(www.parmacalcio1913.com) – Prima seduta di allenamento stagionale, stamani, Giovedì 5 Agosto 2021, al Centro Sportivo di Collecchio, per la formazione Under 18 del Parma Calcio 1913 dopo la due giorni iniziale (il raduno di Martedì 3 e ieri Mercoledì 4) necessari per il disbrigo delle pratiche di inizio stagione (visite mediche, screening, test atletici e vestizione) nel rispetto dei protocolli Anti-Covid. Dopo l’introduzione da parte dell’Area Metodologica, con sottolineata l’indispensabilità dell’utilizzo dei parastinchi in ogni fase dell’allenamento, Mister Giovanni Valenti ha tenuto il suo primo discorso alla squadra disposta in circolo: “Voglio dirvi solo un paio di cose: io sono qui per divertirmi, ma questo non significa avere superficialità nell’impegno, nella dedizione, nel volere fare le cose bene e cercare di raggiungere il vostro sogno. Noi siamo qui per aiutarvi da questo punto di vista, però dobbiamo cercare di stare bene insieme, passando un bell’anno. Dal primo allenamento a tutte le partite, cerchiamo di stare bene insieme. Questo ci aiuterà ad allenarci meglio, ad imparare di più e a giocare meglio, e a vincere di più. Come vogliamo giocare? Tre cose: la palla cerchiamo di tenerla noi, sempre. Prima stavamo parlando di divertimento: se teniamo noi la palla, anche durante la partita, probabilmente ci divertiamo un po’ di più rispetto a fare una partita difensiva in cui gli altri si passano la palla e noi corriamo. Cerchiamo di fare un calcio di possesso, per cui comandiamo la gara attraverso il controllo della palla. Siamo così innamorati della palla, che quando la perdiamo la vogliamo riprendere subito. E si corre tutti. E si corre forte… Una delle caratteristiche che mi è piaciuta di più del Chelsea dell’anno scorso – poi diventato Campione d’Europa – era la riaggressione incredibile che faceva: i tre offensivi hanno lavorato in continuazione sulla riaggressione e sulla riappropriazione della palla persa, ma quando c’era bisogno stavano in undici negli ultimi trenta metri. Perché quando la palla ce l’hanno loro e stanno facendo un attacco posizionale dobbiamo difendere tutti insieme. Però l’idea è che siccome vogliamo tenere tanto la palla, appena la perdiamo vogliamo riconquistarla subito. Terzo punto: nell’indecisione calcio offensivo sempre. Se uno indeciso medita mi butto o non mi butto, deve buttarsi, poi si tratterà di capire se in effetti doveva buttarsi o meno, ma nella indecisione va fatta sempre la scelta più offensiva, sempre la scelta più coraggiosa. L’idea è quella di essere in comando, di essere protagonisti, di determinare noi il gioco e di andarlo a fare”. Dopo le istruzioni per l’uso, ecco subito la pratica in campo con un gioco iniziale, come attivazione socio-affettiva, a seguire i rondos (torelli), tecnica situazionale, una prima partita senza vincoli su un campo più grande, poi un gioco di posizione – 8 vs 8 più due jolly – per mantenere il possesso, e per finire una partita 11 vs 11 con un campo un po’ più stretto. E alla fine i complimenti del Mister: “La cosa che mi porto via forte di oggi è la partecipazione attiva di tutti alla partita. Avete continuato a parlare, a darvi suggerimenti, a chiamarvi: questa è una cosa che io ho sempre fatto fatica a dare alle squadre che allenavo, mentre voi ce l’avete già, quindi sono fortunato e spero di non togliervela io… Bravi, molto bene: continuate a parlare…”

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