Il noto giornalista de Il Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, esperto di calcio e business, ha detto la sua sul caso plusvalenze che sabato ha portato ai deferimenti di Parma, Juve, Napoli e altri 8 club di serie A, B e C (leggi qui).
Un’analisi come sempre lucida e critica allo stesso tempo su un argomento che la politica del pallone non ha mai cercato di risolvere. Ecco il pensiero di Bellinazzo scritto sui propri canali social:
“In questi anni ho spesso denunciato l’abuso delle plusvalenze e provato a indicare possibili soluzioni di sistema. Devo dire però che il “Listino prezzi federale” su cui si basa il deferimento di Juventus, Napoli e altri club mi pare un’aberrazione giuridico/finanziaria.
A mio avviso l’accertamento di una plusvalenza fittizia si dovrebbe basare su prove specifiche del dolo, prima che sulla mancanza di flussi finanziari ovvero su diverse valutazioni del prezzo ricavate da siti internet o da analisi ex post su affari analoghi presenti o passati”.
Bellinazzo, lo scorso anno ospite di ParmaTalk su Sportparma, indica la strada: “A mio avviso l’accertamento di una plusvalenza fittizia si dovrebbe basare su prove specifiche del dolo, prima che sulla mancanza di flussi finanziari ovvero su diverse valutazioni del prezzo ricavate da siti internet o da analisi ex post su affari analoghi presenti o passati.
Ogni tipo di valutazione ex post del prezzo di mercato di un calciatore, per quanto scientificamente inappuntabile, non potrà comunque andare a cogliere l’elemento soggettivo della valutazione ex ante. Questo per me è il punto centrale.
Per risolvere il problema alla radice va eliminato/ridotto il vantaggio contabile delle operazioni, specie di quelle “a specchio” (che creano peraltro ammortamenti). Occorrono norme federali (per non dire statali) in questa direzione. Senza penalizzare troppo i vivai dei club”.