Le dichiarazioni e i commenti dei protagonisti al termine di Parma-Brescia (1-1) dalla sala stampa dello stadio Tardini.
D’AVERSA: “Non era semplice recuperare questa partita nel momento in cui siamo andati sotto. Si è fatto bene nel primo tempo, nel secondo siamo un po’ calati ed abbiamo concesso un po’ troppo e alla fine nonostante qualcuno abbia raschiato davvero il fondo del barile siamo stati bravi a recuperare un risultato importante per la classifica e per il morale. Oggi si è fatto il massimo nonostante le difficoltà, quando la rosa è così corta non è semplice avere sempre lucidità. Quando i ragazzi vanno in campo danno tutto, li devo solo ringraziare e fare loro i complimenti. Nel secondo tempo il Brescia ha avuto il lusso di fare entrare Balotelli, purtroppo noi in questo momento giocando in casa noi non abbiamo un centravanti di ruolo e quello che fa giocare bene o meno bene una squadra è il centravanti. Nel momento in cui ho messo Kucka negli ultimi 20 minuti si è fatto qualcosina di meglio perché ha la prestanza fisica, ti permette di fare la giocata in più e di farti risalire.
Non è questione di fame perché altrimenti non avremmo recuperato la partita al 92′. Partiamo dal presupposto che ce la giochiamo alla pari con tutti perché quando andiamo in campo vogliamo mettere in difficoltà chiunque, ma dicendo che affrontiamo una squadra inferiore a noi sulla carta oggi secondo me si toglie a quello che questi ragazzi fanno nel quotidiano. E devo dire che oggi se avessi avuto dei giocatori in condizione da poter giocare, molto probabilmente a Barillà avrei dato un turno di riposo e lo devo ringraziare perché negli ultimi due mesi ha giocato in condizioni nelle quali non potrebbe nemmeno scendere in campo.
Mi auguro che l’infortunio di Gervinho non sia grave, purtroppo è già un reparto nel quale siamo già deficitari.
C’è un direttore sportivo che reputo molto bravo in questo, deve accontentare sia le richieste dell’allenatore che della società, non possiamo farci influenzare sul mercato dalla posizione di classifica o dai risultati, se no vuol dire andare a togliere valore a quello che questi ragazzi hanno fatto nelle difficoltà. Bisogna pensare che non dobbiamo ricommettere l’errore dell’anno scorso, la prima vittoria nel girone di ritorno contro l’Udinese molto probabilmente ci ha fatto pensare di avere raggiunto l’obiettivo. La rosa va sistemata, loro lo sanno, il direttore dovrà essere bravo ad accontentare le richieste dell’allenatore ma soprattutto le esigenze della società, penso che il patrimonio di una società in serie A sia molto importante; poi anche per la città che è ambiziosa e che vuole sempre che si vinca in casa come oggi nel secondo tempo”.
GRASSI: “E’ un gol che ha tanti significati, quello più importante è che la squadra abbia raggiunto il pareggio perché oggi meritavamo tutto tranne che la sconfitta. li infortuni capitano ma bisogna essere bravi con la testa e lavorare sodo per tornare il prima possibile per aiutare i miei compagni e il mister. Dedico il gol alla mia famiglia che mi è stata vicina, ai miei amici e a mio nonno Angiulì. Si conclude un anno, a livello personale sono contento per il gol ma dobbiamo essere bravi a raggiungere la salvezza che è la cosa più importante. Siamo felicissimi per questo pareggio, perché la partita l’abbiamo fatta, siamo andati sotto e non è da tutti pareggiare al 93′. Il mister è il primo che ha una mentalità incredibile, siamo stati bravi tutti insieme. Nel 2020 voglio cercare di dare un contributo sia al mister che alla squadra. Il nostro obiettivo è la salvezza, dobbiamo pensare a raggiungerla il prima possibile e dopo vedremo”.
CORINI: “C’è grande rammarico perché abbiamo lasciato dei punti per strada, al 90′ eravamo fuori dalla zona calda. La prestazione è stata importante, era la terza gara in otto giorni. La squadra ha sempre avuto un’identità precisa. Quando sono tornato avevamo quattro partite e l’obiettivo era riscriverci alla corsa. Abbiamo dimostrato di poter stare dentro a un campionato dove ci sarà grande lotta. Abbiamo fatto partite di livello con Juventus, Inter e Napoli ma non abbiamo portato a casa niente nonostante lo meritassimo. Ma tornando ho ritrovato un gruppo con consapevolezza.
Io e il presidente Cellino abbiamo due caratteri forti con l’attitudine al comando. Capisco che non è facile condividere un percorso, io ci metto la mia parte e anche il presidente ci mette la sua. In una grande storia, a volte, c’è un momento in cui si lascia ma si capisce anche che si è forti assieme, anche con qualche spigolo da smussare”.
BALOTELLI: “Non siamo la Juventus però c’è tanta qualità in questa squadra e in questo gruppo: dobbiamo lavorare e dobbiamo fare più degli altri. I risultati pian piano arriveranno se continuiamo a giocare così. A fine 2019 pensavo di trovarmi un po’ più in alto in classifica ma non è un problema, prima della fine del campionato ci arriveremo. Ho avuto abbastanza sfortuna in questa prima parte di campionato, ho avuto delle occasioni con la Juventus e con l’Inter, ho preso anche pali e traverse. A Brescia sono a casa e sto bene, avevo bisogno di un anno più tranquillo. Ho intenzione di rimanere, vedremo”.