Nessun miracolo. Nessun colpo di reni per allontanarsi dalla terzultima posizione. Nessun “istinto del killer” contro un avversario diretto nella corsa salvezza. Il Cagliari ne ha di più (almeno a livello realizzativo) e ottiene il massimo centrando la seconda vittoria in stagione contro i crociati.
Che non fosse una partita semplice a livello psicologico e tattico per entrambe le squadre, in galleggiamento appena sopra la linea salvezza, non era certo un mistero. Non ha sorpreso quindi l’atteggiamento di attesa con ritmi bassi e alcuni strappi che ha contraddistinto il primo tempo della sfida dell’Unipol Domus. L’obiettivo era chiaramente quello di scoprirsi il meno possibile e attendere il momento propizio per affondare. Purtroppo per il Parma, come già nelle recenti partite contro “pari livello”, sono emersi evidenti problemi in fase realizzativa a cui oggi si sono sommate nel primo tempo macroscopiche sbavature (per fortuna senza conseguenze) di Suzuki che purtroppo alterna questi momenti a parate decisive non lasciando tranquilli i compagni delle retrovie.
Il rientro di Bernabé, quasi certamente non ancora al 100% della forma, non ha inciso come sperato e i cambi effettuati pur tempestivamente da Pecchia nella ripresa, cambiando l’inerzia della partita, non sono stati in grado di rispondere adeguatamente ad un Cagliari più motivato e certamente più concreto che ha sfruttato al meglio le occasioni a disposizione andando a segno due volte prima della reazione d’orgoglio, purtroppo tardiva, del Parma.
LE SCELTE A 97 giorni di distanza dallo strappo muscolare, Bernabé torna in campo e lo fa dall’inizio: Pecchia esclude ancora Estévez e in coppia con Keita ci mette il catalano. In difesa, dove vengono confermati i centrali Vogliacco e Leoni, si riprende il suo posto capitan Delprato. Prima da titolare per Camara, che fin qui era entrato 13 volte dalla panchina.
Nelle fila dei padroni di casa non c’è nessuna novità di formazione: l’unico ballottaggio della vigilia lo vince Viola, preferito a Gaetano (in panchina), per il resto i dieci undicesimi sono quelli attesi.
POCHE EMOZIONI. SUZUKI DA BRIVIDI Il rientro di Bernabè dal 1’ offre qualche indizio su quella che potrebbe essere la strategia adottata da Pecchia per avere la meglio sugli isolani, con il fuoriclasse spagnolo al centro della manovra dei crociati, oggi in maglia gialla. Sono, però, i padroni di casa i primi a farsi vedere dalle parti di Suzuki con Viola al 1′ e al 3′ con palla che finisce sul fondo. Al 9′ prima possibilità per Bernabé che prova a sfruttare la punizione conquistata da Sohm accorrente dalla sinistra, a pochi metri dall’area del Cagliari. Tiro insidioso e di poco lontano dall’incrocio dei pali. Nulla di fatto, ma i crociati sono in partita e infatti 2′ dopo è la volta di Camara, che ancora dalla fascia sinistra porta palla, dribbla e si accentra provando a a sorprendere Caprile. Il “muro” di Luperto si rivela fondamentale, con la traiettoria della palla non più indirizzata tra i pali. Brivido per i padroni di casa. Al 23′ Suzuki si rende prima protagonista di un’ottima parata su Felici, che accorrente dalla sinistra cerca il primo palo. Sul successivo calcio dalla bandierina il portiere nipponico non si fa trovare altrettanto pronto ed è il palo a neutralizzare il colpo di testa su Mina il possibile vantaggio dei padroni di casa. La fortuna però non sorride al Parma 2 minuti dopo con Camara che mette al centro dalla sinistra un pallone insidiosissimo che non trova alcuna deviazione, di un soffio davanti a Djuric. Il giocatore bosniaco sarà costretto a lasciare il campo al 30′ dopo uno scontro con Felici. Al 26′ è ancora Suzuki protagonista di una parata non sicura perdendo il controllo della palla che rimbalza pericolosamente tra l’estremo difensore, un compagno e un avversario prima di ritornare tra le sue mani. Mani che ancora al 35′ non trattengono la sfera, poi recuperata dallo stesso Suzuki sulla linea dell’area di rigore tra i fischi dell’Unipol Domus.
