Luglio sta per finire e il calciomercato ha ancora poco più di un mese per sparare i suoi fuochi d'artificio. L'euforia Cassano è ancora nell'aria, così come il rullo di tamburi che annuncia nuovi acquisti in casa Parma (vedi Acquah), eppure le ultime settimane si preannunciano insidiose, piene di trappole e preoccupazioni.
Il presidente Ghirardi e l’ad Leonardi sognano di regalare l’Europa ai propri tifosi, proprio nell’anno del centenario; insomma, la classica ciliegina sulla torta. Ma due casi rischiano di minare l’euforia che si respira in città e a Collecchio dove la squadra sta svolgendo il ritiro pre campionato. Due pezzi da novanta come Biabiany e Paletta, infatti, sono l’oggetto del desiderio di due top club italiani, rispettivamente Juventus e Milan. Squadre con un blasone e con un portafoglio che abbagliano chiunque. Il Parma proverà in tutti i modi a trattenerli, anche se le logiche del mercato a volte sono molto strane.
I 35 milioni richiesti per Paletta sono un’esagerazione, d’accordo, ma anche le pretese dell’agente del difensore argentino che ha detto di sognare il Milan, sono un pugno nello stomaco; così come la richiesta di “adeguamento” del contratto. Strategie pallonare strozzate da un caldo afoso. opoi c’è la Juve che insiste con Biabiany, sebbene nessuno (giocatore, società e procuratori) voglia confermare l’esistenza di una vera e propria trattativa. Il giocatore è stato espressamente richiesta da Antonio Conte, che ha dato il via libera per la cessione di Marrone al Parma, in comproprietà o addirittura a titolo definitivo.
Soldi su soldi, ma anche problemi su problemi. Perché Biabiany e Paletta sono due colonne portanti del progetto Parma. Rimpiazzarli non sarà semplice, anzi. Il tempo stringe, le schiarite non arrivano, i tifosi aspettano e sperano: a Biabiany e Paletta l’ardua sentenza. Al momento la loro cessione è solo una chiacchiera.