affonda il Bologna…
“Il Bologna è partito bene, gli è mancato solo il gol a differenza del Parma che ha trovato un gol bellissimo con Vasquez. Nella ripresa il Bologna ha attaccato sempre, Sorrentino ha fatto tre interventi salva risultato. La differenza sta tutta qui, il Bologna ha giocato e ha creato, ma non è riuscito a fare gol. Non so se basterà cambiare allenatore. Mancano i gol di Destro. Alla Roma aveva un rendimento elevato, adesso è in una fase di sfiducia”.