Al 37′ è ancora Cagliari con Viola che servito da Augello prova un sinistro di prima intenzione. Vogliacco devia in corner. Un minuto dopo Bonny trova la via del gol, insaccando di testa su assist di Camara che però era in netto fuorigioco. Rete annullata e titoli di coda sulla prima frazione di gioco in cui ha dominato più che altro la paura di entrambe le squadre di farsi male.
VOGLIACCO SBAGLIA PORTA, COMAN NO Nella ripresa Pecchia prova a dare una scossa inserendo Man e in effetti, almeno nell’immediato, la variazione sortisce qualche risultato. Al 6’st è proprio il rumeno a liberarsi e a crossare dalla destra per Sohm che tutto solo davanti a Caprile non colpisce bene di testa mettendo sul fondo. Al 9’ è la volta di Bonny che con una grande azione dribbla diversi avversari nell’area di rigore cagliaritana e calcia a colpo sicuro. La base esterna del montante salva i padroni di casa.
Subito dopo il primo cambio in casa Cagliari arriva il gol del vantaggio. È il 12′ e purtroppo per il Parma Vogliacco si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Cross di Augello, Adopo sfiora e il difensore crociato tocca in maniera decisiva il pallone con la schiena spiazzando Suzuki. È 1-0.
Pecchia corre subito ai ripari con Hernani e Ondrejka al posto di Keita e Camara. Tuttavia il doppio cambio non sortisce i risultati sperati ed è invece il cambio di Nicola a fare la differenza. Dentro Coman al 24’st al posto di Felici e raddoppio dopo solo un minuto proprio del neo-entrato. L’attaccante rumeno scocca un tiro potente su cui un incolpevole Suzuki non può nulla. 2-0 e strada tutta in salita per i crociati.
Al 33’ l’Unipol Domus ammutolisce. Leoni in elevazione sfrutta un cross morbido di Bonny e con una perfetta torsione mette di testa la palla dove Caprile non può arrivare. Primo gol in Serie A per il classe 2006. Parma 1-Cagliari 2.
La rete sembra riaccendere le speranze per gli uomini di Pecchia e in effetti cambia l’inerzia della partita con il Parma che prova in ogni modo a pareggiare ma Nicola inserisce forze fresche per arginare l’assalto finale e a parte il traversone di Hernani (non concretizzato da nessuno) poco dopo una rovesciata di Pavoletti c’è poco altro da segnalare. Il Cagliari affonda il Parma, conquistando altri 3 punti contro una diretta avversaria per la corsa salvezza e il Parma è ora inchiodato in terzultima posizione.
CAGLIARI – PARMA 2-1
Reti: st 12’ aut. Vogliacco (C), Coman (C), Leoni (P)
CAGLIARI (4-2-3-1): Caprile; Zappa, Mina, Luperto, Angelo; Adopo (Deiola 39’st), Makoumbou (Marin 39’st); Zortea, Viola (Gaetano 9’st), Felici (Coman 24’st); Piccoli (Pavoletti 40’st).
A disposizione: Auseklis, Sherri, Prati, Jankto, Palomino, Obert, Luvumbo, Kingstone. All. Nicola
PARMA (4-3-3): Suzuki; Delprato, Leoni (Almqvist 46’st), Vogliacco, Valeri; Keita (Hernani 13’st), Bernabé, Sohm; Cancellieri (Man 1’st), Djurić (Bonny 30’pt), Camara (Ondrejka 13’st).
A disposizione: Corvi, Moretta, Balogh, Estévez, Løvik, Hainaut, Pellegrino, Haj Mohamed, Trabucchi, Plicco. All. Pecchia.
Arbitro: sig. Di Bello di Brindisi.
Assistenti: sig. Bindoni di Venezia e sig. Tegoni di Milano.
Quarto ufficiale: sig. Crezzini di Siena.
VAR e AVAR: sig. Mazzolini e Paganessi entrambi di Bergamo.
Note: stadio “Unipol Domus” di Cagliari; spettatori 16.154 (di cui 157 ospiti). Ammoniti: al 10’ st Camara (P), al 46’ st Hernani (P). Falli commessi: 12-14 (7-4). Fuorigioco: 1-1 (1-1). Corner: 7-6 (3-2). Recupero: 1’ pt, 5’ st.
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