Lo chiamano “Rambo” e oggi la 15a tappa, per difficoltà  e tempo da lupi, era per uomini duri, per berretti verdi e lui, Matteo Rabottini, con la sua divisa giallofluo della Farnese Vini ben visibile tra le nubi basse, cariche di acqua e freddo, si è avventurato in una missione tra le montagne impervie delle Prealpi Lombarde, …

… riuscendola a portare a termine in cima alla terrazza naturale del Pian dei Resinelli che sovrasta Lecco più con la grinta che con le gambe, resistendo al ritorno violento di Joachin Rodriguez che, con il secondo posto sul traguardo, ha ripreso la maglia rosa.

Una festa per due, ma Rabottini, evaso con Bonnafond della AG2r al km 18 di gara (partita con il forfait di Frank Schleck), se la merita tutta: innanzi tutto perché al mattino era tornato in possesso della sua bici, “sparita” durante la salita finale di ieri per una disattenzione, poi perché bravo e tenace nell’azione da 151 km di avanscoperta, diventata solitaria nella prima salita, quella verso la Valcava (95 km circa all’arrivo), resa poi difficile dal fondo viscido per la pioggia, che lo fa cadere sul più bello, non facendolo desistere però dal volere conquistare ugualmente il successo.

Mentre l’abruzzese della Farnese procedeva verso il trionfo, dietro si scatenava la bagarre e i giochi tattici delle varie formazione per cercare di mettere nel sacco ora la maglia rosa, ora i rivali più diretti: nella discesa della Valcava Cunego sfrutta gli appoggi dati prima da Malori e poi da Ulissi, usciti ad inizio salita, arrivando a vestire virtualmente la maglia rosa ma perdendola poco alla volta (all’incirca ai -30km, ad inizio del penultimo gpm, quello del Culmine di San Pietro) non appena la Liquigas ha rilevato la Garmin in testa al gruppo.

Neanche l’ultima discesa fa la differenza, così Rambo continua nella sua fuga, mentre i suoi inseguitori si smarriscono o rimangono come riferimenti per i loro capitani, pronti a scatenarsi negli ultimi 7,8 km di ascesa verso Pian dei Resinelli.

Quando viene ripreso Cunego ai -3,5 km, Scarponi sfrutta il momento per provare la “febbre” agli avversari, ma sono tutti lì, tranne Pozzovivo che accusa il colpo, così come il leader Hesjedal e Kreuziger e parte in contropiede Rodriguez che in un amen si riporta su Rabottini.

Il finale è storia nota, “Rambo” ha ancora grinta per lasciarsi dietro la nuova maglia rosa, mentre a 25” arrivano Henao, Scarponi, Basso, intervallati da Losada (3° a 23” alla fine) e più dietro chiudono Kreuziger (8° a 29”), Hesjedal e Cataldo (12° e 13° a 39”), Tiralongo (16° a 54”), Cunego (19° a 1’11”), Pozzovivo (24° a 2’05”) e Rujano (32° a 4’15”).

Ora Rodriguez guida la generale con 30” su Hesjedal, 1’22” su Basso, 1’26” su Tiralongo, 1’27” su Kreuziger e 1’36” su Scarponi, giusto per citare i primi 6, mentre Pozzovivo è 13° a 3’17”, ma uno di quei corridori capace di far saltare il banco tra le Dolomiti e la penultima tappa.

Domani secondo giorno di riposo (a Limone sul Garda), mai così desiderato dalla carovana, che poi si preparerà per gli ultimi 6 giorni che decideranno questo, al momento, incertissimo Giro.

Sms Malori:

“Oggi freddo e acqua a go-go. Noi Lampre abbiamo corso benissimo, costringendo gli altri ad inseguire sempre. Ho attaccato con Diego (Ulissi, ndr) sulla Valcava, poi lui è rimasto davanti facendo da riferimento a Damiano (Cunego, ndr), che ha attaccato in discesa. Da parte mia posso dire che sono andato forte, mi sono staccato sull’ultima salita, quando erano rimasti in 30. Domani finalmente riposo e direi che è una gran cosa!! Ciao ciao a tutti!!”

Ordine d’arrivo – 15a tappa, Busto Arsizio-Lecco Pian dei Resinelli, 169 km

Classifica generale dopo 15 tappe